Dal 4 al 6 aprile scorso, BolognaFiere ha ospitato Play 2025, la sedicesima edizione del “festival del gioco”, che nel corso degli anni si è consolidato come uno degli eventi più importanti per gli appassionati di giochi da tavolo a livello europeo. Il tutto partendo da una semplice convention per appassionati: una bella ascesa dunque. Quest’anno la manifestazione ha brillato per dimensioni e qualità, con un impressionante spazio di 43.000 metri quadrati, 200 espositori provenienti da tutto il mondo e un programma ricco di oltre 700 eventi dedicati al divertimento, alla cultura ludica e all’innovazione.
L’evento ha portato il capoluogo emiliano al centro dell’attenzione, trasformandolo in un autentico crocevia di creatività, dove il gioco è diventato linguaggio universale per unire generazioni e culture. Tra i temi di maggiore rilevanza, si sono distinti i videogiochi e i giochi da tavolo ispirati a essi, che hanno messo in evidenza il potenziale della connessione tra forme diverse di intrattenimento. A ciò si aggiunge il ruolo nell’educazione e nell’esplorazione delle nuove tecnologie, come la realtà virtuale.
La nostra Kim Fuentes si è recata sul posto e ora ci racconterà il suo Play 2025.
VIDEOGIOCHI: UN’ESPERIENZA INTERATTIVA
L’area dedicata ai videogiochi è stata uno dei pilastri della manifestazione, attirando migliaia di appassionati e curiosi con una variegata offerta di esperienze immersive. Gli ospiti hanno potuto partecipare a tornei, scoprire anteprime di titoli innovativi e interagire direttamente con sviluppatori e designer, creando un dialogo unico tra creatori e giocatori. Questa sezione ha dimostrato la crescente complessità e profondità dei videogiochi, evidenziando il loro ruolo di medium che va oltre il puro intrattenimento.
Attraverso la combinazione di tecnologia avanzata e narrazione sofisticata, i videogiochi si sono dimostrati strumenti per esplorare emozioni universali e mondi virtuali ricchi di significato, offrendo agli utenti un’esperienza coinvolgente capace di stimolare curiosità e immaginazione. La varietà di titoli presentati ha permesso di abbracciare un pubblico trasversale, mettendo in risalto l’evoluzione costante di questo settore. Questa sezione ha sottolineato come i videogiochi non siano solo intrattenimento, ma anche un mezzo per esplorare storie complesse e mondi virtuali.
GIOCHI DA TAVOLO: BLASPHEMOUS E THE WITCHER
Un punto focale dell’evento è stato il crescente interesse per i giochi da tavolo ispirati ai videogiochi, con Blasphemous: The Board Game di Ludus Magnus Studio che ha catturato l’attenzione di molti. Questo gioco da tavolo, progettato per 1-4 giocatori e basato sul celebre videogioco Blasphemous (qui la nostra recensione), combina elementi di narrazione, strategia e crescita del personaggio, immergendo i partecipanti nel mondo oscuro e tormentato di Cvstodia. Un regno pervaso da una forza misteriosa nota come “Il Miracolo”. I giocatori assumono il ruolo di Penitenti, ciascuno con abilità uniche, e intraprendono un pellegrinaggio carico di sofferenza e redenzione.
Il gioco è stato finanziato tramite una campagna su GameFound conclusasi lo scorso 25 febbraio con un successo strepitoso. A fronte di un traguardo iniziale di 100.000 euro, il team ha raccolto quasi quasi 1,9 milioni di euro, sbloccando decine di “stretch goals” tra cui espansioni, miniature escusive e contenuti extra. Queste sono alcune delle regole del gioco che abbiamo potuto osservare in anteprima durante la manifestazione:
- Ruoli dei Giocatori. Ogni giocatore assume il ruolo di un Penitente, ciascuno con abilità uniche e uno stile di gioco specifico. Ad esempio, il “Penitente del Crepuscolo Cremisi” si concentra su agilità e precisione, mentre il “Penitente della Preghiera di Abdón” utilizza forza bruta e resistenza.
- Sistema di Crescita. I personaggi si sviluppano attraverso un sistema di dadi personalizzabili. I giocatori possono migliorare le loro abilità utilizzando preghiere, rosari e reliquie raccolte durante il gioco. Questo sistema consente di adattare il proprio stile di gioco alle sfide incontrate.
- Esplorazione. La mappa del gioco è modulare e segue le connessioni del videogioco originale. I giocatori esplorano Cvstodia, affrontando nemici, risolvendo missioni e scoprendo segreti nascosti. Ogni area è arricchita da descrizioni narrative che immergono i partecipanti nell’atmosfera del gioco.
- Combattimenti. Gli scontri con i nemici, inclusi i boss finali, sono gestiti attraverso un sistema di combattimento strategico. I giocatori devono collaborare per superare le sfide, utilizzando abilità e risorse in modo efficace.
- Obiettivi. Ogni partita è strutturata in scenari chiamati “Pellegrinaggi”. L’obiettivo finale è sconfiggere la Nemesi dello scenario, un potente boss che rappresenta una minaccia unica.
Sono stati poi rivelati ulteriori dettagli sulle regole e sui contenuti del gioco, tra cui:
- Componenti di alta qualità. Miniature dettagliate, carte illustrate e una mappa ricca di dettagli visivi.ù
- Modalità Campagna. Oltre agli scenari singoli, il gioco offre una modalità campagna che collega le partite in una narrazione più ampia.
- Espansioni. Sono stati sbloccati contenuti aggiuntivi, come nuovi Penitenti, Nemesi e aree da esplorare, che ampliano ulteriormente l’esperienza di gioco.
Oltre a questo, nel corso di Play 2025 abbiamo potuto osservare Unmatched: The Witcher Steel e Silver, che rappresenta un’altra trasposizione di successo da videogioco a gioco da tavolo. In questo set, i giocatori possono impersonare personaggi iconici come Geralt di Rivia, Ciri e l’Antico Leshen, ciascuno con abilità e mazzi di carte unici. Le regole includono meccaniche asimmetriche che enfatizzano il combattimento strategico e rapido, con mappe interattive che aggiungono profondità tattica. Il gioco vuole celebrare la ricca lore della saga di The Witcher, unendo fan deli videogiochi e appassionati di giochi da tavolo in un’esperienza coinvolgente e memorabile.
PAC-MAN: DAL VIDEOGIOCO AI GIOCHI DA TAVOLO ARCADE
Un’icona senza tempo come Pac-Man ha trovato nuova vita grazie a trasposizioni fisiche come Pac-Man Arcade Claw Crane, Pac-Man Arcade Basketball e Pac-Man Arcade Pinball. Questi giochi da tavolo, realizzati in legno e con una forte componente fisica, hanno trasformato l’esperienza digitale in un passatempo tattile coinvolgente. Offrendo un’estetica retrò e sfide divertenti, queste versioni di Pac-Man hanno attirato appassionati nostalgici e nuove generazioni di giocatori.
PLAY TO LEARN: EDUCAZIONE E DIVERTIMENTO SUL TAVOLO
La sezione Play to Learn ha rappresentato uno dei momenti più significativi di Play 2025, dimostrando come il gioco possa essere un potente strumento educativo. Questa iniziativa, sviluppata dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) in collaborazione con il Game Science Research Center, ha presentato una collezione di giochi da tavolo e videogiochi progettati per affrontare temi scientifici e culturali in modo coinvolgente e accessibile.
Tra i giochi proposti, spicca PIXEL – Picture (of) the Universe, un gioco da tavolo che simula l’ambiente della ricerca astrofisica, permettendo ai giocatori di gestire centri di ricerca e telescopi per osservare e studiare corpi celesti come galassie, nebulose e pianeti.
“PIXEL” è stato concepito non solo per gli appassionati di giochi da tavolo, ma anche come attività educativa per le scuole secondarie. Durante il gioco i partecipanti devono prendere decisioni strategiche, gestire risorse e collaborare con altri giocatori, ricreando le dinamiche della ricerca scientifica reale. Il tema e le meccaniche del gioco sono strettamente legati all’astrofisica, e offrono ai giocatori l’opportunità di imparare i principi della risoluzione delle immagini digitali e di comprendere il funzionamento della ricerca astronomica.
Il tutto viene corredato da schede scientifiche dettagliate che approfondiscono gli obiettivi di osservazione, rendendolo un eccellente strumento di divulgazione. L’iniziativa Play to Learn ha dimostrato come il gioco possa stimolare curiosità, pensiero critico e collaborazione, trasformando l’apprendimento in un’esperienza divertente e interattiva.
VRC CLUB: IMMERSIONE TOTALE NEI GIOCHI VR
Tra le proposte più innovative della fiera, il VRC Club ha rappresentato un punto di riferimento per l’esplorazione del potenziale della realtà virtuale come mezzo di intrattenimento e oltre. Questo spazio ha offerto ai visitatori un’immersione completa in mondi virtuali, grazie a una selezione di titoli che spaziavano da esperienze narrative a giochi d’azione e simulazioni interattive. Mediante i visori VR di ultima generazione e ai controller aptici, i partecipanti hanno potuto vivere esperienze incredibilmente realistiche, abbattendo le barriere tra il mondo reale e quello virtuale.
Il VRC Club oltretutto non si è limitato a presentare giochi, ma ha anche esplorato le applicazioni della realtà virtuale in ambiti come l’educazione, il design e il team building. Ad esempio, alcune esperienze proposte includevano simulazioni educative che permettevano di esplorare ambienti storici o scientifici, offrendo un modo innovativo per apprendere attraverso l’interazione diretta. Inoltre sono stati organizzati tornei e sessioni di gioco collaborativo, dimostrando come la realtà virtuale possa favorire la socializzazione e il lavoro di squadra.
Questa sezione ha affascinato partecipanti di ogni età. Dai più giovani, attratti dalla possibilità di vivere avventure straordinarie, agli adulti, incuriositi dalle potenzialità della tecnologia. Il VRC Club ha così confermato come la realtà virtuale stia ridefinendo il panorama ludico, trasformandosi in un mezzo versatile e coinvolgente, capace di unire intrattenimento, apprendimento e innovazione tecnologica.
In conclusione, Play 2025 ha confermato di essere un evento di riferimento per tutti gli appassionati di giochi, mostrando come i cofini tra videogiochi, giochi da tavolo e nuove tecnologie siano sempre più sottili. Tra innovazione, tradizione e apprendimento, il festival si è dimostrato un vero e proprio crocevia di esperienze, celebrando il gioco in tutte le sue forme.