Koira, agrodolce a piccole dosi, recensione

Koira, agrodolce a piccole dosi, recensione

Una piccola avventura dal grande cuore, alla ricerca di una spensieratezza da apprezzare qualche passo alla volta...

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Koira è un piccola avventura indie che vuole raccontare un semplice e toccante storia. Non ci sarebbe molto altro da dire in realtà. Un’esperienza per gli amanti di quei videogiochi dove il “viaggio conta più della destinazione”, affiancati stavolta da un adorabile cucciolo che ci aiuterà sia nel nostro percorso fisico che in quello “spirituale”. Un titolo che potrà trovare, a nostro parere, un maggiore apprezzamento da un pubblico molto giovane e smaliziato.

Dietro lo sviluppo troviamo un emergente studio di sviluppo denominato Studio Tolima, di casa a Bruxelles in Belgio e al suo debutto nel mercato videoludico. Una produzione la loro sicuramente ispirata a titoli come Journey, Gris e (per chi lo ricorda) Fe, anche se quest’ultimo più musicalmente parlando. Scopriamo più da vicino di cosa si tratta con la nostra recensione della versione Pc di Koira. Preparate pad e cuffie perché saranno consigliati fin dall’inizio. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Don’t Nod, è disponibile anche su PS5. Buona lettura.

C’È QUALCOSA DI TENERO…

Koira è un viaggio in compagnia di un birbante cucciolo e una spensierata bimba alle prese con le ostilità di un ambiente naturale dove l’uomo è il primo responsabile del suo cambiamento. La creatura dalle sembianze umanoidi che ci ritroveremo a impersonare sembra essere una creatura antica, solo di facciata somigliante ad una bambina. Ma tra favola e mito questo sarà solo un piccolo indizio che, come di consueto in questo genere di titoli, potremo interpretare da qualche graffito…

Uscendo alla scoperta dopo un lungo sonno inizieremo il nostro viaggio, e fin da subito faremo amicizia con il simpatico cucciolo, dopo averlo salvato da una trappola a corda. Fra un gioco, una rincorsa, una coccola e qualche spuntino i due inizieranno a legare in un viaggio verso quella che sembra essere una dimora sicura in cui rifugiarsi dal clima nevoso. Non ci resta che incamminarci insieme, supportandoci a vicenda l’un l’altro…

Momenti sereni

Durante il nostro viaggio ci troveremo ad attraversare un mondo naturale non troppo elaborato, passando per diversi tipi di ambienti montani o forestali, tutti popolati da antiche statue furiose… Grazie alla collaborazione di Koira e del suo amico però potremo sciogliere questi “nodi” di energia e sfogare il risentimento a terra, adornando il terreno di fiori rossi.

Quando il nostro pelosetto si troverà in difficoltà tuttavia la rabbia prenderà il sopravvento e dovremo riuscire a gestirla. Quelli saranno gli unici momenti in cui potremmo fare la differenza, ma sarà logorante… Durante il resto dell’avventura invece saremo in grado di rilassarci, giocando con le nuvole, lanciando bastoncini e palle di neve al cucciolo e aiutare vari animali in difficoltà nella foresta. Nulla di complesso, visto che sarà tutto gestibile con un semplice tasto.

NON PROVATE A ROMPERE UN LEGAME PURO…

Aiutando le statue, loro aiuteranno noi

Koira è un lungo percorso bidimensionale posto su una mappa aperta abbastanza circoscritta, con pochi e semplici elementi di gioco con cui interagire. Bastoncini, palle di neve, oggetti di gioco, qualche attrezzo e delle mele, quest’ultime necessarie per poter far tornare in forze il nostro cucciolo e sbloccare zone oscure inaccessibili grazie al suo luminoso nasino. Qualche intuitivo puzzle e una semplice raccolta di oggetti si alternerà a momenti di relax, con qualche fase stealth basilare in cui eludere degli spietati cacciatori di animali.

Questi elementi di gameplay purtroppo faranno altalenare le emozioni del giocatore. Un susseguirsi di fasi riempitive paragonabili a un guardrail in una strada di montagna piena di tornanti, che ci porteranno con una certa calma fino in cima. Lungo questa strada curvilinea, momenti toccanti e artistici si spalleggeranno con attraversamenti meno memorabili che, dopo un certo ripetersi a malapena variegati, potrebbero iniziare a perdere la loro magia complessiva…

I “rage moment”

In alcuni momenti ci ritroveremo a non poter sopportare il peso di non poter agire, e sbloccheremo una forma momentanea con cui poter attaccare i “nemici” di turno. Koira tuttavia non vuole insegnarci a fare affidamento a questo genere di approccio, per cui si tratterà solo di sporadici momenti. Il resto infatti sarà un calmo passeggiare lungo le location non particolarmente ispirate di queste anonime montagne.

Rasserenanti infine alcuni momenti di stop, con cui ascoltare dolci melodie e meditare in tranquillità con il nostro amichetto, seduti su panchine o luoghi sopraelevati. Magari giocando a riconoscere le nuvole a nascondino o a palla con l’energico cagnolino. Nulla di più, con solo qualche novità in un certo ripetersi di schemi. Tanta e costante la dolcezza generale, che purtroppo però non riesce a mantenere alta la lancetta dell’attenzione…

INIEZIONI DI PITTURA LIQUIDA

Uno dei pochi momenti inaspettati

Non possiamo certo non apprezzare l’impegno con cui Koira è stato realizzato sul fronte visivo e sonoro. Un’avventura disegnata a mano, con figure dal tratto preciso che si affiancano ad altre di natura più “liquida”, con diverse animazioni di qualità riscontrabile. Non faticheremo infatti a notare diversi effetti di pittura disciolti nell’acqua che in alcuni momenti sapranno rivelare dei momenti più autentici di altri. Peccato solo per la loro ridottissima quantità…

Il comparto audio invece rappresenta il punto forte della produzione, con una sonorità incentrata tutta sui suoni da armonica a bocca. Certamente una scelta originale e poco comune, impreziosita qui maggiormente per il suo “utilizzo narrativo”.  Stimolante anche la colonna sonora con tracce dal tono discreto ma con una certa emotività. Abbastanza da farci fermare nel gioco per ascoltarle, in alcuni dei momenti “meditativi” in prossimità delle aree di siesta.

Per una durata di circa 5 ore Koira non ha presentato alcun difetto strutturale, rimanendo leggero e stabile in ogni momento. Tuttavia il sistema di salvataggi andrebbe rivisto, in quanto uscendo dal gioco e tornando, potremmo ritrovarci a volte anche intere mezz’ore indietro nei progressi. E in un gioco fatto di attese, ciò potrebbe essere un problema…

Nel capitolo della casa rovinata ad esempio, l’abbiamo riparata e ci siamo riposati. Nella fase successiva siamo usciti, abbiamo giocato con gli scoiattoli, contato le nuvole e proseguito, prima di uscire dal gioco. Al nostro ritorno la casa era ancora rovinata ma i progressi ci avevano seguito… In generale comunque è un titolo che consigliamo, soprattutto se giocato a piccole dosi. Bene per la passione e il cuore, ma sarebbero servite idee più chiare nel game design.

La vedo

POTREBBE DARE SODDISFAZIONI

Koira è certamente un prodotto di buon cuore, realizzato con passione per i dettagli e con la volontà di raccontare qualcosa di semplice e toccante. E su questo fronte l’obiettivo è sicuramente raggiunto. Tuttavia sul fronte ludico si perde un po’ troppo in momenti di generico vuoto, alternati ad altri artisticamente più interessanti e purtroppo molto distanti fra loro. La ripetivitità e la prevedibilità generale non aiuteranno a mantenere alta l’attenzione, ma almeno potremo deliziarci con un sound design melodioso e di qualità. Consigliamo comunque l’opera di Studio Tolima ai giocatori più tranquilli, giovani e casual.

Pregi

Semplice nello spirito, con tante innocenti idee che risultano divertenti, almeno all'inizio. Qualità e varietà riscontrabile nei dettagli delle piccole animazioni. Momenti di cuore e melodia in pratiche pastiglie da prendere più volte nell'arco dell'avventura...

Difetti

... Anche se ludicamente parlando sarebbe potuto durare la metà, mantenendo intatto il proprio fascino. Non di rado si perde in fasi riempitive banali. Una certa prevedibilità inizierà presto a far calare l'attenzione generale. Sistema di salvataggio da perfezionare.

Voto

6,5