Sniper Elite: Resistance, l’importanza di un cecchino in guerra, recensione
Andiamo a esplorare un nuovo capitolo della serie che non porta grandi stravolgimenti, ma fa il suo dovere
Come la maggior parte dei giocatori saprà, Sniper Elite è una serie di videogiochi in cui si vestono i panni di un infallibile cecchino attraverso vari scenari bellici, con una particolare attenzione alla strategia e all’infiltrazione. Sniper Elite: Resistance riprende le meccaniche già consolidate nei precedenti capitoli e le porta in un nuovo contesto, dove la lotta per la sopravvivenza si farà più intensa.
Scendiamo quindi in battaglia con la nostra recensione della versione PS5 di Sniper Elite: Resistance. Ricordiamo che il gioco, sviluppato e pubblicato da Rebellion, è disponibile anche su Pc, PS4, Xbox Onee Xbox Series X/S. Buona lettura.
UN NUOVO PROTAGONISTA, UNA STORIA VECCHIA
In Sniper Elite: Resistance, i cui eventi si svolgono parallelamente a quelli di Sniper Elite 5, avremo come protagonista Harry Hawker. Nuovo personaggio principale per questo capitolo della serie, ma non del tutto sconosciuto. Infatti è già apparso nel terzo, quarto e nel quinto capitolo in veste di secondo personaggio giocabile nella modalità cooperativa. Per quanto riguarda la trama principale ci ritroveremo immersi nella resistenza europea contro l’occupazione nazista, con missioni che spazieranno dal sabotaggio all’eliminazione di ufficiali chiave.
Le ambientazioni sono curate nei dettagli, con scenari che alternano villaggi devastati dalla guerra, foreste fitte e zone industriali ricche di opportunità per pianificare ogni attacco con precisione. Il nostro obiettivo sarà quello di scovare un’arma misteriosa e terrificante che potrebbe cambiare le sorti della guerra e permettere ai nazisti di vincere. La storia, che di suo già non brilla di particolare originalità, non viene approfondita a dovere, e neppure i soli due personaggi con cui interagiremo vengono caratterizzati granchè. Un vero peccato.
MECCANICHE CONSOLIDATE, MA SENZA SORPRESE
Il cuore del gameplay rimane focalizzato sulla precisione e sulla pazienza. Le meccaniche di mira e balistica, ormai marchio di fabbrica della serie, risultano ancora una volta soddisfacenti con variabili come vento, gravità e distanza da tenere in considerazione per ogni colpo.
Su questi aspetti la saga di Sniper Elite è praticamente imbattibile. Questo è quello che i fan vogliono e questo è ciò che Rebellion concede ancora una volta. L’intelligenza artificiale, tuttavia, è un aspetto che continua a mostrare alti e bassi.
Se da un lato i nemici possono reagire in modo credibile agli spari e ai movimenti sospetti, dall’altro capita ancora di assistere a comportamenti poco realistici, come soldati che non notano la scomparsa improvvisa di un compagno o che si espongono inutilmente al fuoco.
Tra le novità di Sniper Elite: Resistance spiccano alcuni gadget inediti e una maggiore enfasi sulla personalizzazione delle armi. Il sistema di modifica dell’equipaggiamento permette infatti di adattare il proprio arsenale allo stile di gioco prescelto, con silenziatori migliorati, mirini regolabili e munizioni speciali che offrono un maggior numero di variabili strategiche.
IL MULTIPLAYER: UN MIX DI OPPORTUNITÀ E LIMITI
Il comparto multiplayer ripropone modalità già note, come la possibilità di affrontare la campagna in cooperativa o sfidare altri giocatori in modalità competitive. Il ritorno della modalità “Invasione”, che permette di entrare nella partita di un altro giocatore nei panni di un cecchino avversario, rimane una delle attività più interessanti. Questo elemento aggiunge tensione e imprevedibilità agli scontri, rendendo ogni missione più dinamica.
Inoltre è presente una modalità multiplayer competitiva fino a 16 giocatori, che permette di confrontarsi in scontri diretti. Per gli amanti delle sfide cooperative invece, la modalità “Orda” consente di affrontare ondate successive di nemici insieme ad altri giocatori. Queste modalità offrono una varietà di esperienze multiplayer, mantenendo l’attenzione sulle meccaniche di cecchinaggio e stealth che caratterizzano la serie.
BELLO, MA NON ABBASTANZA
Graficamente, Sniper Elite: Resistance offre un comparto visivo curato, ma non rivoluzionario. Le texture sono dettagliate, gli effetti di luce migliorati e le animazioni più fluide rispetto ai predecessori. Ma il gioco non raggiunge i livelli di eccellenza di altri titoli di nuova generazione.
E questo si nota in diversi momenti di gioco, in particolare quando la visuale è molto ampia e gli sfondi non presentano i dettagli che ci saremmo aspettati. Un aspetto positivo è invece l’ottimizzazione: il titolo gira decisamente in modo stabile, con rarefatti cali di framerate anche nelle situazioni più concitate. T
Tuttavia sono presenti alcuni glitch e imperfezioni che possono occasionalmente rompere l’immersione. Come nemici che rimangono incastrati negli oggetti o animazioni che si ripetono in modo innaturale. Ma tutto sommato nulla che possa dare troppo fastidio durante le partite.
La colonna sonora infine accompagna efficacemente l’azione di gioco mentre gli effetti sonori, come esplosioni e spari, risultano adeguati e contribuiscono all’immersione nell’ambiente bellico. Anche il doppiaggio è fatto con attenzione e risulta adeguatamente curato, con interpretazioni che arricchiscono la già menzionata e non particolarmente densa componente narrativa.
CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI
Sniper Elite: Resistance mantiene le caratteristiche che hanno reso la serie un punto di riferimento per gli appassionati del genere, anche se alla fine non riesce a offrire l’evoluzione che molti giocatori si aspettavano. La soddisfazione nell’eseguire colpi precisi è ancora presente, così come la possibilità di affrontare ogni missione con un approccio strategico, ma la mancanza di innovazioni reali si fa sentire. Se siete fan della saga e cercate un’esperienza fedele alla formula originale, l’opera di Rebellion saprà intrattenervi con le sue meccaniche collaudate. Se invece speravate in un capitolo che rivoluzionasse la serie con novità significative, potreste rimanere con l’amaro in bocca.
Pregi
Gameplay classico che funziona come sempre, con meccaniche solide e iper-collaudate. Passi in avanti sul fronte tecnico...
Difetti
... Ma meno pronunciati di quanto ci si sarebbe aspettati. Poche innovazioni. Componente narrativa deboluccia.
Voto
7