The Thaumaturge, tra magie e miracoli, recensione

Grigorij Rasputin, il taumaturgo più famoso di tutti i tempi, come non l'abbiamo mai visto

-

The Thaumaturge è un affascinante gioco di ruolo con visuale isometrica, con una forte componente narrativa e ambientato all’inizio del secolo scorso, in un’epoca di grandi cambiamenti politici e sociali. Si tratta inoltre di un incrocio tra un’avventura investigativa e un JRPG, almeno per la gestione dei combattimenti a turni, che prevedono alcune meccaniche ispirate alla serie Persona di Atlus.

Di seguito la recensione della versione PS5 di The Thaumaturge, curata dalla nostra Kim Fuentes. Ricordiamo che il gioco, sviluppato da Fool’s Theory e pubblicato da 11 Bit Studios, è disponibile anche su Pc e Xbox Series X/S. Buona lettura.

UNA VARSAVIA TAUMATURGA

In The Thaumaturge ci ritroveremo nella Varsavia del 1905, sotto il giogo della potente Russia zarista. Vestiremo i panni dell’ambiguo Wiktor Szulski, un uomo addestrato a percepire e interagire col mondo demoniaco. Infatti nel corso del gioco dovremo confrontarci con creature sovrannaturali, demoni che alimentano le emozioni e le paure umane, influenzandone i comportamenti quotidiani.

Mentre le persone comuni sono ignare di questa realtà paranormale, il taumaturgo è in grado di “usare” questi demoni piegandoli alla propria volontà. A un certo punto però Wiktor non riesce più a entrare in contatto con il suo Salutor (così vengono chiamati i dmeoni che controllano e si nutrono di un aspetto negativo del carattere), e la mancanza di legame con il mondo ultraterreno provoca in lui enorme sofferenza e malessere.

Questo problema viene risolto grazie all’incontro con il più famoso taumaturgo di tutti i tempi: Grigorj Rasputin. Quest’ultimo, grazie ai suoi poteri, riesce a scrutare l’animo di Wiktor, comprendendo che ha una percezione del mondo differente e riesce così ad aiutarlo a guarire. Il nostro alter-ego infatti ha la grande capacità di percepire e leggere tracce spirituali, che spesso rimangono impresse in determinati oggetti o luoghi, permettendogli così di ottenere informazioni utili e giungere a conclusioni importanti per la trama.

Ma non solo, Wiktor sarà anche in grado di domare alcuni Salutor, anche se questo gli causerà un dolore fisico e mentale che solo Rasputin riuscirà nuovamente a guarire. La narrazione esplora in modo atipico l’animo umano: spesso vi troverete a scrutare il marciume dell’alta società dell’epoca o a scoprire come le persone possano nascondere un secondo volto. La percezione spiritica consente a Wiktor di comprendere meglio ciò che è accaduto in un determinato luogo, permettendogli di trarre conclusioni abbastanza precise sulle persone che lo circondano.

TRA INVESTIGAZIONI E COMBATTIMENTI

Uno dei punti centrali di The Thaumaturge è l’esplorazione della mappa. Infatti potremo interagire con ogni abitante che incontreremo, avviando dialoghi e ponendo domande che potrebbero rivelarsi più o meno utili per la nostra missione. Durante l’esplorazione ci capiterà spesso di ascoltare le persone discutere di ciò che sta accadendo, e non mancheranno riferimenti a credenze popolari e avvistamenti sospetti.

Spesso questi ultimi ci condurranno a luoghi infestati da presenza sovrannaturali, dove di solito si nasconderà un Salutor. Una delle prime cose da fare sarà comprendere il motivo della sua presenza, cosa l’ha scatenata e da chi è attratto. Come abbiamo detto in precedenza, queste creature si nutrono di emozioni negative e di eventi che hanno indebolito l’umano preso di mira.

Una volta domato un Salutor, saremo in grado di usarlo negli scontri. Il sistema di combattimento è a turni, e avremo a disposizione una comoda tabella che ci mostrerà l’ordine di azione nei turni successivi. Durante i nostri turni potremo eseguire azioni rapide o che richiederanno più tempo, e a seconda della nostra scelta il turno verrà anticipato o posticipato nella tabella.

Come anticipato in precedenza, in battaglia saremo accompagnati dai nostri Salutors, che differiscono per genere e poteri. Sebbene sia possibile schierarne più di uno contemporaneamente, dovremo scegliere quale far agire di turno in turno. Il sistema di combattimento risulta abbastanza intuitivo, ma la difficoltà complessiva di gioco non è da sottovalutare. L’opera di Fool’s Theory infatti tende a non premiare un approccio aggressivo, bensì favorisce astuzia e tattica.

IL SISTEMA DI SCELTE

Nel corso dei dialoghi, avremo l’opportunità di seguire diversi percorsi grazie al sistema di scelte di The Thaumaturge. Sarà possibile anche utilizzare i poteri di Wictor per persuadere alcuni personaggi, a patto di avere abbastanza forza per influenzarli. Agire in questo modo tuttavia comporterà delle conseguenze: in caso di errore infatti il dialogo condurrà a una rissa che rovinerà definitamente il rapporto con quell’NPC.

Il titolo sembra offrire molte scelte di dialogo, ma in realtà è solamente il finale a poter variare in base alle nostre decisioni. Detto questo, soprattutto nella prima metà del gioco, le nostre scelte non avranno un grande impatto e serviranno principalmente a sbloccare missioni secondarie, che potranno essere affrontate liberamente durante l’esplorazione. Abbiamo però apprezzato la possibilità di iniziare diverse missioni in modi differenti.

UN’OTTIMA GESTIONE DELLE RISORSE

Dal punto di vista artistico, The Thaumaturge si difende piuttosto bene. Ogni quartiere di Varsavia viene reso unico da dettagli specifici, che contribuiscono a creare delle piacevoli miniature che si adattano perfettamente alla visuale isometrica scelta dal team di sviluppo. Siamo rimasti particolarmente colpiti dagli ambienti cittadini dove il palese riciclo di assets non risulta particolarmente tedioso.

I toni grigi e i colori poco saturi degli scenari si sposano perfettamente con il tono della narrazione, contribuendo a creare un mondo cupo e sorprendentemente realistico. I limiti nell’esplorazione tradiscono inevitabilmente il budget non elevatissimo dietro al gioco, probabilmente concentrato sulla componente narrativa. Considerando però la qualità indiscutibile di quest’ultima, non possiamo davvero lamentarci.

La narrazione infatti è la punta di diamante della produzione, e risulta capace di coinvolgere e appassionare il giocatore, compensando in parte le limitazioni tecniche e grafiche (comunque poche). Un plauso quindi va a Fool’s Theory per essere riusciti a bilanciare ottimamente le risorse disponibili, concentrandole su ciò che rende davvero speciale la produzione: la trama.

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

The Thaumaturge è una produzione fortemente orientata sulla storia: profonda, sentimentale e appassionante, valorizzata da affascinanti ambientazioni e da un sistema di combattimento solido. La natura relativamente “umile” del progetto viene tradita da alcune limitazioni tecniche e imperfezioni, ma nel complesso non possiamo che complimentarci con quanto realizzato da Fool’s Theory. Un titolo che consigliamo a tutti quelli alla ricerca di un gioco di ruolo occidentale abbastanza impegnativo e con un approccio alquanto originale rispetto ai canoni del genere.

Pregi

Componente narrativa interessante, che si presenta cupa, adulta e coinvolgente. Sistema di combattimento immediato e intuitivo, a fronte di un livello di sfida da non prendere sotto gamba. Molta cura sul versante artistico...

Difetti

... Anche se i limiti di budget finiscono col fare inevitabilmente capolino. Le scelte non impattano in modo significativo nella storia, a eccezione del finale.

Voto

7,5