Stars In The Trash, il vostro regalo di Natale, recensione

Un salto indietro nel tempo ci riporterà negli anni d'oro dei film d'animazione e dei videogiochi con un sentimentale racconto, vissuto dai nostri più fedeli amici domestici

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A Natale siamo tutti più buoni e per questo che abbiamo tenuto in serbo per voi un caldo abbraccio sottoforma di videogioco. Stars In The Trash è il racconto (o più precisamente un mix di essi) che ci porterà ad accompagnare i nostri fedeli partner canini e felini in un’avventura “fuori porta”. Un’affettuosa dedica agli anni in cui tutto era più semplice, le animazioni ci riempivano di sentimenti e i videogiochi ci offrivano delle sfide da superare tra poche regole e semplici sprite.

Un viaggio agli inizi degli anni 90′ che ci farà tornare in mente iconici film animati quali Oliver & Company (1988), Charlie – Anche i cani vanno in paradiso (1989) e, per i più traumatizzati fra noi, Red e Toby nemiciamici (1981). Quest’ultimo verrà anche mostrato in forma di easter egg/citazione in una sezione del gioco: segno inconfutabile di ispirazione, fra le altre cose, per questa produzione indipendente.

I tre sviluppatori che compongono Valhalla Cats, un piccolo studio indipendente situato a Murcia in Spagna, hanno mostrato il loro affetto a tutti gli animali domestici (fortunati e meno) con questa piccola avventura disegnata interamente a mano. Non sarà facile valutare una sorta di dedica d’amore infarcita di ricordi e storie personali, ma come sempre faremo del nostro meglio. Se siete curiosi non vi resta che leggere la recensione dell’unica versione disponibile di Stars In The Trash, quella Pc.

Il gioco, pubblicato da IndieArk, verrà pubblicato anche su Switch, anche se non si conosce ancora una data o un periodo d’uscita. Buona lettura e buon Natale da tutta la redazione de IlVideogioco.com.

MAMMA HO PERSO I MONELLI

Iniziamo col dirvi che non è il caso di rivelarvi troppo circa ciò che accadrà nelle poche ore di gioco necessarie per giungere ai titoli di coda di Stars in the Trash. Qui impersoneremo un gatto domestico in cerca di stimoli che, abituato alle comodità della sua casa/parco giochi, inizia a diventare sempre più curioso del mondo esterno. Un giorno la porta di casa resterà aperta e le intenzioni giocose del felino prenderanno il sopravvento. Per fortuna ci sarà sempre il suo compagno di cuccia, un cane in sedia a rotelle che lo fermerà prima che possa lanciarsi all’avventura oltre l’uscio di casa.

Un giorno tuttavia entrambi prendono la stessa iniziativa, trovandosi a scoprire un mondo meraviglioso, ma anche pericoloso, dove diventeranno smarriti animali randagi. Faremo amicizie, proveremo empatia e scopriremo anche il lato triste delle vite di tanti pelosetti abbandonati a loro stessi fra i rifiuti. Salteremo, giocheremo e risolveremo piccoli puzzle ambientali. Magari rompendo e interagendo con molti dei “collezionabili” lungo la strada. Attenzione però al cattivo accalappiatore…

Un “platform narrativo”, potremmo definirlo, che ci farà vivere una tipica giornata da gatto con qualche intuitivo puzzle ambientale lungo una serie di percorsi a ostacoli. Strisciare bassi, saltare, miagolare e colpire: non avremo altri comandi (oltre quello di buttare giù le cose dai ripiani). E tutto ciò basterà per interagire con un mondo 2D semplificato al massimo. Sarà come muovere delle figure su un libro a colori, scherzando e partecipando a tante piccole buffe attività opzionali.

Lungo il nostro lineare percorso in Stars in the Trash potremo anche scoprire piccole scenette interagendo con particolari oggetti e curiosando con il fondale sul quale ci sposteremo. Che siano giocattoli da rompere, oggetti su cui fare la pasta o le unghie, oppure animali e altre persone con cui condividere qualche fusa. E se serve, anche miagolare per far scattare qualche segreto extra.

MANCA SOLO FELIX IL GATTO

Giocando con un pad come consigliato dal gioco stesso, abbiamo potuto zompettare trotterellando in giro, alternando corse ad andature più lente e bandanzose. Ce la siamo presa comoda insomma, godendoci quello che offriva il gameplay. Qualche breve puzzle, alcuni scontri e una fase di arrampicata. Il resto avrebbe potuto offrire qualcosa in più, come la discesa sui tetti ad esempio, nella quale poter effettuare qualche salto fra le case non sarebbe stato male.

Magari avremo potuto giocare anche nei panni del cane e scoprire il mondo attraverso i suoi occhi.. Invece lo vedremo andare per la sua strada poco dopo essere usciti di casa. Questa dolce dedica animata non offrirà quindi molto a livello di contenuti, con una campagna vissuta con calma dalla durata di poco più di un’ora (contro le 2-3 indicate sulla pagina del gioco). Tuttavia in Stars in the Trash i cacciatori di trofei potrebbero dover ricominciare il gioco ancora una volta, ma nulla di più.

UNA SEMPLICE DEDICA

A tutti gli effetti Stars in the Trash risulta più una calorosa dedica al mondo degli animali domestici che un videogioco in sé. Saremo quasi spettatori (per modo di dire) mentre interagiremo con semplicissimi design attraverso delle location disegnate e dipinte su carta che sapranno scaldarci il cuore. Un prodotto che richiama la nostalgia e la semplicità delle cose, attraverso uno stile di disegno preciso, colorato e visivamente ispirato. Quasi come voltassimo le pagine di un quaderno di ricordi.

Ci accompagnerà anche una piacevole e a volte intensa colonna sonora. Un’orchestra delicata fra tocchi di pianoforte e vibrazioni di contrabasso. Un bel viaggio fra suoni, colori e ricordi, che potrà anche commuovere i più sensibili, offrendo una bella storia perfetta per le felicità natalizie in famiglia. Nessun problema per i meno capaci: il titolo salverà ogni vita persa ripartendo dal momento subito prima dell’errore del giocatore. Quindi un prodotto adatto proprio a tutti.

Se proprio volessimo trovare il pelo nell’uovo di questa piccola lettera d’affetto, potremmo dire che alcuni disegni non sono ben collegati fra loro, ma per accorgersene bisogna davvero essere attenti ai dettagli. Nel puzzle della mela ad esempio, questa sembra volare fuori dalla finestra passando sopra il muro. Piccole sbavature che dimenticheremo (o passeranno persino inosservate) fra le nuove location e qualche variazione nel gameplay.

Stars in the Trash è una bella e piccola esperienza che potrete portare a casa con 12 euro, il costo (e la durata più o meno) di un film d’animazione con cui poter giocare. Essere critici su quelle che indubbiamente sono storie vere su un palcoscenico con protagonisti i propri amici domestici non è certo semplice. Ma alla fine i videogiochi sono sempre stati un “mezzo di comunicazione” e ognuno ha la sua storia, da raccontare e nel nostro caso anche da valutare.

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

Stars in the Trash non è affatto semplice valutare, considerando che, sotto molti aspetti, si presenta più come una dolce dedica d’amore e nostalgia che un videogioco in sé. Un palcoscenico in cui presentare e far “esibire” come comparse i propri compagni domestici, usandoli come protagonisti di un piccolo viaggio. Una storia anche in grado di sensibilizzare circa l’abbandono e le sofferenza di molti pelosetti, senza però mai mettere da parte la gioia per la vita donata da questi ultimi ai loro padroni.

Con poco più del costo di un film d’animazione degli anni d’oro dei cartoni, potremo far giocare tutta la famiglia con un semplicissimo platform a ostacoli e puzzle ambientali, liberandoci dai pensieri e dalle frustrazioni per qualche oretta. I contenuti visivi offerti da Valhalla Cats sono amorevoli e disegnati con passione, accompagnati anche da una profonda colonna sonora. Un piacevole passatempo che tuttavia non eccellerà realmente in qualcosa, se non nell’offrire una piacevole distrazione a tutti i nostalgici sia dei tempi andati, che degli amanti degli amici a 4 zampe.

Pregi

Un cartone d'altri tempi pieno di nostalgia, sentimenti e storie da condividere. Protagonisti del palcoscenico i pelosetti e le loro storie di vita vera (domestica e da strada). Incantevole la colonna sonora, così come lo stile di disegno su carta in pieno stile età d'oro dei cartoni. Un piacevole passatempo...

Difetti

...che però poteva offrire qualcosa in più a livello materiale. Si finisce molto prima di quanto indicato, anche andando con calma. Qualche imprecisione di poco conto.

Voto

7,5