Ara: History Untold, la lotta delle civiltà, recensione

Riusciremo a diventare il più grande leader di tutti i tempi? Scopriamolo guidando il nostro popolo all'apice del progresso

-

Quando si parla di civiltà e strategici su vasta scala, a venire in mente è subito la celebre serie di Civilization, nata agli inizi degli anni ’90 grazie all’idea di Sid Meier. Ci sono stati però anche altri titoli simili capaci di ritagliarsi un buon successo, come Humankind (qui la nostra recensione). Oggi parleremo non a caso di un progetto sui generis, ovvero Ara: History Untold.

Dietro allo sviluppo troviamo Oxide Games, software house americana fondata nel 2013 da un gruppo di sviluppatori esperti, che in collaborazione con Stardock Entertainment esordirono tre anni dopo con Ashes of the Singularity (2016). Oggi il team con base a Lutherville-Timonium, Maryland, ha alzato ulteriormente l’asticella. Andiamo quindi a scoprire cosa ci aspetta in Ara: History Untold con questa recensione, curata dal nostro Claudio Szatko.

Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Xbox Game Studios, è disponibile solo su Pc, via Steam. Buona lettura.

CHI HA TEMPO NON ASPETTI TEMPO

Le basi di Ara: History Untold saranno immediatamente familiari a tutti gli appassionati di Civilization et similia. Anche qui infatti dovremo quidare la nostra nazione/civiltà (ce ne sono diverse tra cui scegliere, ciascuna con il proprio stile di gioco), partendo da un piccolo villaggio da far crescere gradualmente. Mentre i nostri esploratori ci riveleranno il mondo circostante, decideremo dove costruire nuovi insediamenti. E nel frattempo incontreremo, naturalmente, le civiltà rivali.

Rimanendo fedeli alla “tradizione”, nell’opera di Oxide Games sarà possibile ricercare nuove tecnologie, creare unità belliche, gestire aspetti diplomatici ed economici e persino “rivivere” eventi storici realmente accaduti. La realtà però è che il gioco ce la mette tutta per distinguersi e offrire un’esperienza a suo modo unica, nel genere. Il primo elemento che fa differire la produzione dalla maggioranza dei suoi “colleghi” riguarda il meccanismo dei “turni simultanei”.  Un tipo di gameplay non propriamente nuovo nel genere, ma accantonato da lungo tempo.

Nel concreto non ci saranno round in cui un giocatore agisce prima e la civiltà rivale dopo, seguendo un ordine fino al completamento del turno. Viceversa tutte le nazioni in gioco sceglieranno e agiranno contemporaneamente, in tempo reale, eliminando così i vantaggi e gli svantaggi derivanti dal giocare secondo turni rigidamente scanditi. Questa a nostro avviso è un’ottima scelta di design, che costringe i giocatori a prestare maggiore attenzione alla mappa di gioco prima di prendere decisioni.

Cercare di prevedere le mosse degli altri e scegliere con attenzione la regione successiva da conquistare (per non ritrovarsi “chiusi” in un’area troppo piccola) sarà dunque fondamentale. Allo stesso modo bisognerà muovere le proprie unità al momento giusto, nel tentativo di anticipare gli attacchi nemici. Tenendo però presente che la velocità di movimento determinerà l’atto di spostarsi prima o dopo nel “turno”.

MAI PERDERE DI VISTA L’OBIETTIVO

Un altro aspetto molto importante di Ara: History Untold riguarda le regioni. Dimenticatevi dei classici esagoni, ottagoni o caselle regolari a cui siamo stati abituati da svariati titoli di questo genere. Qui infatti avremo a che fare con regioni “irregolari”, molto più simili a quelle che potremmo trovare su una vera mappa. Inoltre, nell’atto di espandere la nostra città (o di fondarne una nuova) per occupare una nuova regione, quest’ultima sarà accompagnata dai cosiddetti “distretti”.

Aree all’interno di una regione che potranno contenere risorse speciali come ferro, oro, grano ecc, e dove sarà possibile costruire miglioramenti per la città. Anche in questo caso non vi sarà nulla di predefinito, dal momento che ciascuna regione avrà un numero di distretti variabile (da uno a cinque). Quelle più ricche di distretti risulteranno parecchio interessanti: soprattutto a inizio partita, per via degli spazi dove costruire importanti miglioramenti per la città, come officine, miniere ecc.

Tuttavia con l’avanzare della partita anche le regioni con meno distretti (ma ugualmente ricche di risorse) acquisteranno importanza, come per esempio quelle con un solo distretto adibito però alla costruzione di una meraviglia. In gioco dovremo tenere conto di svariate micromeccaniche di gestione, atte a sviluppare la città, facendola salire di livello ed espandersi.

Dovremo tenere d’occhio le necessità della popolazione, costruire case e fattorie, edifici per l’estrazione di materiali sempre più complessi e naturalmente strutture capaci di migliorare la prosperità economica, come le banche. Ogni città avrà un suo intero sottosistema economico e di gestione, ricco di miglioramenti ed edifici che si evolveranno nel tempo.

QUALCHE IMPERFEZIONE

In Ara: History Untold le partite saranno suddivise dagli “atti”, ovvero i grandi periodi storici dell’umanità che potrebbero anche segnare la fine della nostra avventura. Al termine di ciascun atto verrà compiuto un riepilogo della classifica del prestigio di ciascuna civilità. Tale prestigio verrà determinato da potere bellico, progressi tecnologici, forza commerciale e/o le grandi opere realizzati (come le meraviglie appunto ndr).

Le nazioni in fondo alla classifica verranno direttamente eliminate dalla partita. Sì, se alla fine di un atto la nostra civiltà dovesse classificarsi ultima, assisteremo impotenti alla sua dissoluzione. A livello tecnico, possiamo solo complimentarci per quanto svolto dal team di Oxide Games, che è riuscito a mettere in campo tutta la sua esperienza offrendo qualcosa di convincente tanto a livello grafico quanto sonoro.

Per giunta segnaliamo un’ottima localizzazione completa in italiano, sia in termini di sottotitoli che di doppiaggio. Certo abbiamo riscontrato alcuni cali di framerate, che però non sono risultati particolarmente problematici, tanto più in un gioco di questo tipo. A non averci convinto è principalmente l’interfaccia, soprattutto in relazione alla gestione della città.

La lista di edifici, unità e miglioramenti risulta infatti abbastanza caotica, con elementi troppo ravvicinati fra loro e nel complesso poco ordinati. Riteniamo che una miglior presentazione e organizzazione dei contenuti potrebbe rendere l’esperienza più gradevole e accessibile soprattutto ai giocatori alle prime armi.

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

Ara: History Untold è uno strategico su vasta scala alquanto interessante, che cerca (e in parte riesce) a rinfrescare il genere. Questo da una parte riportando in auge alcune meccaniche un po’ “dimenticate”, dall’altra introducendone di nuove come nel caso del sistema di regioni e degli atti, che funzionano bene e rendono l’opera di Oxide Games una buona alternativa a Civilization e colleghi. Nonostante gli sforzi però non riesce a raggiungere il livello dei suddetti, complice un’interfaccia sicuramente migliorabile e alcuni problemi di bilanciamento. Ciò nonostante si tratta di una base piuttosto solida dove poter realizzare una vera e irrinunciabile alternativa al dominio di Sid Meier & co.

Pregi

Il sistema dei "turni simultanei" funziona ancora molto bene nel 2024. Componente strategica resa più fresca e accattivante dalla struttura a "regioni e distretti", con meccaniche di micro e macro gestione ben approfondite.

Difetti

Qualche necessità di bilanciamento. Interfaccia da migliorare, specie in termini di leggibilità e navigazione. Framerate a volte discontinuo.

Voto

7+