Ys X: Nordics, alleati improbabili per un’epica avventura, recensione
Torniamo nei panni dell'avventuriero e spadaccino Adol Christin, qui giovanissimo e accompagnato da una fiera e valorosa principessa vichinga
Tra le svariate serie ruolistiche giapponesi che nel corso degli anni si sono ritagliate un certo successo anche in Occidente vi è quella di Ys. Inaugurata dal team di Nihon Falcom nel 1987 con Ys I: Ancient Ys Vanished, e che tratta le peripezie di un giovane uomo, Adol Christin, appassionato di avventure all’estremo. Con milioni di copie vendute in tutto il mondo in oltre trent’anni sulla scena, il franchise ci aveva lasciati l’ultima volta con Ys IX: Monstrum Nox (2019).
Ma la software house nipponica, supportata da PH3 GmbH, non ha potuto fare a meno di rispolverare il carismatico protagonista e la sua sete di avventure. Ed eccoci quindi a parlarvi di un nuovo capitolo, che stavolta ci metterà nei panni di una versione davvero giovane del noto avventuriero e spadaccino, che sarà affiancato da un’improbabile quanto tostissima co-protagonista. Di seguito la nostra recensione della versione Pc di Ys X: Nordics. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Nis America, è disponibile anche su PS4, PS5 e Switch. Buona lettura.
VICHINGHI DI UN ALTRO MONDO
Ys X: Nordics, come gli altri capitoli della serie, rappresenta la rivisitazione di uno dei cento diari che il protagonista Adol Christin ha scritto nel corso del suo lunghissimo viaggio di una vita, compiuto attraverso un mondo fantasy ispirato all’Europa. In questo caso la storia segue direttamente la duologia Ys I e II, aprendosi su un Adol appena 17enne in compagnia del suo compagno Dogi, in viaggio verso la regione di Celceta.
Tuttavia i loro piani vengono presto interrotti da un soggiorno inaspettato nelle terre settentrionali del golfo di Obelia, dimora della tribù normanna e del loro esercito: la Balta Seaforce. Poco tempo dopo Adol acquisisce un misterioso potere noto come Mana, che attira l’attenzione della violenta principessa normanna, Karja Balta. Come se non bastesse, i due finiscono inspiegabilmente legati assieme da delle manette eteree e la città dove si trovano, Carnac, viene attaccata da un esercito di non morti noto come Grieger.
Senza nessun altro posto dove andare e con un legame “forzato” ma ugualmente indissolubile con uno dei suoi vertici, Adol chiede aiuto alla Balta Seaforce, con la quale inizia a collaborare dopo essere stato nominato “fratello di scudo” di Karja. Da lì i due protagonisti salpano su una nave in rovina, denominata Sandras, e gradualmente riescono a radunare un equipaggio tra i giovani di Carnac.
L’obiettivo sarà quello di rintracciare gli abitanti del villaggio sparsi nel golfo e sconfiggere i Grieger. La storia parte dal generale per poi passare al particolare, sviluppandosi tanto sulle relazioni e sui pensieri del cast quanto sulle caratteristiche delle tradizioni e della politica del mondo di gioco.
SEMPLICE MA IMMERSIVO
A parte i due carismatici protagonisti, Ys X: Nordics può contare sull’apporto di un cast di tutto rispetto, composto principalmente dall’equipaggio della Sandras, del quale non potremo non apprezzare la presenza costante e i numerosi dialoghi opzionali tutti da scoprire. Un gruppo di giovanissimi all’avventura, a bordo di una nave da guerra, che dovrà lottare per non veder soffocate le proprie aspirazioni.
Per quanto riguarda il mondo di gioco, esso appare non di rado visivamente ripetitivo, ma riesce a conferire una sorprendente profondità al contesto. Guardandoci attorno con attenzione infatti potremo arrivare a cogliere le usanze degli abitanti del golfo di Obelia, catturando tanti piccoli dettagli che poi verranno comunque rivelati nel corso della storia, in merito alla vita di quel luogo e dei suoi abitanti.
Le missioni secondarie bon a caso valorizzano ulteriormente la lore e tutto ciò che ruota attorno a essa. Parlando invece del sistema di combattimento, va detto che quello della serie si è sempre distinto per essere abbastanza veloce e frenetico. In Ys X: Nordics però vi è anche una modalità di combattimento più lenta; ma andiamo nel dettaglio.
Rimanendo sul tradizionale, potremo correre in giro e alternare liberamente il controllo tra Adol e Karja, laddove il primo è specializzato sul danno puro, mentre la seconda sullo spezzare la guardia nemica. Tuttavia vi sarà anche una sorta di “modalità duo” che sacrificando parte della mobilità ci permetterà di usare abilità potenziate in seguito a dei parry ben eseguiti.
POTENZIALE NON PIENAMENTE SFRUTTATO
Questo sistema viene sfruttato egregiamente negli scontri con i boss: ben caratterizzati e capaci di offrire un buon livello di sfida, dove verrà a messa alla prova la nostra capacità di passare dall’offensiva alla difensiva e viceversa, proprio grazie alla sopracitata, nuova modalità di combattimento. Anche le abilità Mana normalmente utilizzate nell’esplorazione, come il rampino e il Mana Ride, avranno delle applicazioni in battaglia, che però vi lasciamo scoprire autonomamente.
Va detto però che non tutto scorrerà liscio come l’olio. Oltre a un livello di sfida un po’ incostante, abbiamo trovato il combattimento navale un po’ approssimativo. Certo rappresenta un tutto sommato piacevole diversivo e e il fatto di poter migliorare la Sandras assicura una progressione parallela che di certo non guasta. Ma ci sarebbe piaciuto veder sfruttata meglio questa componente, alla pari della mappatura dei comandi.
In quest’ultimo caso però il fatto di poter riconfigurarli a piacimento scongiura alla base qualsivoglia problematica. Per quanto concerne il comparto tecnico, cominciamo col dire che rispetto al passato i miglioramenti sono indubbi, ma trovandoci nel 2024 non possiamo fare a meno di sottolineare l’arretratezza del comparto grafico, che finisce oltretutto per non valorizzare al massimo il viceversa pregevole comparto artistico.
Abbiamo già menzionato l’intrinseca ripetitività degli ambienti, per di più penalizzati in diverse circostanze da evidenti mancanze di dettagli. E anche sul fronte delle animazioni dei personaggi si poteva fare senz’altro qualcosa in più. Ottima invece la colonna sonora e ancor di più il doppiaggio, che come da tradizione è disponibile sia in inglese che in giapponese, al pari dei sottotitoli (dove manca ovviamente l’italiano). Su questo fronte segnaliamo infine qualche piccolo glitch, con delle sporadiche scritte in giapponese non tradotte in inglese.
CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI
Ys X: Nordics è un’avventura imperdibile per i fan della serie, e che nonostante i limiti strutturali può riuscire a catturare l’attenzione di un pubblico più vasto. Al di là dell’arretratezza del comparto tecnico (soprattutto grafico), la vera sfortuna di Nihon Falcom e PH3 GmbH è quella di essere capitati in un anno, il 2024, ricco di avventure ruolistiche di particolare valore. Dove questo nuovo capitolo, alla fin fine, non può che uscire ammaccato da “scontri diretti”. Ciò detto, vi invitiamo a dare ad Adol e Karja una chance, perchè complessivamente la meritano davvero.
Pregi
Narrazione avvincente sostenuta da un ottimo cast e da una lore davvero interessante. Sistema di combattimento tradizionale (per gli standard della serie) ma con poche, gradite aggiunte. Gran comparto audio, sia in termini di tracce che di doppiaggio.
Difetti
Alcune componenti accessorie potevano essere sfruttate meglio. Tecnicamente e graficamente un po' arretrato. Alcuni glitch minori.
Voto
7,5