Drova: Forsaken Kin, viaggio d’altri tempi in un’epoca oscura, recensione
La vecchia scuola è sempre una maestra; se poi a essa uniamo elementi moderni, può avvenire una magia
In un mercato sempre più competitivo, i giochi di ruolo indie riescono ancora a sorprendere di tanto in tanto, con mondi ricchi e narrativamente complessi. Drova: Forsaken Kin, sviluppato dal piccolo studio tedesco Just2D, è una di quelle gemme che si fa notare per l’ambizione e l’attenzione ai dettagli. Questo ARPG, con una grafica in pixel art ispirata alla mitologia celtica, ci porta in un mondo oscuro dove ogni scelta del giocatore conta.
L’avventura è resa ancora più affascinante dalla presenza di due fazioni in conflitto, ciascuna con i propri valori, che influenzano direttamente lo sviluppo della trama e le interazioni con il mondo circostante. Ma andiamo nel dettaglio. Di seguito la nostra recensione della versione PS5 di Drova: Forsaken Kin . Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Deck13 Interactive, è disponibile anche su Pc, PS4, Xbox One, Xbox Series X/S e Switch. Buona lettura.
UN MONDO CUPO DI SCELTE IMPORTANTI
La storia di Drova: Forsaken Kin si svolge in un mondo fantastico ispirato alla mitologia norrena e celtica. Il giocatore si trova in un regno in cui la magia è connessa alla natura e agli spiriti che la governano. Le fazioni principali, i Custodi e i Veneratori, rappresentano due filosofie opposte. Iprimi vogliono proteggere il mondo naturale mantenendo l’ordine, mentre i secondi intendono sfruttare il potere degli spiriti per dominare e conquistare.
Questa dualità non solo influenza la trama, ma anche il modo in cui il mondo reagisce alle scelte del giocatore. Le scelte morali sono un elemento centrale del gioco, influenzando le alleanze, i nemici e persino il finale della storia. Avendo più di un possibile epilogo, saremo invitati a ripetute partite per esplorare le diverse conseguenze delle proprie decisioni.
COMBATTIMENTI BRUTALI E IMPEGNATIVI
Uno degli elementi distintivi di Drova: Forsaken Kin è il suo combat system. Ogni combattimento richiede attenzione, con un’ampia gamma di armi da padroneggiare e un sistema di stamina che costringe i giocatori a pensare prima di agire.
Non c’è spazio per attacchi impulsivi: ogni colpo conta e anche il nemico più insignificante può risultare letale se affrontato con leggerezza.Oltre al combattimento corpo a corpo, il gioco offre la possibilità di utilizzare la magia, oltre a oggetti e pozioni create da noi.
Il crafting oltretutto non rappresenta solo un’attività accessoria, ma una parte integrante dell’esperienza di gioco. Raccogliendo risorse sparse per il mondo infatti è possibile creare pozioni, armi e armature che offrono vantaggi cruciali per la sopravvivenza. Padroneggiare il sistema di combattimento non sarà immediato, ma i tutorial integrati nel gioco ci aiuteranno parecchio e la soddisfazione, alla fine, sarà grande.
Nonostante la sua complessità, il sistema di progressione è ben bilanciato e permette ai giocatori di sviluppare il proprio stile di gioco, scegliendo tra vari talenti e abilità. Dovremo fare diverse prove per capire bene quale si adatta a noi, ma il mondo è grande e non sarà un problema sperimentarne molti.
I NEMICI NON SONO SOLO SULLO SCHERMO
Nonostante i numerosi pregi, Drova: Forsaken Kin non è privo di difetti. In particolare il gioco soffre sorprendentemente di cali di framerate che possono rendere il combattimento, in alcuni momenti, più ostico del dovuto. Un altro aspetto controverso riguarda la curva di difficoltà. Fin dai primi momenti, il gioco non fa sconti: i nemici possono essere estremamente potenti e letali.
Ciò significa che si potrebbe trovare una certa difficoltà nell’adattarsi al sistema di combattimento brutale e punitivo. Tutto questo potrebbe scoraggiare i giocatori meno esperti o chi preferisce un’esperienza più accessibile. Tuttavia, chi è abituato a giochi impegnativi troverànell’opera di Just2D una sfida appagante, soprattutto una volta padroneggiate le meccaniche di gioco.
DIFFICILE, MA AFFASCINANTE DA AMMIRARE
Altro elemento peculiare di Drova: Forsaken Kin è il suo stile artistico in pixel art. Sebbene il design retrò possa non piacere a tutti, la qualità delle animazioni e la cura riposta nella creazione di un mondo visivamente affascinante è di alto livello. Ogni area del gioco trasuda atmosfera, con foreste oscure, rovine dimenticate e villaggi desolati che contribuiscono a creare un senso di isolamento e pericolo costante.
L’accompagnamento sonoro è altrettanto immersivo. La colonna sonora è un mix di melodie oscure e temi inquietanti che ben si adattano all’ambientazione celtica del gioco. I suoni ambientali, come il rumore del vento tra gli alberi o il crepitio di un fuoco, aggiungono un ulteriore livello di immersione, rendendo l’esperienza di gioco ancora più coinvolgente. Segnaliamo infine che il titolo è disponibile solamente in inglese.
DA AVERE ASSOLUTAMENTE
Drova: Forsaken Kin è un titolo che saprà catturare gli amanti degli ARPG vecchia scuola e i fan delle atmosfere oscure e misteriose. La trama ramificata, il sistema di combattimento tattico e l’attenzione al dettaglio nel crafting e nell’esplorazione rendono l’esperienza di gioco profonda e appagante. Nonostante alcuni difetti tecnici e una curva di difficoltà ripida, l’opera di Just2D offre una delle esperienze indie più interessanti degli ultimi tempi. Se sietedisposto a investire tempo ed energia in un mondo brutale e ricco di scelte morali, siete nel posto giusto.
Pregi
Narrazione interessante, che modifica la storia in base alle nostre scelte. Combat system profondo e non banale. Pixel art raffinata.
Difetti
Curva di difficoltà un po' troppo ripida. Qualche problema tecnico, come i cali di framerate.
Voto
8,5