Frostpunk 2, la tempesta è appena iniziata, (video) recensione

La bufera è finita, ma è ricominciato un inverno senza fine con problemi sociali e politici più infiammati che mai

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Frostpunk 2, sequel di uno dei più caratteristici e noti gestionali di sopravvivenza degli ultimi anni (e non solo), riprende e amplia notevolmente le solide basi introdotte dal suo predecessore. Il team di 11 Bit Studios ha scelto di non adagiarsi sugli allori e in generale su quanto realizzato in passato, bensì di innovare profondamente questo successore sotto diversi punti di vista. Per questo motivo questo secondo capitolo risulta un’esperienza più vasta, complessa e articolata, che metterà alla prova la capacità del giocatore di gestire non solo la “semplice” sopravvivenza della popolazione, ma anche le complesse dinamiche sociali e politiche della nuova città post-apocalittica che dovrà essere amministrata.

Di seguito la video recensione di Frostpunk 2, curata e commentata dal nostro Claudio Pira. Ricordiamo che il gioco, pubblicato dal team di sviluppo, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam. Buona visione.

UN MONDO SEMPRE PIÙ FREDDO…

La storia di Frostpunk 2 si svolge ben trent’anni dopo gli eventi del primo capitolo, con l’umanità che è riuscita a sopravvivere al gelo che ha avvolto e devastato la Terra. Anche se il rischio di estinzione sembra essere più lontano, il mondo rimane comunque un luogo ostile e desolato, dove la minaccia non proviene più soltanto dal clima spietato, ma dalla natura umana stessa.

Questo sequel infatti porrà l’accento non solo sulle sfide climatiche, ma anche e soprattutto sui conflitti sociali e politici e sulle tensioni tra fazioni con ideologie e obiettivi contrastanti, aggiungendo quindi un nuovo strato di complessità alla gestione del tessuto urbano. Se nel primo capitolo il giocatore si trovava a gestire un piccolo insediamento, dove ogni edificio doveva essere posizionato con cura per garantire la sopravvivenza della popolazione, Frostpunk 2 amplia l’ambizione della serie a partire dalla scala urbana.

Il gioco introduce la possibilità di gestire città popolate da migliaia di persone, strutturate in “distretti” che svolgono funzioni specifiche. Ciò che si può notare fin da subito è che non si tratta più di piazzare singoli edifici, ma di creare intere aree industriali, distretti alimentari e zone dedicate all’estrazione delle risorse. Questa evoluzione porta di conseguenza a una gestione delle risorse più articolata.

Se in passato bastava accumulare carbone e altre materie prime, adesso ogni distretto aumenta il fabbisogno di risorse in un ciclo di domanda crescente. Per esempio costruire un distretto per l’estrazione del carbone farà aumentare la richiesta di cibo, e viceversa. La sfida principale sarà quindi quella di trovare un equilibrio costante per evitare di sovraccaricare la città.

NUOVE RISORSE E VARIABILI IMPREVISTE

Uno degli elementi distintivi di Frostpunk 2 è l’introduzione di nuove risorse e variabili da gestire. I “buoni calore” e i “prefabbricati” sono le monete di scambio principali per la costruzione mentre le operazioni sostituiscono i materiali grezzi come legno e acciaio, ora considerati risorse generiche. Ma non è solo una questione di risorse: il gioco introduce concetti come squallore, criminalità e la diffusione di malattie, che dipendono direttamente dalle scelte del giocatore e dalla disposizione dei distretti.

Un’altra novità interessante che noteremo fin dall’inizio sarà la necessità di “rompere lo strato di ghiaccio” prima di poter costruire in alcune aree della mappa. Infatti non potremo costruire da subito dove e quando vorremo, ma solo ed esclusivamente una volta eliminati gli strati più duri di ghiaccio presenti sulla superficie. Per riuscirci bisognerà utilizzare degli appositi macchinari che però richiederanno tempo, risorse e lavoratori dedicati: in questo modo l’espansione della città non potrà fare evitare di rallentarsi. Dunque dovremo fare i conti con un ulteriore, avvincente elemento strategico legato al gameplay.

Nonostante l’espansione delle meccaniche di gioco e tutte le nuove variabili aggiunte dagli sviluppatori, facciamo presente che il cuore pulsante di tutto anche in Frostpunk 2 rimane sempre il generatore centrale, che continuerà a fornire calore ed energia a tutta la città che andremo via via a costruire. Tuttavia anche qui potremo notare dei cambiamenti, come il rinnovo del sistema di gestione del calore. Ora il fabbisogno di quest’ultimo crescerà automaticamente dopo ogni nuovo distretto costruito, così da costringere il giocatore a pianificare attentamente la produzione di risorse al fine di scongiurare delle crisi energetiche.

Inoltre il controllo diretto sui livelli di produzione dei distretti permette una personalizzazione più profonda, inedita per quanto concerne la gestione delle risorse stesse. Se un distretto di estrazione richiede troppa energia, il giocatore può ridurne l’efficienza per contenere i consumi. Ci sono anche edifici specifici che offrono bonus e malus, come una maggiore velocità di estrazione a costo di un aumento dell’inquinamento, o la capacità di ripulire un quartiere dallo squallore e ridurre i consumi energetici.

NUOVA GESTIONE POLITICA DELL’INSEDIAMENTO

Forse uno dei cambiamenti più significativi in Frostpunk 2 è proprio l’introduzione della “gestione politica”. A differenza del primo capitolo, dove il giocatore aveva poteri pressochè assoluti, in questo sequel entrerà in gioco un vero e proprio sistema parlamentare. Le leggi che regolano la vita della città dovranno essere discusse e votate dalle varie fazioni di superstiti, ognuna con la sua ideologia e i suoi obiettivi, che possono influenzare l’andamento delle votazioni.

Il giocatore dovrà quindi negoziare, promettere concessioni o fare compromessi per ottenere i voti necessari a far passare una legge. Tuttavia la politica non sarà soltanto una questione di leggi: per esempio potremo decidere di manipolare le fazioni, supportandole oppure indebolendole al fine di alterare gli equilibri di potere come meglio riterremo. Potete dunque immaginare come questo nuovo sistema possa offrire una grande varietà di approcci e strategie, richiedendo al contempo una certa dose di attenzione.

Questo perchè ogni nostra decisione potrà avere conseguenze positive o negative a lungo termine, portando a tensioni o persino a conflitti aperti all’interno della città. Oltre alla gestione della città principale, in Frostpunk 2 sarà possibile fondare nuove colonie, una funzione che abbiamo particolarmente apprezzato. Questi nuovi avamposti permetteranno di accedere a risorse che potrebbero scarseggiare nella città iniziale, offrendo una nuova dimensione strategica al gameplay.

Le colonie poi possono essere utilizzate per alleviare la pressione demografica o per bilanciare la produzione di risorse tra diversi insediamenti. Le spedizioni tra città e colonie diventeranno così un vero e proprio elemento chiave per garantire il flusso costante di risorse e persone verso la nostra città, per una componente gestionale ancora più sfaccettata.

NARRAZIONE E SCELTE MORALI

La storia di Frostpunk 2 si sviluppa attraverso sei capitoli, ognuno dei quali pone l’accento su aspetti diversi della narrazione. Le scelte del giocatore influenzeranno direttamente il corso degli eventi, con decisioni che potranno portare alla nascita di nuove fazioni, tensioni politiche o persino alla guerra civile. Tuttavia, uno degli elementi che differenziano il sequel dal suo predecessore è la scala narrativa.

Se nel primo Frostpunk la morte di pochi cittadini poteva avere un impatto emotivo e tangibile, in Frostpunk 2 la perdita di centinaia di persone è un evento quasi comune, che non influisce profondamente sulla gestione della città. Questo cambio di scala riduce il senso di attaccamento emotivo verso la popolazione, ma riflette la complessità di gestire una metropoli in crescita, dove le decisioni hanno conseguenze più ampie ma meno “personali”.

Oltre alla campagna principale, questo sequel offre una modalità chiamata “Utopia Builder”, che richiama a grandi linee la modalità “endless” del primo capitolo. Tale modalità permetterà ai giocatori di scegliere fra diverse mappe e obiettivi, offrendo un’esperienza più aperta e libera dalla narrazione lineare. Anche se in questo primo periodo Frostpunk 2 potrà sembrare meno ricco di contenuti rispetto al suo predecessore, è importante considerare che il primo capitolo ha beneficiato nel tempo di svariati aggiornamenti e DLC.

E’ dunque assai probabile che anche il suo successore beneficerà di ulteriori sfide e contenuti in futuro. Dal punto di vista tecnico infine, l’opera di 11 Bit Studios presenta una grafica e musiche di alto livello, ma richiederà di conseguenza un hardware adeguato, soprattutto per gestire una città grande e ricca di elementi da processare. Al netto di qualche rallentamento la nostra esperienza di gioco si è svolta fluidamente e senza bug e imperfezioni significative.

DA AVERE SENZA RISERVE

Frostpunk 2 è un sequel che ha il coraggio di innovare: cosa che gli è riuscita particolarmente bene, cambiando radicalmente diversi elementi e dinamiche rispetto al suo predecessore. La complessità del sistema politico, l’espansione delle meccaniche di costruzione, la rielaborata gestione delle risorse e la possibilità di fondare nuove colonie rendono questa nuova opera di 11 Bit Studios un’esperienza profonda e coinvolgente. Che oltretutto ci ha costretto a mettere in discussione tutto ciò che avevamo imparato con e nel primo capitolo. Non lasciatevi spiazzare dalle novità, poiché vi verrà offerto un indimenticabile gestione di sopravvivenza tutto da scoprire.

Pregi

Ambientazione ancora più immersiva che in passato. Netti miglioramenti nella componente gestionale, con scelte ancora più complesse ed elaborate. Graficamente e tecnicamente sontuoso. Narrazione coinvolgente che si evolve materialmente attorno alle decisioni del giocatore...

Difetti

... Anche se, specialmente all'inizio, il ritmo della narrazione risulta fin troppo lento. Interfaccia complessa, indubbiamente migliorabile. Curva di difficoltà eccessivamente ripida rispetto al predecessore.

Voto

8,5