Until Dawn Remake, torniamo in quella spaventosa baita, recensione
Ancora una volta ci troveremo assieme a quel gruppo di "amici", ma questa volta potrebbe andare diversamente...
Lanciato per la prima volta nel 2015,Until Dawn (qui la nostra recensione) ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama dei videogiochi horror, grazie alla sua miscela di scelte narrative e momenti di alta tensione. Oggi, un nuovo remake per PS5 (che porta il gioco, per la prima volta, anche su Pc) ripropone questo classico in una veste rinnovata, sfruttando l’Unreal Engine 5 per portare un’esperienza ancora più coinvolgente e tecnicamente avanzata.
Il team di Ballistic Moon, di stanza in Inghilterra, ha fatto il possibile per rinfrescare l’esperienza originale concepita da Supermassive Games senza tradirne l’essenza, arricchendola con nuove scene e miglioramenti sul piano tecnico. Quanto sarà riuscito a rendere giustizia all’opera originale? Scopriamolo con la recensione della versione PS5 di Until Dawn Remake. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Sony, è disponibile anche su Pc, via Steam. Buona lettura.
SCELTE E CONSEGUENZE
La storia di Until Dawn ruota attorno a un gruppo di otto amici che si ritrovano su Blackwood Mountain per commemorare un tragico incidente avvenuto un anno prima. Quella che doveva essere una notte di svago si trasforma presto in un incubo, quando una forza misteriosa inizia a perseguitarli.
Nella nostra partita avremo il controllo dei vari personaggi e, attraverso un sistema di scelte, decideremo il destino di ciascuno di loro. Ogni decisione, anche la più piccola, può cambiare radicalmente il corso degli eventi, rendendo il gioco ampiamente rigiocabile.
Il sistema dell’”effetto farfalla” è rimasto intatto rispetto all’originale. Le conseguenze delle decisioni prese sono immediatamente visibili, e anche gli errori più insignificanti possono portare alla morte di uno o più protagonisti.
Il remake introduce però alcune scene inedite, che aggiungono nuovi dettagli alla narrazione e arricchiscono le interazioni tra i personaggi, rendendo la loro storia ancora più profonda e coinvolgente. Queste nuove linee di dialogo, assieme a un prologo esteso, contribuiscono a rendere l’esperienza più completa e immersiva, pur senza stravolgere il materiale originale.
GIOCARE CON LE EMOZIONI
Il gameplay di Until Dawn Remake rimane fondamentalmente lo stesso: dovremo prendere decisioni rapide, risolvere enigmi e affrontare dei QTE (Quick Time Event ndr) in cui la tensione diventarà palpabile. Il remake introduce alcune migliorie, come l’uso del feedback aptico del DualSense, che aggiunge un nuovo livello di immersione in diversi momenti.
La tanto criticata funzione “Non Muoverti” del gioco originale, che richiedeva al giocatore di tenere fermo il controller, è stata perfezionata, rendendo questi momenti meno frustranti e più precisi. Una delle novità più impattanti è inoltre l’introduzione di una telecamera dinamica, che sostituisce i tradizionali angoli fissi. Questa modifica consente una maggiore libertà di movimento durante l’esplorazione delle ambientazioni.
IL NUOVO MOTORE GRAFICO SI FA NOTARE
Uno dei punti di forza del lavoro compiuto da Ballistic Moon è senza dubbio l’aggiornamento grafico. Grazie all’Unreal Engine 5, Until Dawn Remake può vantare ambientazioni incredibilmente dettagliate e realistiche. La neve che cade silenziosamente su Blackwood Mountain, le luci e le ombre che si proiettano sinistramente sui volti dei personaggi: tutto contribuisce a creare un’atmosfera ancora più inquietante e immersiva.
Ciò che risulta, ancora adesso, decisamente migliorabile sono le animazioni facciali. Sono state anch’esse oggetto di restauro, ma il risultato non è positivo come ci saremmo aspettati. Come se non bastasse, anche l’uso delle luci appare discutibile. Ci sono momenti in cui l’illuminazione risulta troppo intensa o, al contrario, troppo scura, il che può complicare la visibilità in certe situazioni. Nonostante queste piccole imperfezioni, l’aspetto grafico rimane comunque uno dei punti più alti del remake, rendendo ogni scena ancor più cinematografica.
Il comparto sonoro, già eccellente nell’originale, è stato ulteriormente raffinato. La colonna sonora, composta da Mark Korven, amplifica la tensione e l’inquietudine che pervadono ogni angolo del gioco. Gli effetti sonori sono più realistici e immersivi, contribuendo a creare un’esperienza horror totale, in cui il silenzio può essere ancora più spaventoso dei rumori improvvisi.
Il problema più serio riguarda i pochi fps a cui è bloccato il gioco. Su PS5 infatti non si potranno superare mai e in nessun caso i 30 fps, e a volte ne avremo persino di meno. Per quanto nel complesso scorra fluido e piacevole, in alcuni frangenti Until Dawn Remake perderà colpi. Cosa che striderà con l’evidente impegno riversato da Ballistic Moon. Avere una Ferrari e non poter far cantare il suo motore rimane certamente uno spreco!
MA NE VALE LA PENA?
Quando dobbiamo giudicare e in generale esprimerci su un titolo celebre su cui vengono rimesse le mani in forma di remake o remastered, non possiamo esimerci dal considerare anche il prezzo a cui viene venduto e le condizioni dell’originale. In questo caso entrambe le cose non giocano a favore di Until Dawn Remake. A distanza di quasi 10 anni infatti il gioco originale si difende ancora benissimo: considerate che su PS5 gira addirittura a 60 fps, e graficamente non appare affatto così arretrato.
Inoltre il prezzo di questo remake (praticamente 70 euro) è quello di un gioco AAA nuovo e originale. Forse Sony avrebbe potuto proporre questa nuova edizione a un prezzo più contenuto per richiamare anche i vecchi fan del titolo, e non solo i nuovi giocatori. Infatti limitarsi ad aggiungere un nuovo finale e alcune linee di dialogo, oltre alla rinnovata veste grafica, sembra un po’ poco per chi dovesse essere già stato a Blackwood Mountain.
CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI
Until Dawn Remake riesce a riportare in auge uno dei giochi horror più amati su Playstation (e ora disponibile anche su Pc), migliorandone l’aspetto tecnico e l’immersività senza tradire lo spirito dell’originale. La trama, arricchita da nuovi contenuti, rimane affascinante e le meccaniche di gioco sono state perfezionate per rendere l’esperienza maggiormente al passo coi tempi. Tuttavia alcune scelte come la telecamera dinamica e il framerate bloccato a 30 fps potrebbero non soddisfare appieno i giocatori più esigenti. Per chi non ha mai giocato Until Dawn però, questa riedizione targata Ballistic Moon rappresenta l’occasione perfetta per scoprire uno dei titoli horror più iconici degli ultimi anni.
Pregi
Grafica e audio notevolmente migliorati e in grado di valorizzare ancor di più una delle esperienze horror più iconiche dell'ultimo decennio. Splendidi contenuti aggiuntivi...
Difetti
... Anche se davvero pochi, specialmente se si considera il prezzo d'acquisto. Inspiegabile lock a 30 fps e animazioni facciali da rivedere.
Voto
7