Easy Ball Game, facile sarà la caduta dei santi, recensione
Marble, Bounce e Only Up si incontrano in un bar e danno vita a un semplice gioco in grado di farvi scomunicare dalla chiesa cristiana
Sentite la mancanza di Bounce sul caro vecchio Nokia 3200 e amate far saltare le biglie della serie Marble? Se la vostra passione è anche quella di sputare i polmoni in sfide plaftorm estreme, a caccia di fama e gloria nel mondo delle “palle”, Easy Ball Game potrebbe fare al caso vostro. Questa particolare tipologia di giochi (che definiremo “rage-platform”) è in realtà conosciuta dai giocatori, in particolare dagli streamer, come “Only Up”. Categoria di platform ispirata all’omonimo titolo di MoreMoto Games.
In questo caso tuttavia parleremo di una produzione tutta italiana scoperta attraverso i social, e realizzata da Eros Rossi e Paolo Orlandino. Se siete curiosi di scoprire a cosa andrete incontro non vi resta che seguirci nella nostra recensione di Easy Ball Game. Vi ricordiamo che il gioco, pubblicato dagli stessi sviluppatori, è disponibile solo su Pc, via Steam. Buona lettura.
PRENDERE LA PALLA AL BALZO…
Ci sono certamente modi più semplici per farsi del male, ma in questo caso basteranno circa 7 euro per prendere parte a una folle sfida di platforming. Easy Ball Game infatti (che di “facile” avrà solo il nome) non è pensato per essere completato facilmente come tanti suoi colleghi. Fra il dire e il fare non a caso passeranno nel mezzo un numero imprecisato di imprecazioni pittoresche, necessarie per raggiungere i quattro mondi disponibili. Fortunatamente collegati fra loro con dei teletrasporti sbloccabili una volta scoperta la nuova area.
I contenuti attualmente proposti potrebbero portarvi via un numero imprecisato di ore, a seconda della vostra bravura o della vostra pazienza. Le enormi sezioni di ogni mondo saranno costruite con design spartani, concentrate sulla sola presenza di ostacoli, talvolta affiancati da alcune decorazioni di design ambientale. Salti, rotolamenti, rimbalzi e interazioni con altre Palle disperse (dispensatrici di citazioni) saranno all’ordine del gioco; cioè, del giorno.
Nel caso in cui doveste avere la necessità di indossare qualcosa che vi aggradi maggiormente, oltre la skin da pallina rimbalzante potreste sempre approcciare la piattaforma della skin. Qui troveremo una scelta fra 10 “texture” da applicare, molte delle quali da sbloccare trovando o raggiungendo particolari NPC sparsi fra i mondi. L’abito non farà il monaco, ma poter scegliere è certamente un punto a favore, visto il tempo che passeremo con la nostra tondeggiante protagonista.
Easy Ball Game saprà offrirci una variegata scelta di percorsi, con design raramente riciclati e con nuove sfide dietro ogni angolo. Appagante quanto ansiogeno nelle sue sezioni, fra pedane mobili, percorsi stretti, piattaforme rimbalzanti e altro ancora. Un piccolo errore, tuttavia, e dovremo ricominciare dalla base. Ad aiutarci, solo delle rare piattaforme “assicurazione” nelle zone più toste, oltre il “corner jump” (inventato da Super Mario), in grado di farci saltare in prossimità dei bordi.
“TI HO MAI DETTO LA DEFINIZIONE DI FOLLIA?”
Come potrete intuire Easy Ball Game avrà un telecamera libera a 360°, controllabile con il mouse. Movimenti e salti invece saranno legati alla tastiera con comandi reattivi e precisi. Potremo muoverci rotolando in ogni direzione, (non come in Kula World dunque, per farvi capire) spingendo anche sul fronte velocità in base al tempo di pressione. Potremo anche aiutarci nel guidare la palla con il mouse, visto che la telecamera piegherà la traiettoria verso il centro dello schermo.
Non viene spiegato molto riguardo le meccaniche di salto o di movimento, e ciò risulta voluto. Dovremo spesso scegliere fra due strade: raccogliere la sfida e trovare una soluzione o “rage-quittare”. Solo giocando tuttavia potremo fare “nostra” la palla, pensare come una palla e diventare la palla. Impareremo cadendo decine, centinaia di volte, spesso anche per una sola sezione. Ma una volta superata saremo in grado di ripetere tutto con la semplicità di chi lo fa da una vita…
Lungo i suoi quattro mondi, i momenti critici di Easy Ball Game si concretizzeranno in poche, osticissime sezioni. Picchi di difficoltà così alti far spodestare i più alti membri del creato, interrompendo il susseguirsi di percorsi ad abilità (dalla già elevata difficoltà) con fasi platform apparentemente impossibili. Continuando a tentare però (a volte usando vie traverse), potremo scovare il modo per farcela e questo potrebbe portare una certa soddisfazione.
In altri particolari frangenti invece le sezioni finiranno con aggiungere l’elemento “casualità” (un counter repulsivo della bravura) in un gioco dove i salti millimetrici faranno la differenza fra 1 o 50 tentativi. Trovarsi quindi a ripetere sezioni (come quelle con i rimbalzi) in cui il fallimento spesso non dipenderà da noi, genererà uno sconfinato carico d’odio. Farcela dopo tali sezioni sarà più una liberazione che altro… E se cadrete poco dopo, Ave Maria…
ROTOLANDO VERSO SUD…
Se dopo il secondo mondo di Easy Ball Game, il più lungo e complesso fra tutti, non vi saranno ancora scoppiate le coronarie, potrete ricominciare a godervi la scalata nel suo arduo crescendo. Scoprendo, perché no, anche dei segreti nascosti. La densità di elementi su schermo popoleranno una vasta area verticale, tanto grande da far faticare anche un Pc di fascia alta con settaggi grafici al massimo.
Abbassando di poco la qualità grafica godremo comunque di un’esperienza stabile, senza visibili differenze. Le piattaforme inoltre hanno spesso più modelli di texture, che le rendono meno “lasciate al caso” e più piacevolmente “arcade”. Ottimi i dettagli delle texture, che attraverso il sistema di luci dell’Unreal Engine 5, rendono il tutto come un moderno platform di altri tempi.
Easy Ball Game purtroppo non è esente da problemi. A pochi giorni dal lancio il titolo è già stato più volte aggiornato dagli sviluppatori, che si stanno dimostranto attenti ai feedback e rapidi nelle risoluzioni, oltre che nelle aggiunte. Come la colonna sonora per livelli e il sistema di checkpoint, tra le altre cose. Restano tuttavia alcune problematiche.
Cadendo da certe altezze o colpendo a una certa velocità elementi come tronchi, sassi e cumuli di neve finiremo dentro il modello, e saremo obbligati a riavviare. Altri elementi dello scenario invece potrebbero essere più “puliti” e in generale ci sarebbe piaciuto sentire suoni diversi per salti e rotolamenti con le varie texture della palla fra skin di pietra, legno e gomma. La skin tra l’altro si resetta a ogni riavvio, e manca qualche funzione per gli amanti delle speedrun. In ogni caso gli sviluppatori risultano molto attivo al riguardo e stanno già lavorando a nuovi contenuti… Produzione consigliata ai puristi e ai cacciatori di sfide dalla religione ferrea.
POTREBBE DARE SODDISFAZIONI
Easy Ball Game è un titolo semplice e immediato… Con cui poter fare un ripasso di tutte le divinità religiose esistenti e non. Quello di Eros Rossi e Paolo Orlandino è un titolo arcade platform estremo, dal design mai riciclato, ricco di sfide da prendere “al balzo”. La quality of life del gioco sta venendo aggiornata costantemente senza snaturarne la forma. Nonostante il visibile impegno per la mole di contenuti attraverso i mondi creati, il grosso della difficoltà si intaserà tutta di colpo in sezioni decisamente pretenziose di skill ancora non acquisite. E che richiederanno varie imprecazioni prima di essere affinate. Può essere adatto per puristi dei platform amanti dell’estremo e appassionati del genere “Only Up” et similia. Sconsigliato ai deboli di cuore e ai giocatori meno testardi.
Pregi
Design dei 4 mondi sempre vario e mai riciclato. Un nostalgico arcade platform in grado di riportare in vita il settore dimenticato delle "palle". Controlli di movimento precisi anche per movimenti millimetrici. Il "corner jump" ha salvato la vita dei vicini più volte. Livello di sfida "cristianesimo"...
Difetti
...ma solo in precise sezioni ad alta criticità, che portano la difficoltà da un estremo all'altro. Diversi elementi ancora da rifinire e una certa pesantezza prestazionale in alcuni mondi. Alcuni elementi di design ambientale vanno sistemati.
Voto
7-