Questa domanda, che tutti abbiamo udito almeno una volta, sembra banale e priva di significato. Tuttavia, nasconde sottilmente l’essenza dell’umorismo britannico, noto anche come british humor. Questo stile di comicità si distingue per la sua irriverenza e per l’abilità di trasformare gli eventi quotidiani in momenti di sorpresa, capovolgendo le aspettative e mettendo in luce, con arguzia, le bizzarrie della vita di tutti i giorni. E tutto questo avviene mantenendo la calma e la compostezza che caratterizzano la cultura britannica, che, paradossalmente, rende ancora più eccentriche le situazioni che ne derivano.
Possiamo oggi immaginare, grazie a Thank Goodness You’re Here!, cosa risponderebbero i cittadini della stravagante e fittizia Barnsworth. Loro molto probabilmente direbbero che ne basta uno solo, a patto però che sia molto piccolo e… Giallo? È da queste basi infatti che si sviluppa il gioco, una strampalata avventura esplorativa platform, frutto del lavoro del piccolo studio di sviluppo Coal Supper. Carraterizzato da un umorismo tipicamente britannico, e decisamente inappropriato per un pubblico infantile, il titolo brilla per la sua capacità di far emergere il comico, attraverso una serie di situazioni assurde e divertenti stranesse.
Tutto ciò è destinato a suscitare risate e sorrisi in chiunque sappia cogliere e apprezzare la sottile ironia che permea l’esperienza di gioco. Andiamo quindi a scoprire Thank Goodness You’re Here! in questa recensione della versione PS5, curata dalla nostra Kim Fuentes. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Panic, è disponibile anche su Pc, PS4 e Switch. Buona lettura.
GRAZIE A DIO SEI QUI!
Thank Goodness You’re Here! sfida ogni tentativo di classificazione nel panorama videoludico. La sua essenza si avvicina più a un’opera teatrale surreale che a un gioco tradizionale. L’influenza dei cortometraggi di Terry Gilliam per i Monty Python è evidente, e anche chi apprezza l’arte unica di Chris Simpsons Artists o le opere di Bill Plympton troverà questo gioco particolarmente affascinante.
Thank Goodness You’re Here! celebra l’insolito con un tocco di genialità. La città di Barnsworth è un crogiolo di narrazioni eccentriche. Alcune intrecciate nella trama principale, altre nascoste come gemme da scoprire. La sorpresa è di casa in questo gioco: l’unico aspetto prevedibile è una densità di battute senza pari nel mondo dei videogiochi.
È come se l’umorismo di Tim Vine prendesse vita in un universo animato. Il protagonista del gioco ha la capacità di esplorare, saltare e schiaffeggiare l’ambiente circostante. Nonostante il percorso narrativo sia abbastanza diretto, esistono piccoli piaceri nell’interazione con gli oggetti o le persone, per scoprire nuove reazioni e situazioni.
Il gameplay è intuitivo, arricchito da enigmi che stimolano il giocatore a esplorare e a interagire con i cittadini di Barnsworth. Essi però non dominano l’esperienza di gioco, ma aggiungono un livello di coinvolgimento che trascende la semplice visione passiva. Aiutando o scherzando con i personaggi, si instaura un legame emotivo, un’immersione che non si otterrebbe se Thank Goodness You’re Here! fosse un semplice cartone animato.
UNO STILE INCONFONDIBILE
Ci sono diversi elementi fondamentali che conferiscono a questo piccolo capolavoro un carattere eccezionale. In primo luogo, l’animazione: un’estetica così ricca di dettagli, originale e pronta a sfidare le convenzioni per il puro divertimento. Una grafica in stile cartone animato, interamente realizzata a mano. Questa scelta artistica non è affatto casuale, poiché dona a ogni scena un senso di stravaganza genuina e una qualità artistica che si allinea perfettamente con la narrazione, accentuando la sua originalità.
Il design visivo, in certi momenti, è abilmente fuso con sequenze di filmati storici autentici (ad esempio, nel menù principale e nei titoli di coda), che offrono uno spaccato della vita quotidiana britannica, creando così un interessante contrasto non solo tra l’animazione e la realtà, ma anche tra la nostra esistenza quotidiana (ordinaria, banale e a tratti tediosa) e l’universo eccentrico del gioco. Le discrepanze logiche e il fascino minuzioso dell’animazione vi cattureranno, facendovi apprezzare ogni cosa, dalle mimiche ai più piccoli particolari dell’ambiente circostante.
Sul fronte audio, il gioco mantiene le promesse. Le melodie sono costituite da pezzi folkloristici che evocano lo spirito delle tradizioni britanniche, avvolgendo il giocatore in un’esperienza sonora densa e avvincente. La colonna sonora originale poi è altrettanto impressionante, contribuendo a consolidare l’atmosfera complessiva del gioco. Thank Goodness You’re Here! è un omaggio affettuoso a Barnsley e ai suoi abitanti.
La genuinità degli sviluppatori traspare chiaramente: l’accento locale e il linguaggio sono riprodotti alla perfezione, e la banalità delle vicende quotidiane risulta incredibilmente autentica. La narrazione è l’elemento che fa veramente risplendere la produzione. Ogni situazione è straordinariamente bizzarra, e i dialoghi tra i personaggi sono eccelsi. Questo emerge tanto nelle affascinanti sequenze intermedie quanto nelle sottili interazioni che si svolgono nell’esplorazione del mondo. Potreste trovare grande piacere persino nell’osservare altri giocare, per quanto scoprire personalmente tutte le peculiarità sia ben altra cosa.
DA AVERE ASSOLUTAMENTE
Thank Goodness You’re Here! si rivela essere una piccola perla di originalità e freschezza nel panorama videoludico di quest’anno. L’opera di Coal Supper brilla grazie alle sue trovate geniali e a un senso dell’umorismo mai banale. Oltretutto rappresenta un autentico ritratto dell’essenza culturale britannica, e riesce a offrire uno sguardo privilegiato su ciò che stimola il senso del divertimento in coloro che sanno apprezzare il british humour. Il titolo incarna perfettamente lo spirito di quella che dovrebbe essere una produzione indipendente: originale, fuori dagli schemi e genuina.