Creatures of Ava, vite da preservare e pianeta da salvare, recensione

Eroi pionieri si preparano a salvare il pianeta Ava e le sue creature da una pericolosa infestazione. Obiettivo principale, preservare la vita...

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L’interessante progetto di “salvataggio creature” denominato Creatures of Ava difficilmente passerebbe inosservato. Per questo siamo qui, catturati dall’aura positiva e dal senso di avventura trasmessi fin dal trailer di lancio. Qui dove il salvataggio della fauna di Island Saver incontra la fantasia e la ricerca sul campo “aliena” di Subnautica. Il risultato è un’avventurosa e piacevolissima scoperta continua tra culture indigene, combattimenti e salvataggi di creature fantastiche.

Dietro lo sviluppo troviamo Inverge Studios, un gruppo di giovani appassionati di videogiochi che da Valencia, in Spagna, è riuscito a realizzare il proprio sogno. Dopo aver concluso gli studi infatti hanno partecipato a varie edizioni di “gamejams”, dove di solito l’obiettivo della competizione (comunque amichevole) è realizzare un videogioco entro 48 ore. Qui si sono fatti le ossa, e nel 2016 hanno fondato ufficialmente la software house che, dopo aver esordito nel mondo mobile, nel 2020 ha rilasciato Effie (un ottimo platform tridimensionale ndr) su Pc e console.

Il progetto di cui parleremo oggi punta ancora più in alto, specialmente in virtù della collaborazione col rinomato 11 Bit Studios, che ricopre anche il ruolo di editore. Andiamo quindi a scoprire Creatures of Ava in questa recensione della versione Pc. Ricordiamo che il gioco, pubblicato quindi da 11 Bit Studios, è disponibile anche su Xbox Series X/S. Buona lettura.

UNA QUESTIONE PERSONALE…

Partiamo dunque alla volta di Ava, pianeta alieno indigeno infettato da una virale infestazione di “natura morta” che sta mettendo in pericolo tutte le sue creature viventi. Dall’orbita la nostra intraprendente protagonista Vic sta per prepararsi alla missione di salvaguardia della vita sul pianeta ma, come spesso succede, qualcosa va storto e lei e la sua compagna di volo Tabitha si ritroveranno a precipitare sul pianeta.

Durante lo schianto rivivremo i ricordi del passato traumatico di Vic, riuscendo a conoscerla abbastanza per poterci immedesimare nella sua forte volontà di salvare tutte le vite possibili. Neanche il tempo di fare i primi passi in un tempio antico però che ci ritroveremo di nuovo nei guai. Stavolta ad aiutarci sarà un indigeno del popolo di Ava, che diventerà presto il nostro buffo consigliere/amico/guida turistica planetaria. Creatures of Ava ha così inizio…

Arriviamo

Il nostro obiettivo principale sarà quello di salvare le creature rese aggressive dalla piaga che sta infettando il pianeta. Gli abitanti nativi di quest’ultimo, nonostante i nostri buoni propositi, faticheranno tuttavia a vedere gli umani di buon occhio. Alcuni indigeni infatti saranno più diffidenti di altri nell’aiutarci a proseguire le nostre missioni. Lì dove le strade saranno bloccate dalla tribù di turno sarà imperativo renderci utili in ogni modo, per guadagnare la loro fiducia e aprire il passaggio.

Questa è la sconfinata volontà di Vic che, mentre seguirà il suo piano iniziale, non ci penserà due volte nel far cambiare idea alle tribù sulla natura degli umani aiutando in ogni modo possibile. Perciò avremo a che fare con svariate missioni principali e secondarie, che si snoderanno in diverse piccole regioni. In ognuna di esse scopriremo nuove tribù, nuove creature, nuove piante e una variopinta scelta di location, che ci hanno spesso ricordato quelle viste nel film Avatar (2009) di James Cameron.

LA PIFFERAIA MAGICA

Ora siete salvi

Esplorando le terre di Creatures of Ava ci perderemo spesso nel “recuperare” varie tipologie di creature di ogni dimensione, da piccole a grandi. Ognuna di queste potrà essere “domata” semplicemente suonando il giusto ritmo con il nostro flauto. Una volta addomesticate potremo anche prenderne il controllo e usare le loro abilità per aprire passaggi e sbloccare utili risorse. Chi ha giocato Tchia (qui la nostra recensione) potrebbe “sentirsi a casa”, per così dire.

Le altre missioni invece saranno spesso incentrate sui bisogni dei nativi, sull’esplorazione di rovine e sulla “pulizia” dell’infezione che bloccherà diverse vie principali e secondarie. Generalmente ci aspetterà un certo “vai e vieni” da punto a punto, reso certamente più agevole dai tipici “taglia percorsi”. Quelli che un qualsiasi giocatore di Dark Souls potrà trovare familiare, ovvero dei “collegamenti” fra sezioni completate, che siano porte, zipline o teletrasporti.

Potremo anche suonare manualmente

In un modo o nell’altro Creatures of Ava riuscirà a farci sorridere più volte, e senza fatica. Che siano le battute ironiche nei dialoghi con i nativi o le buffe interazioni con le creature. Nello screenshot qui sopra potete ammirare gli “Huhu”, che se approcciati si faranno grattare la pancia. La nostra protagonista, tra varie esclamazioni, una volta l’abbiamo sentita dire: “è così morbido, voglio morire”. Inutile dire che il sorriso fisiologico scatterà spesso, in questa e in altre piacevoli situazioni.

Abbiamo apprezzato anche l’espressività sempre variegata durante i dialoghi, oltre all’interazione appassionata con le creature, tutte con animazioni ad hoc. Dettaglio non da poco sarà anche il veder sorridere diversi NPC se proveremo a scattargli delle foto, cosa che rende l’esperienza ancora più verosimile e genuinamente divertente. La macchina fotografica infine sarà anche utile per catalogare le specie e accumulare skill point, oltre che per collezionare panorami nell’album.

UN COLLEGAMENTO PER DOMARLI TUTTI…

State buoni!

Il gameplay di Creatures of Ava ci richiederà spesso di “purificare” le creature che incontreremo lungo il cammino, per poi trasferirle sulla nostra nave in orbita e salvarle dall’infezione. Questo almeno in teoria: nella pratica infatti dovremo usare un bastone-reliquia in grado di eliminare la malattia, sia dalla mappa che dai suoi abitanti. Una volta “agganciato” (anche a più creature in contemporanea), il raggio andrà mantenuto attivo fino alla completa purificazione.

Essendo le creature infette aggressive, dovremo schivare e muoverci per resistere ai loro attacchi. Una meccanica apprezzabile quanto impegnativa, diverse volte. Fortunatamente proseguendo nella storia sbloccheremo nuovi poteri che ci serviranno per aprire nuove strade, ma anche per limitare l’aggressività delle creature. Aumentare la potenza del raggio, sospendere le creature in aria per pochi secondi o rallentarle sono alcune delle funzioni extra sbloccabili.

“Tu, non puoi, passarehhh!”

A volte, in Creatures of Ava, “morire” potrebbe risultare frustrante. Soprattutto nella prima zona, dove il sistema di salvataggio sembrerà salvare solo in prossimità di determinati punti. Ci siamo trovati a morire dopo decine di salvataggi di creature, per poi scoprire di essere tornati al checkpoint con ogni progresso eliminato. Altre volte invece il salvataggio funzionerà come di norma: dalla seconda zona in poi infatti ci riporterà ai momenti precedenti senza troppe perdite di progressi

Si segnala inoltre che nell’utilizzo della fotocamera, i soggetti con un proprio nome saranno difficili da mettere a fuoco, rimanendo sempre sfocati sulla breve distanza. Cosa che invece non succede con qualunque altro NPC generico. Nemmeno la nostra compagna di volo Tabitha sembra avere questo problema di focus. Infatti le abbiamo scattato qualche foto-ritratto per il solo gusto di farlo, come avremo voluto fare anche con altri elementi…

CAPITA DI INCIAMPARE NELLA NATURA…

Affascinante

Per quanto riguarda gli scenari di Creatures of Ava, non possiamo che essere alquanto soddisfatti. Vasti panorami antichi e civilizzati con decorazioni native che si sposano alla perfezione con una natura ricca di colori, distanti dai soliti prati verdi a cui siamo abituati. Anche la fisica generale è risultata convincente, come per esempio il vento fra gli alberi e le piante a foglia larga che si scanseranno al nostro passaggio.

Certo, non tutto è oro quel che luccica, tant’è che abbiamo riscontrato alcuni difetti Perlopiù di natura tecnica. Il sonoro generale, con le sue melodie di flauti, ci farà sognare… Almeno finché non arriccieremo il viso quando il cinguettio degli uccelli Ohol (i cui decibel sono decisamente più alti degli altri versi animali) ci obbligheranno ad abbassare il volume. Anche gli Huhu, quando controllati, suoneranno col loro corno in un modo più “silenziato” rispetto a quanto udito nel menu di gioco… A volte invece, durante l’esecuzione del brano automatico, il flauto non emetterà suoni…

Qualche rapido caricamento di texture quando gireremo la telecamera troppo velocemente si farà notare. Il titolo si mantiene comunque stabile, con solo qualche accenno di freeze nei cambi di zona. I problemi tuttavia si intensificheranno nella seconda regione, con una foresta densa di particolari che finirà col causare diversi cali di framerate, anche a settaggi più bassi…

Attraversando la mappa di gioco (sempre nella seconda regione), siamo inoltre incappati in dei “tagli” di pavimento meno curati, che in alcuni casi ci hanno fatto “cadere” sotto le texture. Nulla di grave, ma che comunque salta all’occhio. In ogni caso, niente di tutto ciò dovrebbe farvi desistere dal provare Creatures of Ava, che saprà regalarvi tante soddisfazioni e allegria. Speriamo giusto in qualche patch correttiva per la seconda regione. Per ora, buon divertimento!

Fermi così…

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

Creatures of Ava è un’avventura diversa dal solito. Un titolo che racchiude l’esperienza della parola “videogioco” in tante sue forme, e lo fa con entusiasmo e passione per i dettagli (oltre che per gli animali). Le idee messe sul tavolo dai giovani sviluppatori di Inverge Studios mostrano al mondo la loro passione, sorprendendoci con panorami alieni e creature affascinanti. Non marcherà nemmeno l’umorismo e la voglia di farci sorridere con tanta genuina semplicità, a ritmo di note spensierate del nostro fidato flauto. Purtroppo però diversi problemi tecnici, evidenti soprattutto nella seconda regione, rovinano in parte l’esperienza. Confidiamo in un prossimo intervento risolutivo mediante patch, fermo restando che rimane un gioco raccomandato a tutti gli appassionati di avventure e di fantascienza.

Pregi

Panorami, creature e melodie affascinanti in egual misura. Gameplay semplice e alla portata di tutti, ma da non prendere sotto gamba. Dettagli amorevoli nelle interazioni con le creature e passione per lo sviluppo riscontrabile un po' ovunque, anche nelle espressive sequenze di dialogo. Stabile e fluido a livello tecnico...

Difetti

...almeno finchè non arriveremo nella seconda regione, più densa di dettagli magnifici ma anche di visibili cali di prestazioni. Qualche inciampo sonoro e qualche svista nella realizzazione delle texture della mappa di gioco. La fotocamera, da vicino, mette a fuoco solo "chi gli sta simpatico".

Voto

8-