Megaton Musashi W: Wired, l’ascesa degli eroi “mechanizzati”, recensione

Passiamo al contrattacco contro gli alieni che hanno invaso la Terra, salendo a bordo di potenti robot da battaglia

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Mai come oggi, il marketing arriva a essere determinante nel successo di un videogioco. Pur avendo alle spalle una storia (e soprattutto un team di sviluppo) rilevante, Megaton Musashi W: Wired è approdato sul mercato senza tanti proclami. Un debutto abbastanza “silenzioso” quello della nuova creazione di Level-5, software house nipponica con oltre vent’anni di attività e che conosciamo per alcuni celebri franchise: Yo-Kai Watch, Inazuma Eleven e Professor Layton.

Sappiamo che nel 2021, in Giappone, ha debuttato il primo Megaton Musashi, che l’anno successivo è stato seguito da una sorta di sequel/espansione, denominata Megaton Musashi Cross. Parallelamente venne realizzata anche una serie animata di 28 episodi, che è giunta in Europa via Crunchyroll proprio in coicidenza con la release di questo nuovo “versione”, che comprende tutti i contenuti e DLC rilasciati nei due titoli originali.

Non si tratta quindi di una produzione propriamente “nuova di zecca”, ma di certo per il mercato occidentale rimane una (spoiler, gradita) novità assoluta. Andiamola a scoprire in questa recensione della versione Pc, di Megaton Musashi W: Wired. Ricordiamo che il gioco, pubblicato sempre da Level-5, è disponibile anche su PS4, PS5 e Switch. Buona lettura.

UMANI E MECH CONTRO ALIENI

Protagonista di Megaton Musashi W: Wired è Yamato Ichidaiji, un giovane liceale affine alle risse che vive la sua quotidianità in modo apparentemente normale, alla pari del suo rivale Ryugo Hijikata e di tutti gli altri personaggi che man mano impararemo a conoscere e apprezzare. Quello che non sanno è che il mondo in cui vivono pacificamente non è altro che un’illusione.

Anni prima infatti un’invasione di alieni portò l’umanità sull’orlo dell’estinzione, e così si decise di manipolare i ricordi dei sopravvissuti così da assicurare un sereno proseguimento dell’esistenza. A un certo punto però Yamato e i suoi amici vengono reclutati nel programma Oblivion Bay, che li metterà in prima linea per difendere la Terra dalla minaccia dei Draktor.

Fin dalle prime ore di gioco, la trama appare avvincente anche grazie a una sontuosa presentazione, fatta di curatissimi filmati animati e intermezzi narrativi vari in 2.5D. In questo “formato” potremo anche muoverci per la città, constatando l’attenzione posta tanto nelle animazioni quanto nei dettagli in generale. A essere tridimensionale saranno invece i combattimenti, che ci vedranno impegnati in coinvolgenti scontri tra mecha.  Tornando alla componente narrativa, il ritmo potrà sembrare un po’ troppo veloce all’inizio, dove verremo bombardati di informazioni.

Ma andando avanti le cose si stabilizzeranno, e avremo modo di conoscere nel dettaglio il cast di personaggi, accuratamente messo in risalto. Anche quelli secondari infatti verranno approfonditi da “episodi” specifici, che ci offriranno dei loro spaccati di vita. Tuttavia l’attivazione di questi episodi secondari richiederà il rinvenimento di collezionabili in giro per la città e negli altri luoghi (che ricordiamo essere navigabili in 2.5D).

CONTENUTISTICAMENTE TRAVOLGENTE MA ORGANIZZATO

Anche se a una prima occhiata la quantità di contenuti e in generale di elementi da considerare può sembrare travolgente, il gameplay di Megaton Musashi W: Wired risulta invece ben organizzato e accessibile. Questo vale sia durante che fuori dal combattimento. Le missioni, anche le secondarie più semplici, sono impostabili in modo chiaro (una alla volta) e ci forniranno sia ricompense che occasioni per approfondire meglio la conoscenza degli NPC.

Il fatto che tali missioni siano tendenzialmente brevi e piuttosto varie aiuta a scongiurare la ripetitività di fondo. Come abbiamo detto pocanzi avremo anche dei collezionabili da trovare, che ci premieranno anche con cosmetici e attrezzature per i nostri mecha. Passando a questi ultimi, noteremo come il sistema di combattimento sia strutturato in maniera semplice e intuitiva, ma non per questo meno divertente e spettacolare.

Oltre a poter saltare, schivare e scattare, saremo in grado di effettuare sia attacchi a distanza (con armi da fuoco ndr) che corpo a corpo. Le armi “bianche” presentano una sola tipologia di combo, ma sorprendentemente ciò non si è rivelato uno svantaggio. Esse infatti presentano velocità e animazioni diverse, garantendo di fatto una combo unica per ciascuna arma.

Il fatto di poterne equipaggiare tre per tipologia (corpo a corpo e a distanza), con la possibilità di scambiarla in ogni momento, costituisce la proverbiale ciliegina sulla torta. Oltre a questo, saremo in grado di eseguire fino a quattro mosse speciali, equipaggiabili prima della battaglia, che per essere usate richiederanno un’energia nota come TP.

VALE LA PENA APPLICARSI

Il punto di forza più evidente di Megaton Musashi W: Wired è indubbiamente la personalizzazione del nostro mecha. Non scendiamo troppo nel dettaglio per non rovinarvi la gioia della scoperta, ma possiamo dirvi che nei particolari ci scende molto, sia a livello estetico che funzionale. Avanzando nella storia sbloccheremo via via sempre più funzioni e scelte da effettuare in sede di “cantiere”, ma va detto che per i giocatori più “pigri” ci sarà anche la possibilità di “ottimizzare” una build generale desiderata.

Dato il livello di sfida complessivo tutt’altro che elevato, in questo modo potremo avere la meglio quasi sempre. Tuttavia, data la facoltà di poter rigiocare le missioni completate a difficoltà maggiore, consigliamo di prendere confidenza col suddetto sistema di personalizzazione ed effettuare delle scelte ragionate in base al vostro stile di gioco e all’affinità tra armi, potenziamenti e quant’altro.

I giocatori meno esperti o comunque restii a imparare potrebbero finire con l’abusare della possibilità di ottenere in automatico una build complessivamente “performante”. E di fatto potrebbero arrivare a concludere la storia principale in questo modo: perciò riteniamo che il team di Level-5 avrebbe fatto meglio a concedere tale possibilità solamente al completamento della suddetta.

D’altra parte va riconosciuto che di titoli dedicati ai mech con un tale livello di personalizzazione è veramente difficile trovarne. Indi per cui vale la pena fare uno sforzo e capire come funziona il sistema, anche perchè solo così saremo in grado di competere in ambito multigiocatore. Sì, in Megaton Musashi W: Wired avremo la possibilità di affrontare altri giocatori in delle schermaglie, oppure di allearci con loro per superare delle particolari tipologie di missioni.

ALLA FINE CONTA LO SPETTACOLO

Visivamente parlando Megaton Musashi W: Wired spicca in particolar modo per le cutscenes completamente animate, che fanno praticamente dimenticare di trovarci di fronte a un videogioco e non a una serie a episodi vera e propria (che comunque esiste, come abbiamo accennato in apertura). A livello di gameplay troviamo inoltre un gran numero di effetti speciali a contornare una grafica che, con tutto il cuore, non possiamo comunque definire “next-gen”.

Decisamente inattaccabile è invece la colonna sonora, che si compone di un gran numero di tracce memorabili che accompagneranno degnamente tanto i momenti di “routine” quanto quelli più epici, a partire dagli scontri con i boss. Oltretutto è doveroso fare un plauso all’ottimizzazione, che su Pc si è dimostrata a dir poco perfetta con un framerate solidissimo anche a settaggi maxati.

Un altro aspetto che troviamo doveroso menzionare riguarda le ricompense giornaliere legate all’accesso. Ogni giorno, avviando il gioco e caricando la nostra partita, otterremo delle piccole ricompense. Un aspetto gradito che troviamo oggigiorno anche in altre produzioni e che può costituire un piccolo incentivo a giocare costantemente… Ci è sembrata invece discutibile la scelta di realizzare una “linea” separata di ricompense di accesso giornaliero riservata ai soli possessori dell’edizione Deluxe.

Certo, si tratta di un aspetto totalmente secondario che non influisce sull’esperienza di gioco in sé. Ma data l’abbondante presenza di DLC cosmetici a pagamento, avremmo gradito una scelta di design differente. Segnaliamo infine la gradita presenza della localizzazione in italiano, che rende la produzione ancor più imperdibile (e facile da apprezzare) per gli amanti di mech, alieni e anime d’azione.

DA AVERE ASSOLUTAMENTE

Megaton Musashi W: Wired è l’apice della lunga carriera del team di Level-5, che ha confezionato un’opera contraddistina da una narrazione e da una qualità di scrittura dei personaggi superba insieme a un gameplay ricchissimo di contenuti e quasi mai noioso o ripetitivo. Dopo una premessa talmente “abbondante” da risultare travolgente, i giocatori potranno immergersi in uno dei sistemi di personalizzazione più profondi e sfaccettati finora concepiti in ambito mecha, che garantirà una quantità impressionante di build. Anche se a livello grafico può risultare indietro rispetto agli standard attuali, lo spettacolo sarà ugualmente assicurato grazie a tanti effetti speciali e a meravigliosi intermezzi animati. Fatevi sotto, Draktor!

Pregi

Un anime fatto gioco e un gioco fatto anime: fantastico. Storia avvincente con un'ottima caratterizzazione dei tanti personaggi presenti. Contenutisticamente impressionante. Gameplay solido e molto sfaccettato, con un sistema di personalizzazione davvero profondo.

Difetti

Graficamente un pochino arretrato (cutscenes a parte). Introduzione (narrativa ancor prima che ludica) un po' confusionaria data anche la quantità soverchiante di elementi.

Voto

9+