Il debutto di Expeditions: A MudRunner Game non sarà passato inosservato a chi, nel 2017, si è approcciato a questa serie con MudRunner. L’affermata software house americana Saber Interactive ci mise alla guida di pesanti autoarticolati, dove i bagni di fango erano all’ordine del giorno. Qualche anno dopo siamo finiti sulla neve con SnowRunner (qui la recensione): stavolta però viaggeremo fra soleggiati canyon, fitte foreste e inospitali lande rocciose.
Attraverso l’Year 1 Pass nel corso di questi mesi sono stati rilasciati i primi DLC (The Great Don 71 Paint-job, Pioneer Pack e Cotco Canyon), che scopriremo nel corso dell’articolo. Accendiamo il motore e partiamo alla volta di Expeditions: A MudRunner Game in questa recensione della versione Pc. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Focus Entertainment, è disponibile anche su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e Switch. Buona lettura.
QUANDO SI DICE “AVERE I MEZZI PER FARCELA”
Le lande di Expeditions: A MudRunner Game si apriranno dinanzi a noi con un breve tutorial che ci istruirà sull’utilizzo degli strumenti fondamentali del nostro mezzo. Strumenti che faranno la differenza fra il restare impantanati nel fango, finire ribaltati in un canyon o nel fondo del letto di un fiume. Superata una prima sequenza di incarichi a Little Colorado potremo dirci pronti per tutte le altre location quali Arizona, Carpazi e Torrente Kanab.
In Arizone e nel Carpazi avremo 37 missioni chiamate “incarichi”, con spesso altrettanti contratti e obiettivi secondari da scoprire a suon di esplorazione. Nella mappa Torrente Kanab invece le missioni saranno solo 9 ma risulteranno le più lunghe, complesse ed estenuanti fra tutte le altre scelte. Gli incarichi ci richiederanno spesso di raggiungere luoghi sopraelevati, effettuare scansioni di vario tipo (fra sismico, meteorologico e di profondità), recuperare oggetti, trascinare veicoli sfortunati alla base e molto altro.
Durante gli attraversamenti richiesti dagli incarichi principali ci capiterà inoltre di scovare contratti secondari. Qualcuno potrà richiederci di raggiungere particolari punti panoramici o recuperare la sua auto in qualche fossa, oppure di ritrovare oggetti dispersi. Tutto ciò che porteremo nel nostro inventario in Expeditions: A MudRunner Game si trasformerà in crediti alla fine dell’incarico, utili per personalizzare i nostri mezzi.
Tranquilli, anche se gli incarichi non saranno ripetibili potrete sempre accedere alla modalità “esplorazione libera” dopo qualche missione riuscita, a caccia di nuovi introiti e missioni di raccolta. La quantità di incarichi disponibili è notevole, se consideriamo poi che ognuno di questi potrà portarvi via da un minimo di 10 minuti a intere ore. Dipenderà da voi, da quanto sarete cauti e da come saprete gestirete gli imprevisti. Di una cosa certo non potrete fare a meno, ovvero la pazienza…
PER DIVENTARE BLASFEMI BASTA UN SASSO…
La scelta iniziale di veicoli in Expeditions: A MudRunner Game potrà risultare esigua, almeno all’inizio. Servirà tempo e pazienza per sbloccare dei mezzi più “prepotenti”. Noi, quando possibile, abbiamo preferito i piccoli” scout”, protagonisti dei DLC menzionati in precedenza. Questi due 4X4 di piccola taglia, con le loro performance generalmente migliori, hanno saputo rendere i nostri viaggi più divertenti e veloci, quasi come un viaggio fra amici o con la famiglia in campeggio.
I circa 10 mezzi iniziali (DLC compresi) saranno comunque adatti a ogni situazione lì fuori. Classi di veicoli più grandi trasporteranno macchinari tecnologici pesanti, utili ai fini del completamento degli incarichi. Altri veicoli potranno essere equipaggiati con un metal detector per rinvenire materiali. Inoltre avremo una modesta scelta di modifiche apportabili ai nostri veicoli, sia sul lato performance che sull’estetica. Una volta montati nuovi motori, sospensioni e pneumatici adatti al tipo di terreno che affronteremo, il tutto diventerà ancor più entusiasmante.
Rispetto al passato, il gameplay di Expeditions: A MudRunner Game risulta complessivamente più accessibile, cosa che rende “avvicinabile” la serie a chiunque come mai prima d’ora. Certo, si tratta comunque di un’esperienza dove la pazienza e la frustrazione spesso faranno capolino, ma la soddisfazione data dal cavarsela nelle varie situazioni saprà oscurare tutte le peripezie vissute durante i viaggi.
Aiutano nell’esperienza generale i teletrasporti istantanei nelle basi create nella mappa. Anche la possibilità di usufruire del verricello con la pressione di un tasto rende il tutto più immediato e godibile. E poi, per supportare il nostro mezzo in caso di salite o di passaggi particolarmente rocciosi, potremo diminuire o aumentare la pressione degli pneumatici con pochi click. Comodo.
ORA CHE SEI NEL FOSSO, GODITI IL PANORAMA…
A distrarci dalle fotografiche ambientazioni di Expeditions: A MudRunner Game ci penserà il gameplay, con i suoi alti e bassi. La reazione degli pneumatici e dei veicoli a ogni singolo dislivello, roccia o pianta che sia, risulta abbastanza realistica. Le fanghiglie e i torrenti restano le zone più difficili da attraversare, e rappresentano gli elementi caratteristici della serie che talvolta potranno apparire accentuati in maniera eccessiva. E il già citato verricello spesso sembrerà faticare nel tirarci fuori da impantanate situazioni.
Quella di Saber Interactive resta comunque una simulazione godibile, da apprezzare nei suoi ritmi lenti che richiederanno un approccio cauto, similmente a come imbocchiamo le curve o dosiamo le frenate su Gran Turismo. Rispetto ai capitoli precedenti però la guida e le reazioni con il terreno ci sono sembrate di stampo più arcade. Ma non lo riteniamo necessariamente un punto a sfavore, anzi. Questa scelta ha reso l’esperienza più “turistica” e meno frustrante rispetto al passato, pur non dimenticando le proprie origini.
A darci maggiori problemi tuttavia è stata la telecamera, che spesso cambierà la distanza della visuale, passando senza apparente motivo da ravvicinata a lontana e viceversa. Sul fronte dell’accessibilità invece abbiamo trovato un po’ confusionaria la gestione delle missioni. Se accetteremo un contratto secondario questo “sostituirà” la missione principale (che non saremo più in grado di riattivare), obbligandoci a piazzare i nostri segnalini sulla mappa di gioco.
Graficamente parlando i mezzi e gli scenari si mostrano brillanti e ben curati, al netto della presenza di qualche sezione meno definita di altre. La colonna sonora invece ci è sembrata abbastanza piatta e generica, e abbiamo finito col farci catturare principalmente dai caratteristici “ruggiti” dei motori, soprattutto in affanno. Molto apprezzata l’aggiunta (tramite aggiornamento gratuito) della modalità cooperativa, grazie alla quale potremo avventurarci nel mondo di gioco assieme ad altri tre giocatori. Bene infine anche il comparto tecnico, al netto di alcuni glitch visivi con l’HUD.
DA AVERE SENZA RISERVE
Con Expeditions: A MudRunner Game la serie “Runner” di Saber Interactive compie un deciso balzo in avanti. Questo nuovo capitolo infatti ha reso possibile l’avvicinamento al franchise di molti più giocatori grazie a una spiccata accessibilità e a uno stampo più arcade. Le fondamenta tradizionali rimangono però ben salde, così come la pazienza richiesta per arrivare al completamento di centinaia di incarichi ben variegati. Nonostante qualche problema tecnico di entità minore, rimane un’esperienza tutta da provare per gli amanti delle avventure “on the road”, che ora potranno anche partire in gruppo. Mettete insieme una “carovana”, allacciate le cinture e buon viaggio.