Police Simulator: Patrol Officers, favorisca i documenti, recensione

Facciamo carriera nei panni di un poliziotto, di cui vivremo la quotidianità lavorativa in una città immaginaria americana

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Di videogiochi di successo in cui si impersonano dei criminali ce ne sono diversi. La trilogia di Payday (oltre a quella di Mafia), il recente Crime Boss: Rockay City… E poi, naturalmente, abbiamo la saga di Grand Theft Auto. Infrangere le regole, mettere da parte ogni scrupolo e in generale liberarsi da qualunque inibizione di natura morale (rigorosamente in maniera “simulata”, da non applicare nella vita reale) ha il suo perchè, e su questo siamo tutti d’accordo. Ma per quanto concerne l’altra parte della barricata? Come è vestire i panni dei tutori della legge?

Scavando nel passato, troviamo i celebri True Crime: Streets of LA (2003) e il sequel True Crime: New York City (2005), che ci mostrarono la vita da agente/detective dove a seconda della nostra condotta avremmo persino avuto un finale “buono” o “cattivo”. Tralasciando l’approccio action sullo sfondo di un open world, va inoltre menzionato This is the Police (2016) e il sequel rilasciato due anni dopo, che viceversa hanno efficacemente puntato su una formula strategico/gestionale. 

Chi invece ha proposto una simulazione vera e propria circa lo svolgimento del lavoro di poliziotto in ogni sua sfaccettatura è il team di Z-Software con la trilogia di Autobahn Police Simulator, il cui terzo e ultimo capitolo risale al 2022. Sulla falsariga di questi ultimi troviamo Police Simulator: Patrol Officers, che ha esordito in accesso anticipato nel 2021 salvo poi essere rilasciato completo l’anno dopo. Un aggiornamento alla volta, l’opera del navigato studio Aesir Interactive si è migliorata fino a divenire il simulatore più accurato su piazza, circa quest’ambito specifico.

E in occasione della recente uscita dell’espansione “Highway Patrol”, la software house tedesca ha lanciato anche la Gold Edition del titolo, che comprende tutti i contenuti rilasciati in precedenza. Non vi è quindi momento migliore per andare a scoprire Police Simulator: Patrol Officers, che ci apprestiamo a fare in questa recensione della versione Pc. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Astragon Entertainment, è disponibile anche su PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X/S. Buona lettura.

VITA DA POLIZIOTTO A 360°

Police Simulator: Patrol Officers è ambientato a Brighton, una metropoli americana immaginaria dove la micro-criminalità è all’ordine del giorno. Prima di cominciare la nostra avventura, dovremo innanzitutto selezionare il nostro alter-ego tra un buon numero di modelli predefiniti, sia maschili che femminili (oltre che di varie etnie). Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, non vi è un editor per la creazione diretta.

Una scelta singolare e per certi diversi controintuitiva, soprattutto visto e considerato che ci troviamo dinanzi a un job simulator sorprendentemente in terza persona (anche se nelle fasi di guida sarà possibile scegliere anche la prima). Ciò detto, si tratta comunque di un aspetto secondario a cui smetteremo di dar peso molto velocemente. Dopo aver scelto il nostro poliziotto/a, cominceremo a tutti gli effetti la nostra carriera sul campo.

L’opera di Aesir Interactive si pone come una curata e realistica rappresentazione digitale della ruotine lavorativa di un agente di polizia, nel bene e nel male. Anche se a una prima occhiata potremmo avere tale impressione, il gioco non si concentra solamente su sparatorie e inseguimenti, ma immerge il giocatore nella totalità delle mansioni che normalmente gli agenti di polizia svolgono, ivi comprese quelle meno “avvincenti” e avventurose.

D’altra parte è prevista una vera e propria progressione, in cui sbloccheremo man mano diversi distretti della città facendo parallelamente carriera. Specialmente all’inizio, la componente “hollywoodiana” risulterà quindi diluita a favore di compiti più “umili” ma non per questo meno importanti, come il pattugliamento delle strade, il controllo di documenti e l’emissione di multe, e via discorrendo.

IL TEMPO SA ESSERE GALANTUOMO

Oggetti da acquistare, potenziamenti in cui investire e un’intera città da monitorare mentre scaliamo i ranghi del dipartimento. Questo è Police Simulator: Patrol Officers, che si distingue spesso e volentieri per la libertà d’approccio alle varie situazioni in cui potremo incappare. Sia durante le interazioni ambientali che quelle con gli NPC, avremo un’interfaccia “a ruota” in cui sarà possibile selezionare l’azione da compiere e/o l’approccio da adottare.

Quest’ultimo implica anche la risoluzione finale di un “caso”, dove potremo scegliere magari di essere più permissivi, o viceversa più “rigidi” nell’atto di seguire pedissequamente il protocollo. Che si tratti dell’interrogatorio di un guidatore ubriaco o dell’impedimento di un incidente stradale, la scelta starà soltanto a noi. Oltretutto c’è da considerare quanto il team di Aesir Interactive abbia continuato incessantemente a rifinire e arricchire la produzione anche dopo l’uscita della versione 1.0, con diversi aggiornamenti che hanno portato con sé nuovi contenuti.

Dalla possibilità di personalizzare i veicoli in nostra dotazione a svariate situazioni inedite, che spaziano dal prestare il primo soccorso alle vittime di un incidente (in attesa di un’ambulanza) all’indagine su un’autentica scena del crimine, con rilevamenti/raccolta di indizi, ascolto dei testimoni oculari e quant’altro. Se nel 2022 il gioco poteva considerarsi abbastanza limitato nei contenuti, lo stesso non si può dire della versione odierna.

Oltretutto la Gold Edition recentemente rilasciata su Pc e console comprende, oltre alla nuova espansione di cui parleremo a brevissimo, tutti e sei i DLC rilasciati in questi due anni contenenti vari veicoli aggiuntivi da utilizzare nello svolgimento del nostro lavoro. Veicoli che naturalmente non si differenziano solamente nell’estetica, ma anche in funzionalità: nulla è lasciato al caso.

ACCOSTI PER FAVORE!

Recentissimamente Police Simulator: Patrol Officers si è visto arricchito dalla prima, vera espansione, denominata “Highway Patrol”. Come si può evincere facilmente dal nome, il focus sarà sempre sull’atto di mantenere ordine e giustizia, ma questa volta sui tratti autostradali attorno a Brighton. Potremo finalmente varcare i confini della città e contare su nuove dotazioni per fronteggiare altrettanto nuove situazioni, anche se non mancheremo di svolgere quelle “vecchie”.

Assistere le persone che hanno avuto un incidente, emettere contravvenzioni nei confronti di chi supera il limite di velocità e così via. Oltre al fronteggiamento di incendi e al posizionamento di posti di blocco (anche con l’utilizzo di strisce chiodate), tra le novità abbiamo molto apprezzato il lavoro nella stazione di controllo dei veicoli pesanti intenti a trasportare merci.

Camionisti ubriachi, altri intenti a nascondere refurtiva o articoli di contrabbando in mezzo ad altre merci insospettabili… Per non parlare dei furti d’auto con relativi inseguimenti, e i grossi incidenti dove dovremo fare del nostro meglio per preservare la sicurezza degli utenti autostradali. Quest’espansione aggiunge in generale ulteriori variazioni a un gameplay già piuttosto ricco e variegato di per sé (almeno dopo due anni dalla release, come abbiamo già detto).

Anche la nuova ambientazione è più curata e meno scontata di quanto si potrebbe immaginare. Non ci limiteremo infatti a girare in tondo su grandi strade generiche poste attorno alla città, ma ci troveremo dinanzi a uno scenario “carismatico” che ci farà sentire ancor di più come dei veri agenti di pattuglia. Un obiettivo che anche il gioco base era ed è riuscito a raggiungere grazie alla perseveranza di Aesir Interactive.

NON TUTTO È ORO E CIAMBELLE PERÓ..

Realizzato con l’utilizzo dell’Unreal Engine 4, Police Simulator: Patrol Officers presenta un comparto grafico più che discreto, almeno per quanto riguarda l’illuminazione e in generale le texture. A essere un po’ piatti sono i volti (e le relative animazioni): certo, in questo genere di produzioni è sostanzialmente la prassi, ma trovandoci nel 2024 e al cospetto di un team, per quanto indipendente, comunque bello nutrito anche in termini di organico… Ci saremmo aspettati qualcosa in più. Come abbiamo detto in precedenza, in questi anni la software house tedesca non si è limitata ad aggiungere nuovi contenuti, ma ha corretto diversi bug e glitch.

Ciò nonostante, l’IA degli NPC resta il principale tallone d’Achille. In diversi frangenti ci ritroveremo dinanzi a scene a dir poco comiche, con reazioni e in generale comportamenti singolari che metteranno un po’ a repentaglio la veste “simulativa” della produzione, che in ogni caso rimane piuttosto solida. I non avvezzi ai job simulator potrebbero infatti trovare ripetitive e poco stimolanti le varie attività previste in-game, ma si tratta per l’appunto di mansioni reali “videoludicizzate”. Per giunta, e di questo va dato atto agli sviluppatori, in maniera intuitiva e complessivamente gratificante. Da segnalare infine la possibilità di giocare in cooperativa con un amico, per dar vita a una pattuglia di polizia con tutti i crismi.

DA AVERE SENZA RISERVE

L’uscita dell’espansione Highway Patrol abbinata alla Gold Edition comprendente tutti i pacchetti rilasciati in precedenza sancisce l’ottimo stato di forma di Police Simulator: Patrol Officers. L’opera di Aesir Interactive si conferma come il più accurato “simulatore di polizia” su piazza, e permette concretamente di immergersi nella vita a 360° di un poliziotto. Il cui lavoro, fisiologicamente, non si compone solo di sparatorie e inseguimenti al cardiopalma, ma anche di controlli di ruotine e altre mansioni ordinarie. Permangono i limiti “storici” relativi alla qualità del comparto tecnico e all’IA, ma si tratta di uno dei job simulator più curati che si possano trovare in giro. Da provare.

Pregi

"Simulatore di polizia" più (ac)curato, non ce n'è. Anche lo svolgimento delle mansioni più ordinarie sa essere gratificante, oltre che realmente simulativo. Possibilità di giocare in cooperativa e buona libertà d'approccio.

Difetti

Non poter creare da zero un avatar limita in parte l'immersività. Volti e relative animazioni un po' grezzi. IA talvolta tragicomica.

Voto

8