Chi ci segue sa che siamo soliti dare un degno spazio ai job simulator. Ovvero a quei titoli che simulano lo svolgimento di attività normalmente svolte, nella realtà, da figure professionali. Tra di essi troviamo ottimi prodotti, come anche altri alquanto mediocri. Oggi parleremo di un titolo insolitamente macabro per questa categoria, ovvero Autopsy Simulator.
Dietro alla sua realizzazione troviamo Woodland Games, una software house indie polacca nata nel 2017 che abbiamo già conosciuto tramite la sua opera prima, ovvero Hell Architect (qui la nostra recensione). Cosa saranno riusciti a creare questa volta? Scopriamo in questa recensione di Autopsy Simulator. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Team17 Digital, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam. Buona lettura.
I DOTTORI DEI CADAVERI
In Autopsy Simulator impersoneremo Jack, un medico legale caduto in depressione dopo la morte della moglie. Con l’aiuto di alcuni psicofarmaci, continua a svolgere il suo lavoro di medico legale all’obitorio, eseguendo autopsie e documentando i risultati. Tuttavia la sua salute mentale viene ulteriormente messa alla prova quando degli strani eventi iniziano a verificarsi attorno a lui.
Eventi che rendono sempre più labili i confini tra ciò che è reale e ciò che non lo è, con Jack che cerca di far fronte all’oscurità che lo opprime. L’opera di Woodland Games, come recita il nome, si pone come una vera e propria simulazione (in questo caso di autopsie). La narrazione a tema horror conferisce però maggiore personalità e spessore alla produzione che così può godere, tra le altre cose, di alcuni graditi colpi di scena.
Lo scorrere degli eventi appare cupo al pari dell’ambientazione principale, ovvero l’obitorio. Una soffocante sensazione di isolamento ci accompagnerà mentre esploreremo corridoi e stanze alla ricerca degli strumenti necessari allo svolgimento delle varie procedure. Luci che si spengono all’improvviso e rumori bizzarri contribuiranno a mantenere costante una notevole tensione. Il gameplay ruoterà principalmente attorno, neanche a dirlo, alle autopsie.
Dopo aver letto le cartelle cliniche dei pazienti per comprendere al meglio le circostanze dietro la loro morte, procederemo a indagare “materialmente” sul corpo del malcapitato. Dei semplici e funzionali minigiochi ci consentiranno di eseguire le azioni correlate all’utilizzo di determinati strumenti, mentre nel frattempo verranno riprodotti, sia a livello visivo che sonoro, tutte le “reazioni” del caso. No, non da parte del paziente passato a miglior vita, bensì ossa che scricchiolano, organi che si maneggiano e così via.
IMPERSONARE O ESSERE UN MEDICO LEGALE?
Il team di Woodland Games ha voluto puntare con decisione sul realismo di Autopsy Simulator, che dunque non si prospetta un’esperienza ideale per i giocatori più sensibili. Chiaramente gli avvezzi a certe sequenze di titoli come Dead Space e Mortal Kombat non avranno problemi in tal senso. Quello che ci ha fatto un po’ storcere il naso è il poco spazio lasciato per la sperimentazione, anche in termini di lavoro puramente investigativo.
Da questo punto di vista la componente narrativa rappresenta un punto di forza così come uno di debolezza, visto che di fatto verremo costantemente “guidati” nelle nostre azioni da svolgere. Non di rado sentiremo il protagonista, Jack, parlare a voce altra e dirci esplicitamente come procedere nell’autopsia. Ecco, in sostanza avremmo gradito un livello di “sfida” maggiore, grazie al quale saremmo stati davvero noi a risalire alla causa della morte di un paziente dopo una scrupolosa investigazione.
Certo la produzione riesce efficacemente a metterci in tutto e per tutto nei panni di un medico legale, ma per l’appunto riteniamo che essere “tenuti meno per mano” avrebbe potuto giocare all’esperienza nel suo complesso.
Riteniamo quindi confortante l’annuncio da parte del team di sviluppo riguardo il futuro arrivo tramite aggiornamento (gratuito) di una modalità sandbox dove ogni volta ci troveremo dinanzi a un paziente con causa di morte randomizzata. E qui saremo noi a indagare autonomamente sulle cause della morte (e verremo anche valutati su questo).
SAGGIO USO DELLE RISORSE
Trattandosi di una produzione indipendente, è facile desumere quanto il budget a disposizione non dovesse essere immenso. Ma dietro alla realizzazione di Autopsy Simulator troviamo senza dubbio un team intelligente, capace di prendere le decisioni giuste e di portarle fino in fondo. Ciò si traduce nel concreto in un’attenzione (e in investimenti) mirata agli elementi principali del gioco, secondo il proverbiale “poco ma (molto) buono”.
Obitorio, strumentazione e ovviamente cadaveri (e relativi “interni”) risultano infatti alquanto curati, alla pari degli effetti sonori assolutamente decisivi in termini di immersività. Abbiamo inoltre apprezzato la presenza di diverse opzioni legate all’accessibilità e tutt’altro che scontate, tra cui la scelta della dimensione dei sottotitoli e la possibilità di applicare o meno censure sulle nudità.
Funzione utile nel caso di sensibilità spiccata o, semplicemente, in presenza di streaming e in generale necessità di creazione di contenuti online. A livello tecnico abbiamo invece riscontrato alcuni piccoli bug riguardanti saltuari ritardi nell’esecuzione dei comandi o blocchi durante un’autopsia (dove ci siamo trovati impossibilitati a passare allo step successivo). Ma nulla di particolarmente frustrante o che il caricamento di un salvataggio precedente non potesse risolvere.
CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI
Autopsy Simulator è un’esperienza inquietante e gratificante allo stesso tempo, che riesce con successo nel suo intento. Ovvero quello di far impersonare realisticamente ai giocatori un vero medico legale, per giunta sullo sfondo di una narrazione horror tutto sommato convincente. La mancata inclusione di una modalità sandbox (che fortunatamente arriverà in seguito tramite aggiornamento gratuito) limita decisamente le potenzialità nonchè la longevità dell’opera di Woodland Games, che rimane in ogni caso caldamente consigliata agli amanti dei job simulator. E soprattutto del macabro.
Pregi
Una simulazione obiettivamente accurata di autopsie: ci vuole un pizzico di stomaco. Buona idea e ottima esecuzione grazie alla quale impersoneremo autenticamente un medico legale. La narrazione è sorprendentemente convincente e guida l'esperienza...
Difetti
... Così facendo però ne limita le potenzialità: si sarebbe dovuta includere subito una modalità sandbox. Alcuni bug di minore entità.
Voto
7,5