Len’s Island, anteprima di un’avventura a 360 gradi

Esplorazione, combattimento, artigianato, agricoltura: la scelta starà soltanto a noi

-

Come ogni videogioco, anche Len’s Island nasce da un’idea. Nello specifico da quella di Julian Ball, uno sviluppatore australiano che qualcuno anno fa, nei weekend, comincia pian piano a lavorare sul suo primo progetto. Successivamente unisce le forze con un altro sviluppatore, Martin Tapia-Vergara, col quale ricostruisce il codice di gioco e sostanzialmente dà vita a Flow Studio. Al netto dell’apporto di qualche altro elemento, lo sviluppo prosegue principalmente grazie all’operosità di Julian e Martin, che decisero poi di cercare fondi su Kickstarter.

La campagna andò piuttosto bene grazie al contributo di circa 900 sostenitori, e permise loro di raccogliere quasi 60.000 dollari australiani a fronte dei 33.400 fissati come traguardo iniziale. Nel novembre del 2021 avvenne poi il debutto in accesso anticipato sullo store di Valve, e da quel momento lo sviluppo è proseguito costantemente a suon di aggiornamenti. Andiamo a scoprire qualcosa in più su Len’s Island in questa anteprima. Ricordiamo che il gioco, pubblicato dallo stesso team di sviluppo, è disponibile in accesso anticipato solo su Pc, via Steam. Buona lettura.

NESSUN UOMO È UN’ISOLA

Len’s Island è un’ARPG open world con elementi survival e dungeon crawler. Dopo aver personalizzato il protagonista, Len, inizieremo la nostra avventura con nient’altro che alcuni strumenti e qualche schermata informativa che ci illustrerà le meccaniche di base. Sebbene non vi sia una trama vera e propria da seguire, in giro potremo rinvenire dei “frammenti di tradizione” che ci forniranno alcuni dettagli sul passato di Len e su quanto accaduto al mondo di gioco.

Quest’ultimo si divide in due parti simmetriche, generate proceduralmente a ogni nuova partita. La prima, l’overworld, è costituita da una serie di isole separate dall’oceano, che presentano biomi e risorse differenti (l’ultimo e più recente aggiornamento ha introdotto le terre ghiacciate) e alcune piccole città. La seconda, l’underworld, è totalmente sottoterra e presenta dungeon, enigmi e molte risorse da trovare.

Come altre produzioni sui generis, il gameplay ruoterà attorno alla raccolta di risorse, alla creazione di strumenti e strutture, all’esplorazione e al combattimento. Le risorse, che si potranno anche scambiare con denaro nelle città, le estrarremo utilizzando gli strumenti adatti. Questi ultimi presenteranno statistiche differenti, con un’efficacia diversa a seconda che si tratti di combattimento o raccolta, per l’appunto. Tuttavia, anche a causa degli slot dell’inventario limitati, non converrà usare in battaglia gli strumenti orientati alla raccolta di risorse.

Di base c’è un sistema di calcolo dei danni discutibile, in particolare relativo a quelli critici. Per ottenere un colpo critico infatti dovremo fare click con il mouse (sull’input adibito all’azione di attacco) con un certo tempismo. E se ciò risulta obiettivamente semplice durante la raccolta di risorse, lo stesso non si può dire nel corso del combattimento, dove bisognerà prestare attenzione ai colpi nemici, e possibilmente evitarli. Oltre a ciò, il bonus in termini di danno sarà alquanto risicato.

UNA STRADA INCORAGGIANTE

Oltre agli attacchi normali e a quelli “critici” (si fa per dire), in Len’s Island il nostro alter ego avrà a disposizione altre abilità (potenziamenti temporanei, colpi con effetti diversi, ecc) in combattimento, che varieranno a seconda dell’arma equipaggiata. In più sarà possibile effettuare delle schivate, che se eseguite col giusto tempismo ci garantiranno qualche frazione di secondo di invincibilità. Per quanto riguarda il sistema di costruzione, lo abbiamo trovato sorprendentemente intuitivo, con un’interfaccia utente chiara e controlli efficaci.

Sicuramente può essere migliorata l’interattività con gli elementi posizionati, ma la strada intrapresa è certamente positiva. Stesso discorso per le interazioni con gli NPC (in particolare nelle città), per nulla memorabili e complessivamente poco profonde. Bene invece il comparto tecnico, sia sul fronte delle prestazioni che su quello dei bug, alquanto rari per essere un titolo in accesso anticipato e sviluppato sostanzialmente da due persone.

MOLTO PROMETTENTE

Le premesse per quanto riguarda Len’s Island sono senz’altro incoraggianti. L’ossatura del progetto di Flow Studio appare già solida, al netto della necessità di apportare le fisiologiche rifiniture (oltre a contenuti extra). Due cose che il team di sviluppo non sta facendo mancare, un aggiornamento alla volta. Raccomandato ai giocatori amanti delle avventure ricche di possibilità e senza un obiettivo finale ben preciso.