Stuffed, ora ci credete al mostro nell’armadio?, recensione
Mostri, giocattoli spiritati e una bambina da proteggere. Se il celebre Toy Story avesse una versione (videoludica) horror, sarebbe questa...
Non è certo la prima volta in cui titoli horror relativi ai giocattoli arrivano sul mercato videoludico: tra i più celebri troviamo per esempio Poppy Playtime e Five Nights at Freddy’s. Altri invece pur avendo come protagonisti i giocattoli offrono esperienze più “rilassate”, come Hypercharge: Unboxed e The Mean Greens – Plastic Warfare. Non è questo però il caso di Stuffed, di cui parleremo oggi e in cui impersoneremo un orso di peluche intento a difendere la propria padroncina dagli incubi…
L’orsacchiotto di The Darkest Tales incontra lo shooting di My Friendly Neighborhood nell’idea del neonato studio indie inglese Waving Bear Studio. Andiamo a vedere di che si tratta in questa recensione della versione Pc di Stuffed, che si è appena lasciato alle spalle quasi tre anni di accesso anticipato. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da The Game Publisher, è disponibile anche su Xbox One e Xbox Series X/S. Buona lettura.
MADRE MI HAI MENTITO, SONO VIVI!
La “trama” in Stuffed riguarderà il dover proteggere la nostra bambina dall’assalto di orde di malvagi giocattoli, notte dopo notte. Ogni serata avrà dieci round di “allegra inquietudine”, nei quali dovremo tenere lontane ondate sempre più numerose e variegate di pupazzi dagli occhi vacui. In alcuni casi anche spiriti malvagi… La nostra bambina sarà la priorità su tutto e proteggere la sua porta sarà la nostra missione per la vita.
L’appartamento-mappa di gioco sarà suddiviso in varie stanze da sbloccare su due piani, con qualche variazione a ogni nuovo riavvio. Il tutto non sarà dissimile dalla famosa modalità Zombi nella serie Call of Duty. Si distruggono giocattoli malvagi, si ottengono punti, si comprano nuove armi, si sbloccano nuove stanze e così via. Tutto però rimanendo nella “piantina” di casa, giardino maledetto compreso (con tanto di alberi malvagi).
A ogni nuova ondata i nemici si moltiplicheranno e si aggiungeranno nuove “anime” all’appello. Dai classici gnomi da giardino sorridenti fino all’uomo nero, passando per vari tipi di giocattoli più classici nel mezzo. Tra papere volanti, robot armati e spiriti malvagi, i pupazzi di tessuto sono certamente l’idea più originale fra tutti. Dei “calzettoni” colorati che si animeranno solo se fuori dal nostro campo visivo, per poi fingersi senza vita se osservati. Una trovata divertente oltre che di un certo, ansiogeno effetto.
Peccato che alcune tipologie di nemici saranno relegate al loro round. Almeno durante la prima notte. Dalle successive, oltre a qualche new entry come lo squalo, ci sarà una maggiore presenza di tutte le tipologie di giocattoli. Una volta fatti abbastanza punti in Stuffed dovremo iniziare a girare per le stanze, sia per fuggire dalla soffocante presenza nemica, ma soprattutto per armarci a dovere…
ORSETTO MACGYVER
In genere i nostri nemici ci inseguiranno, ma se ci allontaneremo troppo dalla porta di Ellie (la nostra padroncina) i giocattoli inizieranno a prenderla di mira. Fra tutti, solo il gigante e inquietante incubo umanoide sembrerà ignorarci, camminando imperterrito verso la porta più im-porta-nte di casa, quella che non deve cadere. Se saremo ben armati non sarà un grosso problema, ma la scarsità di munizioni e il reperimento di certe armi più potenti saranno delle costanti che perdurranno per l’intera partita.
Stuffed ci proporrà una scelta fra 13 armi giocattolo, messe insieme con una certa fantasia. Fionde realizzate con elastico e matite, un mitragliatore a pastelli, un lancia palline da calcio ma anche vari cannoni a coriandoli. Armi per tutti i gusti, da quelle rapide a quelle a colpo singolo, fino ad arrivare a fucili da cecchino o a pompa e lanciagranate-coca cola. Divertenti, semplici, apprezzabili. Il bastoncino corpo a corpo tuttavia risulta inutile, considerando che un attacco ravvicinato con qualsiasi altra arma imbracciata farà il triplo dei danni.
Non mancheranno i potenziamenti, come in ogni arena survival che si rispetti. Danni doppi, sconti sugli acquisti, invincibilità, munizioni massime e così via. Nulla di fuori dall’ordinario. Saranno presenti anche alcuni power-up come l’autorianimazione, l’aumento perenne dei danni e un kit per riparare la porta, che funzionerà anche a distanza. Inoltre le armi e l’orsacchiotto si potranno personalizzare esteticamente con le monete ottenute a fine partita.
Per sopravvivere in Stuffed dovremo far spesso capolino al piccolo negozio dei potenziamenti nel quale potremo scambiare i punti ottenuti con i level-up. Anche qui nulla di sconvolgente, con aiuti alla salute (sia nostra che della porta) perk per scatti senza fine, ricariche totali o il più gettonato aumento delle munizioni. Fondamentale visto il rafforzamento in salute e numero dei nemici dopo ogni round…
GLI SCHELETRI (TECNICI) NELL’ARMADIO
Il lato più “distratto” di Stuffed è a mani basse quello tecnico, che al momento soffre di diversi piccoli inciampi senza infamia, ma che comunque saltano all’occhio in maniera abbastanza evidente. Le hitbox dei nemici sono ben fatte, mentre lasciano a desiderare quelle dell’ambiente circostante, talvolta più estese rispetto al modello “coperto”, con il risultato di colpire muri invisibili sparando a pochi centimetri dagli oggetti.
Alcune armi inoltre hanno dei glitch visivi e tecnici. La prima fionda in modalità mirino non vuole saperne di sparare, ma solo in precise zone, senza apparente motivo, costringendoci al fuoco non mirato. Il mitra comix invece è diventato invisibile durante l’utilizzo, mentre le doppie pistole a coriandoli presentano un problema con l’animazione di ricarica, visibile sull’arma sinistra e assente su quella destra. I danni doppi continuano a segnare gli stessi hit-point visibili numericamente, uccidendo comunque con meno proiettili.
Nell’utilizzo del bastone inoltre abbiamo notato un evidente ritardo nell’incasso del colpo da parte del nemico,che nel corpo a corpo con arma imbracciata invece risulta immediato. Le interazioni con le armi e generali, utili per ricaricare i colpi ma anche per le interazioni, spesso “mancano” il comando. Errori che in situazioni di caos (che in-game si verificano non di rado) possono costarci la vita…
Sul versante grafico Stuffed offre dei buoni dettagli e degli effetti visivi colorati in linea con il tema del titolo, che risulta essere, in breve, “un allegro horror per tutti”. Sempre d’effetto anche la colonna sonora a tema ticchettio di pendolo, con effetti rallentanti di buon gusto in quest’ambiente. Allontanarsi troppo però mostrerà un motore di gioco che non regge la distanza dei modelli a tre porte di distanza. Per quanto riguarda linvece la co-op multigiocatore non abbiamo trovato compagni online. Peccato.
POTREBBE DARE SODDISFAZIONI
Nonostante svariati inciampi di natura tecnica evidenti ma tutto sommato passabili, Stuffed si conferma come un titolo senza troppe pretese. Diversi buoni elementi a tema “giochi d’infanzia” risultano divertenti sia da vedere che da giocare, con una longevità che potrebbe trarne giovamento dalla modalità cooperativa. Quello dell’esordiente Waving Bear Studio è uno sparatutto horror “family friendly” che pur non offrendo molto, lo fa al meglio delle sue possibilità. Al netto, ribadiamo, di diversi lati grezzi da migliorare.
Pregi
Un "horror per tutti" che sa divertire con poco. La personalizzazione offre sicuramente qualche motivo in più per restare. Poche pretese per qualche piacevole sessione a tempo perso, ancor meglio se in compagnia.
Difetti
Svariate distrazioni e dimenticanze tecniche di bassa entità, ma comunque facilmente riscontrabili. Modelli poligonali spesso circondati da muri invisibili di un certo spessore. In solitaria difficilmente potrà essere più di un passatempo momentaneo.
Voto
6,5