Schim, la vita di un’ombra, anteprima

Una produzione originale come poche altre ci farà vivere una storia di vita da una peculiare prospettiva: quella della nostra ombra

-

La fantasia di svariati piccoli sviluppatori sembra non conoscere limiti. Non parliamo solo di location fantasiose in grado di stupire o di storie al limite, ma anche nuove modalità con cui trasformare, reinventare qualcosa di ordinario. Schim ne è un esempio. Si tratta di una produzione indie che fa della semplicità la sua forza, dandoci modo di vivere una storia di vita come tante da una prospettiva diversa. Quella di un’ombra che dopo essersi trovata separata dal suo “possessore”, dovrà vivere diverse peripezie.

Dietro a questo progetto troviamo due giovani sviluppatori olandesi, Ewoud van der Werf e Nils Slijkerman, riuniti in Extra Nice. Questo dinamico duo non ci regalerà solo un’esperienza peculiare, ma ci farà anche viaggiare attraverso location ispirate al loro caratteristico paese d’origine. Andiamo a scoprirne di più con questa anteprima di Schim. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Playism, verrà rilasciato il prossimo 18 luglio su Pc, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e Switch. Buona lettura.

COSTRETTA A SEGUIRCI A VITA…

Da bambini sarà capitato anche a voi di giocare con la vostra ombra, di provare a fuggire e non farvi acciuffare, o persino di trovare i modi per “staccarla” o seminarla. Probabilmente è questa l’idea alla base di Schim, nel quale smarriremo letteralmente la nostra ombra, rappresentata qui come una sorta di ranocchia color pece dai grandi occhi sferici.

A un primo impatto potremo “guidare” e lasciarci trasportare dal nostro umano, intento a vivere e crescere attraverso le canoniche fasi della vita. Purtroppo dopo una serie di sfortunati eventi che potrebbero capitare a chiunque, i due si “scollegheranno” perdendosi di vista. Ed è qui che inizieremo a giocare senza l’ausilio del nostro possessore, tuffandoci nelle ombre come una rana salta fra le pozze di uno stagno.

Dovremo quindi trovare fantasiosi modi per attraversare piccoli livelli, sfruttando ogni tipo di ombra disponibile o persino creandone di nuove, scoprendo storie e collezionabili nel processo. Schim riesce a mostrarci attraverso delle scene di vita quotidiana come la nostra ombra (o anima, in una chiave di lettura più accurata) sia complice della nostra felicità.

Da bambini ci troveremo a inseguirci a vicenda per l’appunto, mentre crescendo saremo noi a venir trascinati in giro dal nostro umano. Sicuramente non vediamo l’ora di scoprire come andrà a finire la storia nella versione completa, sicuri di trovare qualcosa in linea con la profondità osservata fino a questo momento. Sul lato pratico comunque ci troveremo a saltare fra le ombre. Usando altre persone, animali e oggetti inanimati. Tutto ha una propria anima, e queste sono denominate come il gioco stesso.

RITROVARE SE STESSI…

Visivamente Schim presente una grafica minimalista ma a suo modo ricercata. Uno stile “tavola da progetto” unita a un timido cel-shading ricco di filtri variopinti che riescono a catturare il giocatore in ogni sua forma. Probabilmente ci soffermeremo di più su questo aspetto nella futura recensione, ma possiamo già dire che i due sviluppatori hanno dimostrato già ora di sapere il fatto loro.

A livello tecnico non abbiamo riscontrato problemi pur trattandosi di una versione di prova, con solo una decina di livelli a disposizione. Ma ci sono ampiamente bastati per comprendere la bellezza di questa produzione. Non vediamo l’ora di giocarla in maniera più approfondita tra un mese o poco più.

PRATICAMENTE GIÀ PRONTO

Nel mondo videoludico il “carattere” non è qualcosa che si possa imparare o comunque assimilare dal nulla. Deve essere innato, al fine di dar vita a qualcosa di memorabile. Schim sembra esserne proprio un degno esempio, con una marcata identità tanto in termini stilistici quanto ludici. Ewoud van der Werf e Nils Slijkerman hanno trasformato una storia di vita ordinaria in qualcosa di surreale, permettendoci di vivere un’esperienza attraverso occhi “diversi” dal solito. Siamo pronti a scommettere sul successo di questa produzione, della quale attendiamo fiduciosi la release ufficiale.