Taora Survival, un’apocalisse zombie a bassa risoluzione, anteprima
State of Decay in grafica low poly? Sì e no. Andiamo a scoprirne di più
Ci sono stili grafici che tecnologicamente parlando sono legati al passato (e ai limiti tecnici correlati), ma che anche in tempi moderni hanno avuto e continuano ad avere molto successo, come la pixel art. Oggi invece parleremo di low poly, dove i modelli tridimensionali contenuti in un videogioco si presentano volutamente con un basso numero di poligoni. Il vantaggio principale risiede nel risparmio di memoria e spazio su disco, consentendo anche a computer di fascia medio-bassa di riprodurre dignitosamente titoli realizzati in questo modo.
Al di là della fisiologica mancanza di dettaglio, lo svantaggio più noto consiste invece nella ripetitività degli assets, che fa poi assomigliare fin troppo tra loro diversi videogiochi. Superhot e Astroneer sono due noti esempi di ottimi videogiochi con grafica low poly; ma oggi parleremo di Taora Survival. Un’avventura open world in terza persona in cui dovremo sopravvivere a un’apocalisse zombie. Dietro al gioco troviamo Tulpar Games, una software house indie turca che dal mondo mobile ha deciso di spostarsi su quello Pc.
A diversi mesi dal rilascio di una versione di prova gratuita (Taora Beginning ndr), andiamo a scoprire nel dettaglio Taora Survival in questa anteprima. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da TheGamesFortress, è disponibile in accesso anticipato esclusivamente su Pc, via Steam. Buona lettura.
PER TUTTI E PER NESSUNO..
Taora Survival è ambientato in un’isola infestata dagli zombie, nella quale dovremo sopravvivere secondo gli stilemi tipici del genere. Costruire e migliorare la propria base (anche se in maniera pre-impostata..), esplorare molti luoghi a caccia di risorse utili, realizzare e potenziare equipaggiamenti e via discorrendo. Non manca una componente ruolistica che ci consentirà di far apprendere al nostro alter ego vari tipi di abilità utili, relative al combattimento, alla costruzione e riparazione di strumenti, allo scassinamento di casseforti e quant’altro.
Se si pensa a titoli come DeadPoly (2022), che però aveva e ha una componente MMO, le differenze riscontrabili sono davvero minime, per non dire inesistenti. Oltre a ciò, l’opera di Tulpar Games appare spensierata, dato il livello di difficoltà minimo. La componente survival non rappresenterà quasi mai una sfida data l’abbondanza di cibo e acqua che potremo rinvenire in giro.
Una volta ottenuta un’ascia e/o un arco, con un minimo di accortezza saremo in grado di avere la meglio su qualunque nemico. E come se non bastasse, accederemo con fin troppa facilità ai veicoli che ci permetteranno di abbattere sensibilmente i tempi di spostamento. Certo, a un giocatore alle prime armi tutto ciò potrebbe risultare indubbiamente positivo, ma avremmo gradito una difficoltà scalabile o comunque impostabile.
Ovviamente non è escluso che nel corso dello sviluppo verrà aggiunta tale possibilità, magari assieme a un rigoroso lavoro di rifinitura sul versante tecnico. Allo stato attuale infatti Taora Survival soffre di diversi bug, sia a livello di interfaccia che di gameplay vero e proprio. Nulla che non si possa risolvere con un riavvio del gioco, ma si tratta comunque di inconvenienti che potrebbero risultare fastidiosi.
LE FAREMO SAPERE
Taora Survival è un titolo con poche pretese. O forse bisognerebbe dire nessuna, almeno per il momento. Privo di qualsivoglia spunto originale e lungi dall’essere solido e in generale all’altezza dei 14 euro attualmente richiesti, può risultare appetibile giusto ai giocatori alle prime armi. I quali potrebbero giovare di un livello di difficoltà inesistente e di meccaniche estremamente semplici, a fronte di una quantità di contenuti ancora limitata.
Di fatto l’esperienza attuale offerta dall’opera di Tulpar Games è sostanzialmente la stessa di Taora Beginning, che invece ricordiamo essere disponibile gratuitamente. La sola differenza riguarda la possibilità di giocare con degli amici in modalità cooperativa: prerogativa di questa versione “a pagamento”. Finchè non verranno aggiunti più contenuti e apportati miglioramenti concreti, non ci sentiamo di raccomandare il titolo.