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V Rising, a caccia di un’oscura supremazia, recensione

Le lande dei vivi si trovano nuovamente a fronteggiare le leggendarie creature della notte. La corsa al predominio vampiresco ha inizio...

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Dopo un lungo periodo di sonno all’interno di quella “bara” chiamata accesso anticipato, V Rising è pronto a ri-sorgere con la release della versione 1.0. A quasi due anni dalla nostra anteprima , dove avevamo esplorato le basi di questo ARPG survival con un dichiarato taglio multiplayer, i contenuti sono praticamente triplicati, con interessanti miglioramenti al gameplay.

E’ quindi il momento di risvegliarsi e di dare il via alla nostra conquista per il predominio del mondo. Di seguito la nostra recensione di V Rising. Ricordiamo che il gioco, sviluppato e pubblicato da Stunlock Studios, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam, anche se entro l’anno è previsto l’arrivo di una versione PS5. Buona lettura.

LA NOTTE È PIÙ BUIA PRIMA DELL’ALBA…

Nel mondo di V Rising i vampiri sono stati sconfitti dagli uomini, ma questo non ha posto fine alla loro stirpe, anzi… E’ infatti dopo un periodo di pace, come la calma prima della tempesta, che i vampiri sepolti nelle loro tombe hanno cominciato a risvegliarsi. La loro sete di vendetta non ha confini e ci porterà ad affrontare uomini, mostri e perfino nostri simili per il dominio assoluto delle terre dei vivi. Anche i nemici tuttavia sembrano aver guadagnato nuovi aggiornamenti nell’ultimo anno.

Numerose le aggiunte al mondo di gioco, a partire da alcune “espansioni” gratuite già comprese nell’esperienza come Secrets of Gloomrot e Ruins Of MortiumNella prima avremo nuove zone a tema steampunk con nemici e decine di boss ispirati alla leggenda del mostro di Frankenstein. Mentre nel secondo caso nuovi nemici a tema Castelvania faranno capolino, con al comando un potente boss: Dracula in persona.

Ma le novità non finiscono qui. Sono state anche aggiunte nuove magie, armi e armature, nuovi nemici nelle mappe, eventi dinamici in giro per il mondo e con una moltitudine di miglioramenti alla quality of life. Sarà infatti più semplice gestire questo survival con visuale isometrica incentrato sull’espansione e sul crafting ora, con messe a punto di cui sentivamo il bisogno, come la possibilità di spostare il nostro castello costruito con fatica.

Non ci sarà una vera e propria trama da seguire in V Rising, ma avremo degli obiettivi che fungeranno da tutorial e che, una volta completati, espanderanno il gioco. Nuove abilità, potenziamenti, nuovi progetti per il crafting e nuovi elementi di gameplay, e via discorrendo. Tutto per rendere il nostro vampiro (personalizzabile alla nascita) sempre più “dominante”, versatile e potente, in grado di progredire nell’espansione delle proprie terre.

FUORI DAL MIO GIARDINO!

Ludicamente parlando V Rising può essere riconducibile a un vero e proprio MMO, dove potremo/dovremo cooperare o competere  con gli altri giocatori nello stesso mondo, da conquistare in server da 40 giocatori ciascuno. Sarà possibile prender parte ai server creati dagli utenti con specifiche regole e difficoltà, o in alternativa potremo entrare in quellli ufficiali. Questi ultimi però si resetteranno ogni 6 mesi, eliminando l’intera mappa e tutti i progressi individuali annessi. Se non altro è un modo intelligente per consentire a tutti di ricominciare allo stesso livello…

Una possibilità che i server dei giocatori non sembrano poter offrire. Server che potremo “aprire” noi stessi, a patto di sottoscrivere un piano di abbonamento mensile così da poter “hostarne” uno. In alternativa potremo sempre giocare in solitaria, offline, creando il nostro mondo e le nostre regole. Certo, in questo modo va detto che finiremmo col perdere una componente importante dell’esperienza complessiva del titolo, che fa della cooperazione e dello scontro con gli altri giocatori la sua forza.

A meno di non voler giocare da soli o aprire un nostro server, ci ritroveremo a cercare degli slot liberi… E nel corso della nostra prova abbiamo avuto più di qualche problema in tal senso. Per esempio un server quasi deserto a cui abbiamo preso parte, il giorno dopo era risultato pieno, e il tasto “continua” non permetteva di accedervi. Alla fine siamo riusciti a spuntarla, ma il castello che avevamo costruito, i materiali messi da parte e in generale tutto ciò che avevamo fatto, era andato perduto.

I nuovi inizi sono piacevoli è vero, a patto che non finiscano col ripetersi troppo spesso. Fortunatamente il gameplay di V Rising si è confermato una garanzia, e ci siamo sinceramente divertiti vivendo come creature della notte. Cacciando, bevendo sangue e colonizzando i terreni liberi. Unendo le forze con altri giocatori il tutto risulterà più semplice, visto che la difficoltà di ciascun server è calibrata per un’esperienza cooperativa di almeno qualche giocatore. Giocare da lupi (o per meglio dire, vampiri) solitari è possibile, ma rimane in ogni caso più difficile.

L’EVOLUZIONE MODERNA DI “MONSTERS GAME”

Come riscontrato già nella nostra anteprima a suo tempo, V Rising può essere associato a titoli come Diablo e The Incredibile Adventures of Van Helsing. In gioco avremo la possibilità di mirare e muoverci distintamente, proprio come in un tipico twin stick shooter. Le skill di base avranno delle combo a ripetizione da affiancare a numerose magie elementali, che però avranno solo un (sofferto) paio di slot a disposizione.

Le funzioni da vampiro non mancheranno, come le interazioni fra giocatori quali “porgere il collo” o diverse animazioni sociali. Potremo rigenerarci col sangue accumulato e mutare forma in animale, per muoverci più velocemente nelle mappe. La qualità del sangue che berremo andrà ricercata negli avversari più rari e forti. Una volta sconfitti potremo risucchiare il loro gruppo sanguigno che, in base alla rarità del nemico, sarà più o meno puro. Sangue più puro si tradurrà in buff più potenti.

Sarà anche possibile “tracciare” dei potenti nemici da affrontare (possibilmente in squadra) che avranno gruppi sanguigni speciali che, una volta assimilati, ci permetteranno di assorbire anche i loro poteri. La ricetta di Stunlock Studios appare quindi solida, ma il gameplay non offrirà molto altro, almeno non fino all’end-game. Il sistema di scorrimento del tempo in V Rising ci obbligherà a scegliere inoltre se restare al sicuro fra “le mura di casa” o uscire sotto un ostico e dannoso sole.

Spostarsi fra l’ombra degli alberi non sempre sarà sufficiente a sopravvivere in un mondo ostile, e morire significherà fare un viaggio in più verso l’inventario abbandonato. Perlomeno avremo tanto da costruire e abbellire nel castello. I macchinari, anche se autonomi, richiederanno un minimo di interazione per raffinare materiali sempre più necessari alla nostra crescita. Così come andranno ricercate specifiche risorse in più parti del mondo, con un grinding di risorse spesso insistente…

STASERA… CERVO

Anche a livello grafico V Rising ha subito un certo “potenziamento”, con un sistema di illuminazione più dettagliato e una rifinitura generale di tutto ciò che sarà visibile a schermo. I colori risultano più accesi e le mosse più brillanti, così come le texture più rifinite che in passato. Un lavoro che senza dubbio mostra come la lunga fase di accesso anticipato sia stata messa efficacemente a frutto.

Anche in termini di prestazioni possiamo dire lo stesso, con un gameplay generalmente fluido che soffre giusto di qualche sporadico calo di framerate, neanche troppo evidente. Resta comunque un titolo che può “pesare” sulle spalle dei lupi solitari, visto che nonostante i server siano spesso popolati, non sempre si riesce a fare gruppo. Bussando alle porte dei castalli infatti non sapremo se il proprietario è online o “in casa”. In tal caso una notifica tornerebbe certamente utile, da usare anche come “invito” per giocare assieme.

Abbiamo inoltre apprezzato l’aggiunta della localizzazione in italiano (assente al lancio in accesso anticipato), che aiuta notevolmente la fruizione del titolo a quelli non particolarmente in gamba con la lingua inglese. Rimane però la spinosa questione dei server, dove non sempre avremo un posto assicurato per giocare e dove capiterà di soffrire di restart forzati. Incentivare costantemente nuovi inizi sarebbe anche una cosa positiva, se non fosse che la progressione in V Rising è di per sé abbastanza lineare, con un percorso stabilito di boss da sconfiggere/assorbire e obiettivi da raggiungere.

Considerando che è stata introdotta la possibilità di “spostare” il proprio castello all’interno di un server, non sarebbe male poter fare lo stesso anche al di fuori. Cioè da un server all’altro, mantenendo così i progressi accumulati. In ogni caso rimane un titolo dall’affascinante atmosfera goth-vampiresca, con vari biomi esplorabili e sorprese dietro ogni angolo. Il costo (35 euro circa) è forse leggermente sopra le righe, ma resta un’esperienza che qualunque appassionato di ARPG Diablo-like dovrebbe provare.

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

V Rising ha subito un’evoluzione considerevole dall’ultima volta che siamo andati a “caccia di colli”. L’indubbia passione del team di sviluppo ha sicuramente reso questo survival d’azione un luogo ospitale dove molti giocatori possono cooperare e scontrarsi. Le atmosfere vampiresche per qualche curioso motivo non passano mai di moda, così come le produzioni Diablo-like. L’opera di Stunlock Studios si fa apprezzare per la mole dei contenuti di qualità e per le sue idee “a tema”, ma finisce con l’arrancare lì dove non batte il sole. I vampiri solitari infatti avranno un’esperienza più ostica rispetto ai gruppi di succhia-sangue, in un mondo concepito per essere attraversato e vissuto in compagnia.

Pregi

I miglioramenti apportati nel corso dell'accesso anticipato sono molti, e riguardano a pari merito quantità e qualità. Il gameplay "corporeo" risulta tanto preciso e curato quanto divertente e vario. Affezionarsi al proprio castello è inevitabile, specie nel mondo online. Lottare per la supremazia con o contro altri giocatori-vampiri è il vero cavallo di battaglia della produzione...

Difetti

... Mentre per i "lupi" solitari l'esperienza può risultare eccessivamente ostica, per non dire logorante. Un maggior numero di eventi dinamici farebbe compagnia alla caccia sanguigna, unica vera attività da perseguire oltre il grinding di risorse. La possibilità di perdere tutti i faticati progressi è affidata ai server dei giocatori paganti, mentre nei server ufficiali il reset è una certezza.

Voto

7,5

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