Uno dei titoli più chiaccherati delle ultime settimane è stato senza dubbio Stellar Blade, un’esclusiva Playstation che ora vi racconteremo in questa recensione, spiegandovi perchè non dovreste fermarvi alle apparenze (per quanto siano molto gradevoli). Il gioco venne annunciato al pubblico per la prima volta nel 2019, sotto il nome di Project Eve. Quest’ultimo era ed è il nome della protagonista su cui la community focalizzò subito la propria attenzione: in particolare sulle sue procaci forme.
Un numero crescente di appassionati cominciò erroneamente a ritenere che Shift Up (software house sudcoreana responsabile dello sviluppo del gioco ndr) volesse puntare principalmente su questo, ma le cose si dimostrarono presto ben diverse. Si trattava infatti di un progetto davvero ambizioso, che spinse Sony ad acquisirne i diritti al fine di rendere la pubblicazione finale un’esclusiva per la sua console next-gen. Andiamo quindi a scoprire di che pasta è fatto Stellar Blade in questa recensione. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Sony, è disponibile solo su PS5. Buona lettura.
L’UMANITÀ È RESILIENTE
Guerre di ogni tipo, mostri dalle origini sconosciute e calamità varie non sono state in grado di sterminare la razza umana. Stellar Blade ci catapulta in un preoccupante contesto di questo tipo, e già dalla prima cutscene la situazione non sembra affatto migliorare, anzi… Infatti una flotta di navi con equipaggio umano sta cercando di atterrare sul proprio pianeta d’origine, quando un attacco improvviso crea caos e distruzione.
Vengono lanciate le scialuppe di salvataggio, ma pochissime riescono a raggiungere integre la superficie terrestre. Tra queste però ci sono la giovane Eve e l’esperta Tachy, che non perdono tempo e si mettono in marcia per affrontare la loro missione. Le abili combattenti sono state mandate sul pianeta per sconfiggere il Naytiba Alpha, cioè il mostro più potente tra tutti e il motivo per cui gli umani non possono far ritorno.
Nello scontro purtroppo Tachy perde la vita e anche Eve sta per soccombere, quando il provvidenziale intervento di Adam, uno dei pochi umani rimasti sul pianeta, la trae in salvo. Aiutandosi a vicenda Adam e Eve andranno alla ricerca dell’Alpha e scopriranno i retroscena incredibili di come la razza umana si sia quasi estinta e di come siano nati i Naytiba.
La trama di Stellar Blade presenta alcuni colpi di scena che la rendono alquanto interessante; seguirla sarà un buon intermezzo tra le varie battaglie che dovremo affrontare. Anche i personaggi sono ben caratterizzati e alcuni lasceranno il segno, come ad esempio Orcal, l’inquietante veggente della città di Xion, mezzo umano e mezza macchina.
COMBATTIAMO CON TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO
Se all’annuncio Stellar Blade era stato tacciato di essere solo “un giochino erotico” e senza alcuna pretesa, quando è stata rilasciata la demo coloro che l’hanno provata si sono dovuti ricredere. Oltre alla protagonista dall’indubbia avvenenza abbiamo dovuto riconoscere e apprezzare anche il gameplay, divertente e vario. Per tutto il gioco saremo messi alla prova dai numerosi combattimenti e soprattutto dagli impegnativi boss che incontreremo.
Eve possiede diversi attacchi e potremo creare varie combo mescolando le varie intensità di questi. Inoltre sono presenti delle abilità speciali che necessiteranno dell’energia Beta per essere lanciate. Quest’energia si ricaricherà colpendo i nemici o con delle parate perfette. I parry, inoltre, saranno essenziali anche per debilitare i nemici più coriacei, e assieme alle schivate risulteranno fondamentali per non morire ignobilmente.
Durante l’avventura si aggiungeranno anche altri tipi di attacco come quelli dalla distanza, grazie alla modifica del drone che ci accompagna, e ciò sbloccherà ulteriori “cerchi di abilità”. Accumulando esperienza infatti potremo imparare nuove tecniche che troveremo divise in grosse sezioni. Alcune saranno subito disponibili, come quella per il combattimento, gli spostamenti e le abilità Beta. Le altre invece potranno essere sbloccate nel corso dell’avventura.
Tutte queste scelte ci consentiranno di modificare a piacimento il nostro stile di gioco, dandoci un piacevole senso di crescita del personaggio. Coerentemente al genere, per sbloccare tutte le abilità saremo costretti a farmare. Tuttavia non sarà per nulla difficile o frustrante farlo, data la presenza di accampamenti che tra le altre cose permetteranno il respawn di tutti i nemici dell’area.
LINEARE MA NON TROPPO
Accanto alla trama principale si diramano una serie di missioni secondarie che vi consigliamo caldamente di tenere in considerazione. Queste sono varie e divertenti, e alcune di esse lasciano davvero il segno, pur non aggiungendo moltissimo alla storia in sé.
Tuttavia aumenteranno l’immersione nel mondo post- apocalittico in cui ci troviamo, e in qualche caso ci verranno raccontati degli stralci di vita degli abitanti davvero toccanti. Anche l’esplorazione della mappa sarà interessante, e in ogni angolo troveremo una piccola o grande ricompensa che ci spingerà a proseguire la ricerca.
Tutto ciò che raccoglieremo potrà essere utilizzato per personalizzare Eve, sia a livello di equipaggiamento (migliorando la sua potenza combattiva) che di estetica. Da quest’ultimo punto di vista infatti rinverremo un buon numero di abiti (più e meno succinti) e accessori da farle indossare.
Le parti meno riuscite della produzioni sono quelle platform, dove a volte dovremo spostare grandi casse per raggiungere altezze altrimenti inaccessibili, oppure dondolarci su aste metalliche per poi spiccare il volo. In questi casi Stellar Blade perde decisamente di mordente, per il fatto che si tratta di fasi scontate e noiose. Sorprendentemente Eve inoltre non risulta agilissima, perciò quando correrà e andrà a sbattere su un ostacolo avrà bisogno di alcuni istanti per riprendersi. E anche questo va ad inficiare il ritmo dell’azione.
GUARDARE E NON TOCCARE
Come dicevamo in precendenza, la presentazione di Stellar Blade colpì la community anche grazie al fascino e alla bellezz della protagonista. Indubbiamente i suoi vestitini corti e le tute aderenti mettono in risalto le abbondanti doti corporee di cui è provvista. Il tutto viene inoltre esaltato dalla grafica mozzafiato della produzione, dove il team di Shift Up è riuscito a sfruttare appieno la potenza di PS5.
Tutto quanto è stato realizzato a regola d’arte e programmato con cura: texture, effetti particellari, giochi di luci e ombre. Il risultato è una componente visiva spettacolare che ogni appassionato si aspetterebbe da un titolo propriamente next-gen. Anche l’ottimizzazione non è stata da meno, dato che nel corso della nostra prova non abbiamo sofferto di alcun calo di framerate.
Stupende anche le musiche presenti, accuratamente composte per accompagnarci nella ricerca dell’Alpha creando un’atmosfera quasi onirica. Gradita la possibilità di cambiare liberamente i brani da ascoltare all’interno degli accampamenti, con melodie tipicamente “asiatiche” che ci ricorderanno le origini dello studio di sviluppo e quindi della produzione in generale.
Da sottolineare infine anche l’ottimo doppiaggio in italiano (anche se il lip sync non risulta sempre perfetto), che renderà ancora più semplice per il pubblico nostrano l’atto di poter apprezzare appieno le qualità di quest’avventura
DA AVERE SENZA RISERVE
Pur trattandosi del loro primo titolo su console, gli sviluppatori sudcoreani di Shift Up sono riusciti a realizzare una gran bella avventura. Stellar Blade è tanto bello da vedere quanto da giocare, al netto dell’assenza di elementi rivoluzionari. Una grafica all’altezza di PS5 e un gameplay ben strutturato lo rendono infatti un titolo assolutamente imperdibile per gli amanti degli ARPG. Dietro alla forma (o per meglio dire, alle forme) c’è quindi tanta sostanza. Ben fatto.