Un videogioco gestionale, come si può intuire dal nome, solitamente affida al giocatore un insediamento da costruire, sviluppare e curare in ogni dettaglio. Da lì la produzione può presentare varie declinazioni e focus, a partire da quello sulle guerre. Nel caso di Pioneers of Pagonia però le cose sono ben diverse, dal momento che l’attenzione è viceversa posta sull’esplorazione. Ma andiamo con ordine.
Iniziamo col dire che dietro a questo promettente gestionale non vi sono dei novellini, bensì dei veterani del genere. Envision Entertainment, la software house tedesca che cura lo sviluppo del gioco, si può definire come la reincarnazione di Phenomic Game Development, fondata nel 1997 da Volker Wertich e poi conosciuta anche come EA Phenomic (chiusa nel 2013).
Stiamo parlando delle menti a cui dobbiamo titoli come The Settlers, BattleForge, SpellForce: non proprio robetta insomma. Andiamo quindi a scoprire cosa ci aspetta da un team di sviluppo con decenni di esperienza in questa anteprima di Pioneers of Pagonia. Ricordiamo che il gioco, pubblicato proprio da Envision Entertainment, è disponibile in accesso anticipato esclusivamente su Pc, via Steam. Buona lettura.
“MUOVERE” L’ECONOMIA
La nostra esperienza durante le prime ore di Pioneers of Pagonia è stata piacevole e rilassante, ma non senza pericoli… Parliamo di un gestionale di villaggi con colonizzazioni, battaglie ma soprattutto esplorazione. Prima di approdare sulle coste di Pagonia per avviare un nuovo insediamento, potremo scegliere una fornita gamma di personalizzazioni. L’isola potrà essere creata manualmente con diversi biomi, oltre che ostili e pericoli di varia natura.
In alternativa potremo iniziare dalle mappe tutorial, suddivise in “pacifica” e “con nemici”. Abbiamo testato le prime fasi del tutorial prima di lanciarci in una delle varie “campagne” predefinite, scoprendo un’interessante scelta fra queste. Lo sbarco sarà bene o male sulle stesse spiagge, ma la conformazione del territorio risulterà differente ogni volta. Le isole predefinite inoltre sembrano tutti punti di partenza interessanti, tra amichevoli vicini (forse), terreni impervi, nemici fantasma e altre variabili.
A parte un menu a consigliarci le prossime costruzioni non avremo incarichi diretti, ma solo alcuni obiettivi che ci chiederanno di fare amicizia con gli altri villaggi nell’isola di Pagonia. Per poter arrivare a questo però dovremo prima costruire “il nostro impero”, equilibrando i fattori classici di un tipico gestionale. Persone da nutrire, da far lavorare e a cui dare un luogo dove vivere, oltre che svagarsi e via discorrendo.
I nostri Pagoniani svolgeranno autonomamente la maggior parte dei lavori, e saranno efficienti in base alla vicinanza della struttura con le risorse corrispondenti. Un taglialegna potrà occuparsi della foresta entro il suo raggio d’azione, come i contadini degli orti, i raccoglitori delle bacche e i cacciatori con la fauna. Il fattore più importante di Pioneers of Pagonia tuttavia sarà proprio l’esplorazione. Diventeremo dei veri pionieri scoprendo terre nascoste, nuove risorse e talvolta pericoli…
ESPANDERSI A MACCHIA D’OLIO
Il ruolo degli esploratori in Pioneers of Pagonia sarà dunque fondamentale, in quanto solo così potremo sbirciare oltre i nostri confini ed espandere il terreno edificabile. Durante le nostre prime ore ci è capitato di scoprire nuove risorse (tornate poi utili per le strutture più avanzate), nuovi nemici e luoghi d’interesse, oltre che nuovi villaggi. Tutto mentre gestivamo il nostro popolo grazie a un gameplay autonomo ed efficace, con strutture cittadine che si gestiranno automaticamente.
E’ stato inoltre piacevole poter osservare i nostri cittadini all’opera, con animazioni dettagliate in ogni loro lavoro, accompagnate da suoni udibili avvicinando la telecamera. Un titolo che mostra la sua cura anche nel comparto visivo e tecnico, con un framerate che a dispetto dello stato di accesso anticipato si è dimostrato solido salvo rarissime eccezioni. Graficamente invece la produzione risulta graziosa e piacevole, come un grande presepe animato. Tolta qualche innocente compenetrazione degli abitanti in luoghi vicini fra loro, possiamo dire che il grosso del lavoro è stato praticamente già svolto.
Anche l’interfaccia è strutturata con cognizione ed esperienza, con decine e decine di materiali, indicazioni statistiche su produzione, consumo e filtri per ogni categoria di oggetti. A corredare il tutto abbiamo una quarantina di strutture (più una settantina di merci), chiariamente orientate perlopiù al commercio e in generale all’economia. Complessivamente ci siamo piacevolmente persi nell’espanderci quasi senza rendercene conto, con tempi morti che in generale rasentano lo zero, seppur supportati in tal senso dall’acceleratore temporale x5. La passione e l’impegno profuso da Envision Entertaiment in Pioneers of Pagonia sono evidenti.
Tant’è che gli sviluppatori sono anche costantantemente attivi nella ricerca dei feedback dei giocatori, oltre che nel rilascio di patch correttive a cadenza regolare. Interessante anche la presenza di una modalità cooperativa, che tuttavia funziona solo tramite link d’invito. Ergo non vi è alcuna possibilità (almeno per il momento) di ricercare qualcuno con cui giocare, ma dovremo interagire manualmente per l’invio del suddetto link, o comunque averlo tra gli amici. Certo con qualche accortezza aggiuntiva i menu potrebbero risultare ancora più accessibili e agevoli, ma in generale lo stato dei lavori si può definire già molto avanzato.
PRATICAMENTE GIÀ PRONTO
Pioneers of Pagonia è un gestionale intrigante e curato fin nei dettagli, focalizzato efficacemente sull’esplorazione e sulla colonizzazione di nuovi territori. Quella proposta dal capace team di Envision Entertainment è una progressione “a macchia d’olio” attraverso terre sempre nuove dove potremo stringere nuove amicizie, scoprire nuove risorse e combattere per difendere quanto conquistato. A dispetto dello stato in accesso anticipato, la produzione risulta già rifinita nel complesso, e sulla carta potrebbe essere rilasciata con successo così come è. Attendiamo però i futuri sviluppi, che probabilmente faranno del gioco uno dei migliori gestionali su piazza.