Anche quest’anno il team di San Diego Studio conferma l’appuntamento con il nuovo capitolo della sua prolifica serie dedicata al baseball. MLB The Show 24 ci farà nuovamente immergere in uno degli sport più amati dagli americani, offrendo un gameplay molto solido (come da tradizione), seppur con ben poche novità.
Senza stravolgere l’ossatura a cui siamo stati abituati, la software house californiana ha inserito ancora più possibilità di personalizzazione, cercando di farci vivere ancor meglio tutti gli aspetti legati a questo sport, compresi i campionati principali e le relative fasi preparatorie.
Andiamo quindi a scoprire MLB The Show 24 in questa recensione della versione PS5. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Sony Interactive Entertainment, è disponibile anche su PS4, Xbox One, Xbox Series X/S e Switch. Buona lettura.
PALLE, MAZZE E UOMINI CHE SI RINCORRONO
Già con l’edizione dell’anno scorso, cioè MLB The Show 23 (qui la nostra recensione), erano stati superati i problemi degli anni precedenti.Così i ragazzi di San Diego Studio sono riusciti a proporre a tutti gli appassionati di questo sport un ottimo prodotto, in grado di soddisfare praticamente tutte le loro esigenze. Grazie alla miriade di opzioni di personalizzazione infatti potremo creare il livello di sfida perfetto per ciascuno di noi.
Sarà possibile scegliere sin da subito tre gradi di difficoltà, che aumenteranno o diminuiranno gli aiuti durante le fasi di battuta e di lancio. Ma oltre a questi potremo anche personalizzare ogni fase di gioco, scegliendo come effettuare ogni azione nel modo a noi più congeniale. Questo permetterà sia a chi si avvicina per la prima volta a questo sport sia a chi ne ha già dimestichezza di poter dar vita a partite piacevoli e coinvolgenti.
Inoltre la difficoltà dinamica permetterà di calibrare il livello di sfida durante il gioco, aumentandola man mano che diventeremo più bravi. Ciò accompagnerà chi si vuole impegnare a migliorare, in un percorso di costante crescita. Ma i giocatori saranno felici non solo per questo aspetto, ma anche grazie alle innumerevoli tipologie di modalità presenti. Anche se non ci sono grosse novità rispetto al passato, sono state apportate alcune piccole modifiche e aggiustamenti.
Le novità principali riguardano le due storylines: la prima dedicata a Derek Jeter, il campione dei New York Yankees, che ci farà ripercorrere la sua carriera e ci inebrierà con gli incredibili successi che ha raggiunto. Mentre il secondo episodio della storia della Negro League, narrata da Bob Kendrick (il presidente del museo a essa dedicata ndr), continuerà il percorso iniziato l’anno scorso. In particolare l’episodio con Toni Stone, la prima donna a giocare come professionista, sarà al centro dell’attenzione.
SCEGLI LA TUA SQUADRA E IL TUO FUTURO
Tra tutte le modalità di gioco quella che sicuramente salta di più all’occhio è “Road to the Show”. In questa impersoneremo un giocatore emergente e seguiremo la sua storia dalla Minor League alla Major. Di certo non saremo rapiti dagli scontati dialoghi presenti negli intermezzi delle partite, ma sicuramente sarà divertente vivere il cammino del nostro atleta verso l’apice della carriera sportiva.
Abbiamo trovato interessantia nche le aggiunte delle “Impact Plays”, cioè giocate difensive spettacolari da attivare con dei QTE grazie ai quali potremo ribaltare le sorti di alcuni inning ormai compromessi. Questi elementi aggiungono un brio in più e si affiancano bene ai rinnovati lanci per difendere le basi. Ora dovremo usare le due levette analogiche per mirare e un tasto dorsale per scagliare la palla.
Per alcuni sarà irrefrenabile la voglia di mettersi in gioco in dei campionati online per confrontarsi con altri giocatori. La modalità Diamond Dynasty ci permetterà di costruire la nostra squadra con le ormai consolidate bustine di carte dei giocatori. Fortunatamente in MLB The Show 24 non avremo bisogno di ricorrere alle microtransazioni per creare una squadra competitiva. Infatti basterà racimolare la valuta necessaria con varie attività presenti.
Ma ancora non basta, l’opera di San Diego Studio non si ferma certo qui. Davvero divertente la nuova modalità Franchise, nella quale dovremo guidare la nostra squadra verso la vittoria del campionato. Ma la cosa interessante è che potremo saltare (semplicemente simulando) le partite più scontate, oppure giocare solo alcuni innings, intervenendo solo nei momenti più delicati.
NUOVA EDIZIONE MA VECCHIA VESTE
Il fatto che MLB The Show 24 sia ancora cross-generation frena molto la possibilità, per il team di sviluppo, di fare un salto di qualità significativo in termini grafici. Infatti alcuni aspetti lasciano ancora a desiderare, come gli altri e bassi relativi ai volti e le espressioni. A volte ottimi, mentre in altre risultano grotteschi e inguardabili.
In questa edizione sono stati aggiunti parecchi modelli di visi, ma c’è ancora tanto lavoro da fare in tal senso. Viceversa il comparto audio è riuscito a fare un salto di qualità grazie all’aggiunta del Tempest 3D AudioTech. Con l’ausilio di questa tecnologia, se utilizzeremo delle cuffie ci sembrerà di essere concretamente al centro dello stadio.
Inoltre avremo l’impressione di essere presenti di persona quando sentiremo gli effetti audio della palla sulla mazza, o di quando arriverà nel guantone, o ancora quando il pubblico griderà e ci inciterà. Molto bene anche la colonna sonora, con oltre cinquanta brani su licenza che accompagneranno l’esperienza in maniera più che degna.
Segnaliamo però che come i capitoli precedenti, MLB The Show 24 è disponibile solamente in inglese. Essendo il baseball uno sport tipicamente americano, e i titoli dedicati a esso comunque di nicchia, difficilmente vedremo mai una localizzazione nella nostra lingua. Ciò detto, gli appassionati residenti in Occidente non hanno motivo di evitare il miglior prodotto dedicato al baseball attualmente in circolazione.
DA AVERE SENZA RISERVE
MLB The Show 24 è il nuovo capitolo del più celebre franchise dedicato al baseball. Le novità introdotte da San Diego Studio rispetto al capitolo precedente sono obiettivamente poche, ma va riconosciuto che dinanzi a un’ossatura ludica tanto solida, sarebbe stato comunque difficile fare di più. Il gameplay compie comunque un passetto in avanti grazie ad alcuni miglioramenti, oltre alle due nuove storylines che faranno felici gli appassionati. L’unico limite della produzione rimane la natura cross-generation, che impedisce sul versante grafico di compiere un salto di qualità più evidente. Per il resto, non possiamo che ritenere obbligatorio l’acquisto del gioco per qualunque fan del baseball.