La domanda che molti si saranno posti è: “cos’è Spirit City: Lofi Sessions?” Beh, eccoci in questa personale recensione per darvi il nostro (il mio punto di vista) riguardo questo delizioso e rasserenante indie. Un angolo dove poter essere se stessi, descritto attraverso quella che potrebbe essere l’esperienza di chiunque, ma più precisamente la mia in questo caso. Ma prima di entrare nel vivo dell’articolo, eccovi qualche altra informazione. Cos’è la musica definita “Lo-fi”? Per farla breve, è un mix di hip hop e musica chill-out, che divenne popolare intorno al 2010.
Questo genere musicale è molto apprezzato ancora oggi per rilassarsi o concentrarsi, ed è una tipologia di contenuti virale anche su YouTube. L’opera di Mooncube Games, software house indie canadese, è riuscita a incanalare le emozioni tipicamente suscitate da questo genere musicale, costruendoci attorno un videogioco “meditativo”. Scopriamo quindi Spirit City: Lofi Sessions in questa recensione. Ricordiamo che il gioco, pubblicato dallo stesso team di sviluppo, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam. Buona lettura.
LO SPAZIO PERSONALE MI CHIAMA
Proprio ora, mentre sto scrivendo la recensione, le musiche di Spirit City: Lofi Sessions mi accompagnano risuonando dal videogioco posto sotto icona sul mio desktop. Che cos’è quindi questo interessante “esperimento” approdato di recente su Steam? Potrei definirlo un “simulatore di spazi personali” o di “compagnia”, nel quale poter essere se stessi e in armonia con il mondo digitale, osservato dalla finestra della nostra stanza. Il nostro mestiere? Essere dei collezionisti di spiritelli.
“Spiritografi” per la precisione. Potremo iniziare il nostro “viaggio” creando quello che più ci rappresenterà sotto forma di avatar, ma anche ciò che più ci piacerà, come nel mio caso una rilassata umanoide con piccole corna da demone e dalla carnagione color cielo. Avremo dei colori pre-impostati per quanto riguarda pelle e connotati, ma per i più esigenti ci sarà sempre la possibilità di utilizzare lo spettro dei colori, completo di ogni piccola sfumatura.
Nel mondo accogliente di Spirit City: Lofi Sessions saremo circondati da spiritelli amichevoli, ognuno con un differente carattere, ma tutti accomunati dalla stessa brama di relax. Ci terranno compagnia in ogni nostra attività, che si tratti di scrivere, leggere, riposare o lavorare a maglia. Attraverso lo Spiritdex potremo tener traccia degli spiritelli sbloccati, conoscerne la personalità e avere indizi su come poter sbloccarne di nuovi.
Una volta impostati i parametri consigliati, non dovremo far altro che attendere e rilassarci, in attesa dell’apparizione di un nuovo simpatico compagno. I consigli saranno facili da interpretare: a volte faranno riferimento al vento, al fuoco o a vari suoni e attività. Potremo quindi attivare i rispettivi comandi e attendere che il simbolo dello Spiritdex inizi a “girare”. Un segnale che corrisponderà al fatto che in un tempo indeterminato, un nuovo essere farà la sua presenza (con la dovuta pazienza).
UNO STRUMENTO PER LA MENTE
In questo ambiente, distante dalla vita frenetica, potremo fermarci e goderci il “passivo” intrattenimento che ci fornirà Spirit City: Lofi Sessions. La nostra attesa però sarà ripagata, visto che passare il tempo in questo ambiente farà progredire il nostro livello di Spiritografi, sbloccando spiritelli sempre più rari. Otterremo anche dei crediti con cui acquistare nuovi cosmetici per il nostro alter-ego e il suo compagno. Non mancheranno inoltre nuove skin per abbellire la nostra stanza, dai mobili agli oggetti, fino alle pareti.
Nell’attesa della comparsa di un nuovo amico, potremo sempre prenderci “cura di noi stessi” attraverso alcune funzioni tra le più classiche di un calendario o un cellulare. Una sezione Diario, in cui scrivere liberamente, ispirati dalle varie domande personali a scelta, un timer multifunzione, una bacheca delle abitudini e una “to-do-list”. Un videogioco che diventa un utile compagno anche nella vita reale, chi l’avrebbe mai detto?
Le funzioni che Spirit City: Lofi Sessions ci permetterà di utilizzare per trovare il nostro confort ottimale saranno riguardanti sia il sonoro, che il lato visivo. Una scelta fra quattro playlist di musiche lo-fi per vari stati d’anino e una quinta scelta direttamente collegata a You ube, sul canale principale delle colonne sonore chill-out. Tutto perfettamente integrato, che ci permetterà di navigare liberamente come fossimo sulla celebre piattaforma di condivisione video.
Le altre scelte invece riguarderanno i suoni, con cui poter attivare vari “rumori” rilassanti come tastiere in azione, giradischi, lo sfrigolio del fuoco o suoni più naturali come vento, tuoni o ambienti di campagna. Fra le scelte anche i “rumori” bianchi, rosa e marroni, che differiranno fra loro con diverse frequenze di profondità. Insomma, sarà difficile non trovare la combinazione che saprà metterci a nostro agio, anche se qualche scelta extra sarebbe stata ancor più gradita.
UN VERO COMPAGNO DI STUDIO
Il comparto tecnico e visivo è riuscito a scaldarci il cuore. Spirit City: Lofi Sessions infatti è semplice, ben definito e dai colori giocosi, con piacevoli linee e disegni che ricordano l’animazione giapponese. La cura al dettaglio non è stata lasciata al caso, e potremo rendercene conto osservando l’abilitazione di varie funzioni scelte. Come l’accendersi del camino o al fruscio delle foglie che scuoteranno gli alberi con il relativo comando, fino ai dettagli minori quali illuminazione e riflessi.
Nessun problema tecnico o di altra natura, tutto è funzionale, ben pensato e ben integrato. Magari avremmo gradito poter vedere un’anteprima del cosmetico, skin o vestito prima di effettuarne l’acquisto. Oppure ci sarebbe piaciuto poter interagire maggiormente coi nostri amici spiritelli. Non dico come se fossero dei tamagotchi, ma sarebbe stata comunque una gran bella aggiunta.
Insomma, Spirit City: Lofi Sessions sa farsi amare con davvero poco. Sul mercato vi sono effettivamente dei titoli quantomeno simili, anche gratuiti, ma sono lontani anni luce rispetto a quanto proposto da questa piccola perla. Mi sento di consigliare questo indie a chiunque abbia voglia di staccare, o che semplicemente voglia avere un “compagno di studio”. Per quanto mi riguarda infine, la possibilità di poter scegliere alcuni slot di salvataggio tornerebbe utile. Così come avere una funzione password per il diario.
Riguardo il resto, potrei solo chiederne di più. Ne vorrei di più, di skin, di spiritelli, di scelte di attività. E’ l’unica direzione in cui potrebbe andare un titolo a cui non manca davvero nulla nel complesso. Può solo darci “di più”, magari con la giusta pazienza con cui allena ogni giocatore ogni giorno. Se ci saranno aggiornamenti, non vediamo l’ora di scoprirli. Non può mancare nelle vostre librerie digitali, caldamente consigliato.
DA AVERE ASSOLUTAMENTE
Uno “strumento” di relax e concentrazione che saprà scaldarci con la sua accoglienza e i suoi graziosi spiritelli. La vita da spiritografi è molto simile alla nostra, alla ricerca di qualche piccola sorpresa mentre si è dediti in varie attività da “camera” con le quali poterci sentire noi stessi e trovare il nostro confort interiore. Più che un videogioco, Spirit City: Lofi Sessions è un compagno di stanza con il quale condividere segreti, obiettivi giornalieri e abitudini, adeguando stili cosmetici, musica e suoni ad ogni nostro stato d’animo.
L’unica cosa che potremmo chiedere di più alla splendida opera di Mooncube Games è un numero maggiore di spiriti e in generale contenuti, ma il team di sviluppo canadese ha già annunciato di essere al lavoro in tal senso. Certo è che hanno creato un nuovo punto di riferimento per una tipologia di produzioni che non possiede ancora una categoria precisa (con denominazione annessa), ma che personalmente definiremmo “simulatori di compagnia”. Da avere a mani basse sia come passatempo che come strumento di auto-miglioramento.