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Contra: Operation Galuga, riesumare un passato glorioso, recensione

Una delle più note serie di sparatutto "run 'n gun" di sempre torna in scena con una rivisitazione in chiave moderna; ecco come è andata

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1987. Nei cabinati giapponese debuttò Contra, primo capitolo di una longeva serie di sparatutto a scorrimento laterale dove il giocatore, nei panni di un commando armato fino ai denti, doveva superare ondate di nemici d’ogni tipo per raggiungere l’obiettivo finale. Il titolo ottenne abbastanza successo da ricevere, l’anno dopo, una conversione per NES che raggiunse anche l’Occidente sotto il nome di Probotector.

Da lì in poi si susseguirono diversi altri capitoli, che a differenza dei concorrenti (intenti a spostarsi verso la “prospettiva” tridimensionale, sempre più in ascesa) rimasero coerenti al percorso originariamente intrapreso. Contra: Operation Galuga è un nuovo progetto, affidato al team di Wayforward, che non rappresenta propriamente un remake, bensì una rivisitazione del Contra originale.

L’intento della software house americana è infatti quello di creare qualcosa di nuovo rimanendo però fedeli agli stilemi della serie.  Qualcosa in grado di suscitare un forte senso di nostalgia negli appassionati di lungo corso, ma anche capace di strizzare l’occhio ai palati più “moderni”. Ci saranno riusciti? Scopriamolo in questa recensione della versione Pc di Contra: Operation Galuga. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Konami, è disponibile anche su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e Switch. Buona lettura.

PASSANO GLI ANNI MA NON LE MINACCE

Arcipelago di Galuga (da cui il titolo prende il nome). Un’organizzazione terroristica controllata dagli alieni e nota come Red Falcon ha insediato qui la propria base operativa, e ha come scopo la distruzione dell’umanità. Quest’ultima ovviamente è decisa a non arrendersi, almeno non senza aver prima combattuto, e così il corpo dei marines terrestri invia i “Contras”, Bill Rizer e Lance Bean, per sconfiggere questa minaccia.

37 anni fa come oggi, la trama è sostanzialmente irrilevante e funge unicamente da pretesto per mettersi a massacrare (o essere massacrati) da un esercito di alieni e robot. In Contra: Operation Galuga troviamo tre modalità di gioco: Storia, Arcade e Sfida. Nella prima inizieremo avendo a disposizione i soli Bill e Lance, ma progredendo avremo modo di sbloccare personaggi aggiuntivi.

Contra: Operation Galuga

La modalità Arcade presenta gli stessi otto livelli della Storia, con la differenza che tutti i filmati, i dialoghi e in generale le interazioni con gli NPC risultano assenti. Qui potremo giocare utilizzando anche i personaggi sbloccati in precedenza, per l’appunto, dove ciascuno di essi presenta una peculiarità (rimanere sospeso in aria, utilizzare un rampino, ecc).

Come nell’originale, nella Storia potremo giocare insieme a un amico (sia in co-op a schermo condiviso che tramite la funzione Remote Play Together, almeno su Steam), mentre l’Arcade supporta fino a quattro giocatori. Nella modalità Sfida invece potremo tentare di ottenere delle ricompense giocando con condizioni più difficili, come munizioni limitate, o con obiettivi specifici quali non subire danni o completare un livello entro un tempo limite.

GUADAGNARE PER POI SBLOCCARE

Contra: Operation Galuga

Come accennato nell’introduzione, Contra: Operation Galuga cerca di riproporre in chiave moderna e con nuove aggiunte lo spirito di quello sparatutto che a suo tempo ebbe modo di ritagliarsi un bel posto nella storia di questo genere videoludico. Nei livelli correremo sparando attraverso scenari ricchi di trappole, nemici e altri pericoli. Potremo equipaggiare fino a due armi contemporaneamente, per poi cambiarle a piacimento. Nell’arsenale assisteremo al ritorno di molte armi familiari ai fan del titolo originale, tra cui l’immancabile laser.

Raccogliere il duplicato di un’arma già in suo consentirà di potenziarla, per arrivare poi a un vero e proprio sovraccarico. In quest’ultimo caso l’arma verrà sacrificata, ma otterremo una serie di potenti benefici sul momento, quali proiettili rimbalzanti, barriere e molto altro. Come la stragrande maggioranza dei titoli concepiti su cabinati, anche la serie di Contra si è distinta per il livello di sfida. Non è quindi un caso che anche Contra: Operation Galuga risulti davvero impegnativo, anche se (strizzando l’occhio alla modernità) avremo modo di personalizzare la difficoltà.

Contra: Operation Galuga

Se in passato bastava essere colpiti una volta per morire, adesso potremo giocare con una barra della salute, oltre a poter reggere qualche proiettili in più. Oltre a poter scegliere tra diversi livelli di difficoltà, sarà anche possibile aumentare le vite di riserva così da venire incontro ai giocatori meno abili. Tuttavia i veterani della serie, e del genere, troveranno pane per i loro denti. A livello difficile e con le uccisioni a un colpo abilitate, porre fine a Red Falcon sarà davvero un’impresa.

A rendere le cose più interessanti ci saranno anche dei vantaggi aggiuntivi acquistabili con i crediti ottenibili in-game. Tra essi figurano miglioramenti generici alle probabilità di sopravvivenza del giocatore (come conservare un’arma dopo la morte), o anche specifici per i personaggi come l’aumento della lunghezza della scivolata o qualche istante di invulnerabilità dopo uno scatto. Alcuni di questi vantaggi risultano davvero costosi, ma tra gli sbloccabili risultano anche personaggi aggiuntivi e persino colonne sonore di altri franchise di Konami, come Castlevania.

OCCASIONE PARZIALMENTE SPRECATA

Contra: Operation Galuga

Nonostante le buone intenzioni di Wayforward, Contra: Operation Galuga è lungi dall’essere un’opera senza macchia. A dispetto del palese nonchè inevitabilmente ammodernamento, la veste grafica appare comunque indietro di almeno un paio di generazioni. Il fatto di aver rimesso mano a un’IP così storica (anche nel senso di “vetusta”) si sarebbe potuto e dovuto sfruttare, magari, anche per dare un po’ più di spessore alla componente narrativa, insipida esattamente come (quasi) quarant’anni fa.

L’approccio alle partite sarà sempre il medesimo: sparare a tutto ciò che non rappresenti lo sfondo in sé, curandosi nel contempo di schivare le pallottole nemiche. Concept tremendamente semplice ma anche altrettanto efficace, visto che a dispetto della linearità del tutto la ricchezza dell’arsenale e del roster di personaggi (unito alla difficoltà personalizzabile) l’esperienza risulta comunque divertente per qualunque appassionato del genere.

Contra: Operation Galuga

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

Certo, a fronte di un costo di ben 40 euro probabilmente sarebbe stato lecito aspettarsi un po’ più di contenuti, ma d’altra parte possiamo ritenere riuscito, da parte di Wayforward, l’obiettivo di venire incontro sia ai nostalgici della serie che alle nuove leve. Contra: Operation Galuga rappresenta infatti un “fresco” ritorno alle origini di una serie che ha contribuito in maniera importante al successo degli sparatutto a scorrimento laterale.

Il fatto di aver voluto puntare fortemente sul fattore nostalgia è evidente, ma alla software house californiana va anche riconosciuto il merito di essere riuscita a rivisitare in chiave moderna e in maniera complessivamente convincente (grafica a parte) una perla del passato. E’ uno di quegli incontri tra vecchio e nuovo che un fan degli sparatutto non dovrebbe perdersi.

Pregi

Oggi come allora, il gameplay si rivela dinamite pura. Tanti cenni e tributi a diversi classici della serie Contra, inseriti e/o ammodernati in maniera accattivante. Difficoltà altamente personalizzabile per venire incontro a tutti i palati.

Difetti

A fronte del costo, i contenuti non sono poi così abbondanti. Occasione mancata nel (ri)mettere mano alla storia, che ancora una volta fa da piatto sfondo all'azione. Comparto grafico arretrato.

Voto

7

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