Winter Survival, la volontà di sopravvivere, anteprima

Una nuova sfida (fisica e soprattutto mentale) per tutti gli amanti dei survival estremi ha inizio...

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Il freddo abbraccio dell’inverno incontra la sopravvivenza e la pazzia. Queste le poche parole in grado di descrivere una realistica esperienza survivalistica fra i ghiacci. Winter Survival però non è solo un altro titolo sui generis in un mercato ricco di alternative di ogni tipo. A differenziarlo dalle concorrenza infatti troveremo un inedito sistema di traumi mentali, intorno ai quali si incentrerà la sopravvivenza.

Dietro lo sviluppo troviamo Drago Entertainment, software house indie polacca già conosciuta per Gas Station Simulator (2021) e Food Truck Simulator (2022). Questa volta il team di sviluppo si è voluto spingere fuori dalla propria comfort zone, relativa ai job simulator. Scopriamo quindi cosa ci aspetta con Winter Survival in questa anteprima. Ricordiamo che il gioco, sviluppato in collaborazione con HeartBeat Games e pubblicato sempre da Drago Entertainment, è disponibile in accesso anticipato solo su Pc, via Steam ed Epic Games Store. Buona lettura.

SE BEAR GRYLLS MI HA INSEGNATO QUALCOSA…

Nelle nostre prime ore di giocato abbiamo potuto scoprire i primi accenni di trama, riguardo l’inizio degli eventi in Winter Survival. Un’escursione di gruppo finita male a causa di un brutale orso la cui pelle è ormai segnata dalle ferite di selvagge battaglie. Nella foga generale il gruppo si disperderà e ben presto ci ritroveremo soli, a combattere fra le ostilità naturali e la psicosi. Il gioco infatti metterà sin da subito le cose in chiaro riguardo il suo inedito sistema di sanità mentale.

Possiamo definirlo certamente caratteristico, poichè “peggiorerà” l’esperienza di gioco con dei traumi permanenti che modificheranno la nostra percezione del mondo. Se i lobi del nostro cervello verranno riempiti dalla “pazzia”, la prossima volta che dormiremo saremo costretti a scegliere “un’anomalia”, o più correttamente una reazione del nostro cervello alle ripetute sollecitazioni negative del mondo intorno a noi.

Stasera si mangia… Ovviamente vale per l’orso

Quelli che il gioco definisce come “disturbi dell’adattamento”, non saranno altro che veri disagi, fisici e mentali, di cui potremo soffrire durante la nostra avventura. Ogni condizione “negativa” farà aumentare la pazzia, raffigurata attraverso un encefalogramma pulsante. Non curarsi, patire fame, sete e freddo, girare al buio o essere partecipi di situazioni stressanti saranno tutti fattori che, se non gestiti, nutriranno la follia…

Se riempiremo di rosso l’encefalogramma, saremo costretti a dover scegliere un nuovo “sintomo mentale”. Similmente come visto nel sistema di difetti in The Outer Worlds, in seguito a ripetuti danni anche su Winter Survival ci troveremo a dover scegliere con quale disagio dover convivere… Allucinazioni, problemi di percezione, visioni spaventose, il terrore della morte e così via. Intrigante non poco.

LA PAURA HA MOLTE FORME

Siamo ancora vivi… Per ora

Winter Survival fa sicuramente l’occhiolino alla frangia dei colleghi più “tosti” come per esempio Green Hell, col quale sembra condividere anche l’ambiente aperto ma circoscritto. A livello di atmosfera invece ci è sembrato di cogliere l’ispirazione a produzioni cinematografiche come The Gray (2011) e L’ultima Discesa (2017), aggiungendo però la componente legata alla psicosi.

Per quanto riguarda il gameplay avremo la possibilità di arrampicarci limitata a punti specifici, mentre altre meccaniche quali l’utilizzo di corde da discesa e un sistema di crafting ramificato ci ha fatto tornare alla mente l’ottimo The Forest. La componente survivalistica tuttavia è ancora più variegata e improntata sul realismo.

Infatti dovremo fare attenzione ed evitare di bagnarci, oltre a badare a eventuali ferite subite. Altrimenti ci ritroveremo ad asciugare i vestiti su uno stendino di fortuna, a curare una gamba zoppicante, a guarire da un avvelenamento o peggio. Oltre a quella principale, abbiamo apprezzato anche le missioni esplorative.

Graficamente si denota un’ottima cura per i dettagli, come dimostrato anche dalle animazioni “minori” relative, per esempio, all’ingerimento di svariati elementi commestibili. Per quanto riguarda il comparto sonoro, esso ci è apparso genericamente basso, con improvvisi picchi durante gli attacchi da parte di animali selvaggi, che ci ha fatto saltare sulla sedia più volte. Sarà voluto? Vedremo come si evolverà ulteriormente Winter Survival, perciò restate sintonizzati.

Qualcuno ci salvi

PROMETTENTE

Anche se ancora in accesso anticipato, Winter Survival porta con sé un minimo di freschezza nell’inflazionato ambito dei survival. Questo grazie all’affascinante meccanica dei disturbi mentali dell’adattamento concepita dal team di Drago Entertainment, che ha confezionato un’esperienza simulativa che punta al realismo. Infarcita di traumi e psicosi che miscela diverse idee già viste in altre produzioni simili. Visivamente e tecnicamente è ancora work in progress, ma allo stato attuale il gioco risulta già godibile, nel complesso. Non ci resta che attendere i futuri sviluppi per scoprire se entrerà di diritto fra i “big” del genere.