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Da Wildmender a Sclash, gli indie (s)coperti da IlVideogioco.com nel 2023

Ecco una carrellata dei videogiochi indipendenti più interessanti di quest'anno tra quelli che, in Italia, sono riusciti ad affacciarsi esclusivamente su una delle testate specializzate: la nostra

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Si avvicina la fine di 2023: un altro anno dove il mondo dei videogiochi indie ha visto emergere molte produzioni interessanti. Al di là della vittoria di Sea of Stars (qui la nostra recensione) come miglior gioco indie ai The Games Awards che si sono svolti qualche settimana fa, di questi tempi sta crescendo il dibattito su cosa sia, un videogioco indie. Su come tale denominazione venga talvolta usata a sproposito, o della quale non esiste ancora oggi una definizione riconosciuta all’unanimità. Daremo però la nostra visione sull’argomento, un’altra volta.

Oggi invece vogliamo concentrarci sull’offrirvi una panoramica di produzioni indipendenti che per una ragione o per l’altra sono passate inosservate, al di sotto dei radar di molte altre testate nazionali e talvolta persino internazionali. Videogiochi indie che ci siamo trovati inconsapevolmente a coprire in esclusiva, nel nostro paese, fra quelle che sono per l’appunto le realtà giornalistiche riconosciute. Abbiamo stilato per voi una top 10 di quelli che riteniamo maggiormente imperdibili, fermo restando che a fine articolo ne troverete anche altri. Tutti contraddistinti da una valutazione positiva (dal 7 in su, parlando di voti), a sottolineare la nostra personale sorpresa nell’averli visti passare in sordina, non di rado anche tra il pubblico stesso.

A breve pubblicheremo anche i nostri personali GOTY 2023, che faranno da apripista a un 2024 ricco di contenuti originali incentrati anche su videogiochi che probabilmente troverete solo da noi. Nell’attesa vi lasciamo al nostro speciale dedicato ai titoli indie (s)coperti quest’anno da IlVideogioco.com. Vi auguriamo una piacevole lettura.

WILDMENDER

Iniziamo la nostra carrellata di scoperte indie con Wildmender (qui la nostra recensione), rilasciato lo scorso 28 settembre su Pc, PS5 e Xbox Series X/S. Lo considero una delle più belle sorprese di quest’anno, e mi è dispiaciuto constatare quanto sia passato inosservato, tanto tra il pubblico quanto tra il resto della critica. Il commento finale della recensione da me realizzata riassume perfettamente ciò che il titolo di Muse Games rappresenta:

Una sorta di Journey con una forte impronta green, che in questo caso riguarda la riconquista del deserto da parte della vegetazione. Tra una storia incentrata sulla liberazione di curiose divinità e l’infusione di nuova vita su una terra arida e corrotta, Wildmender offre la possibilità di vivere un viaggio a dir poco memorabile. Svelare i misteri dietro la caduta di una civiltà, riscoprire la natura attraverso la forgiatura di un armonioso legame… Muse Games colpisce dritto, e duro, al cuore di qualunque appassionato di sopravvivenza, giardinaggio e avventure misteriose.

CAVES OF LORE

Altra produzione che almeno in Italia si è affacciata unicamente da noi è Caves of Lore (qui la nostra recensione), rilasciato lo scorso 21 gennaio su Pc, via Steam. Il nostro DannyDSC ha potuto constatare quanto in alto possa arrivare l’ambizione e l’insieme di capacità di un singolo sviluppatore. In questo caso dell’americano Mike Robins, unico componente di Red Plume LLC. Ecco le considerazioni finali del nostro redattore:

Caves of Lore è un piccolo gioiello; incredibile che dietro al suo sviluppo ci sia sostanzialmente una sola persona. Si tratta di un gioco di ruolo in stile retrò dotato però di diversi tocchi di modernità oltre che di un’interfaccia intuitiva. Elementi che lo rendono adatto a un pubblico anche più vasto dei “semplici” appassionati del genere. Sul fronte della storia si possono osservare un buon numero di npc con cui interagire, vicende non scontate e anche qualche colpo di scena. Il mondo di Solmaria offre ben più di quello che si potrebbe pensare. [..]

HOTEL RENOVATOR

Un altro titolo interessante che abbiamo valutato in maniera molto positiva è Hotel Renovator (qui la nostra recensione), rilasciato lo scorso 7 marzo su Pc, via Steam, con una versione per console next-gen attualmente in sviluppo. Pur appoggiandosi a un editore importante come Focus Entertainment (che ha pubblicato, tra gli altri, titoli come Atomic Heart e A Plague Tale: Requiem), l’opera di Two Horizons è passata sorprendentemente inosservata. Tranne che agli occhi del nostro Claudio Szatko, che ha concluso così la sua recensione:

Hotel Renovator presenta tutte le carte giuste per tenere gli appassionati incollati allo schermo per ore e ore. Il lavoro di Two Horizons si poggia infatti su un comparto tecnico di qualità sorprendente per un titolo di questo genere, che non a caso ha goduto del supporto di Focus Entertainment, publisher noto per il suo “occhio lungo” in termini di produzioni di qualità. La possibilità di dare libero sfogo alla propria creatività senza alcun limite (anche grazie al supporto delle mod) attirerà come mosche al miele gli amanti di questo genere di produzioni. Lunga vita al Feng Shui.

ONE MILITARY CAMP

Per gli amanti di gestionali e city builder, questo 2023 è stato sicuramente un anno memorabile grazie all’uscita di due pezzi da novanta come Park Beyond e Cities Skylines 2. Tra le produzioni indie che invece son passate più in sordina ce n’è una che ci ha davvero colpito. Stiamo parlando di One Military Camp (qui la nostra recensione), rilasciato completo lo scorso 20 luglio su Pc dopo un periodo di accesso anticipato. Alcuni mesi dopo l’uscita il team di Abylight Barcelona ha inoltre rilasciato un importante aggiornamento, che ha introdotto una modalità multigiocatore. Feature promossa anche tramite un torneo, organizzato dal team di sviluppo e al quale siamo stati invitati, dove il nostro Flavio Daryx ha sfiorato la vittoria (trovate il suo percorso nel video dedicato sul nostro canale Youtube). Al di là di questo, in sede di recensione era già stato evidenziato il valore del gioco, con queste parole:

[..] One Military Camp infatti riesce a offrire un ottimo mix fra la spensieratezza di un Planet Coaster, la “sopravvivenza” di un Frostpunk e l’immediatezza di un Fallout Shelter. La possibilità di poter riconquistare la mappa mondiale a suon di incarichi, inoltre, ci invoglierà a dare il meglio di noi stessi. Soprattutto visto e considerato che potremo contare su una gran personalizzazione, anche solo per spostare o ruotare le strutture a nostro piacimento. [..]

LEMPO

Particolarmente affascinanti risultano i videogiochi incentrati sulle tradizioni di culture poco o per nulla trattate, e in generale non mainstream. Quest’anno per esempio abbiamo visto riscuotere un notevole (e meritato) successo un titolo come Tchia, ricco di folklore della Nuova Caledonia (terra d’origine del team di sviluppo ndr). A differenza sua però c’è un’altra produzione indie affascinante e a suo modo unica che viceversa non è stata notata da nessuno nel bel paese, tranne che da noi. Stiamo parlando di Lempo (qui la nostra recensione), rilasciato lo scorso 7 settembre su Pc e PS5. Un horror finemente realizzato e focalizzato sul fenomeno (tutto finlandese) del Metsänpeitto, secondo cui le foreste sarebbero in grado, di loro volontà, di trattenere far sparire animali e persino persone. Il nostro Daniele Citerio ha concluso così la sua recensione:

Lempo rappresenta una piccola gemma per gli amanti degli horror. La sensazione di smarrimento sarà costante e saprà smuovere anche gli animi più saldi. Gli interessanti rompicapo presenti non sono mai scontati, e il fatto di non avere aiuti potrebbe indubbiamente risultare scoraggiante, ma d’altra parte una volta arrivati alla soluzione ci sentiremo davvero appagati. Con una grafica sorprendentemente piacevole e curata ci perderemo nei boschi finlandesi che i ragazzi di One Trick Entertainment conoscono bene in quanto nativi di quei luoghi. I titoli di coda, infine, ci lasceranno quella sensazione di volerne sapere di più: cosa che potremo fare studiando un po’ di folklore finlandese.

ALASKAN ROAD TRUCKERS

Per quanto rappresenti un genere complessivamente di nicchia, tutti hanno sentito parlare almeno una volta di Euro Truck Simulator 2. L’opera di SCS Software infatti è la più celebre da quei videogiochi simulativi dedicati agli amanti dei camion (tant’è che quasi sempre contengono la parola “Truck” nel titolo). Tuttavia nel corso degli anni non sono mancate altre produzioni che hanno cercato il più possibile di emulare il successo (oltre che la formula) del titolo in questione…Tra di esse tuttavia ne figura una che è sfuggita a molti occhi, ma non a i nostri, e che offre una “prospettiva” inusuale. Si tratta di Alaskan Road Truckers (qui la nostra recensione), rilasciato lo scorso 18 ottobre su Pc e console. Ecco come si è espresso il nostro DannyDSC:

Alaskan Road Truckers è un titolo interessante e ambizioso, che propone meccaniche in un certo senso innovative per il genere, andando a miscelare elementi simulativi e ruolistici. L’ambientazione dell’Alaska è attraente e offre un colpo d’occhio notevole, con panorami spesso suggestivi. La possibilità di scendere dal camion e compiere varie azioni consente un’immersività inedita nel ruolo di camionista, al netto delle sbavature tecniche. [..]

PASSPARTOUT 2: THE LOST ARTIST

Nel 2017 il team indie di Flamebait Games (fondato da cinque studenti universitari svedesi) esordì nel mercato videoludico con Passpartout: The Starving Artist. Il gioco, che ebbe un discreto riscontro su Steam, consentiva di impersonare un artista francese squattrinato che doveva tirare avanti, nel suo piccolo studio, vendendo le proprie opere (rigorosamente realizzate dal giocatore mediante un editor simile a Paint). Sei anni dopo la software house con base a Skövde ha realizzato un sequel, espandendo e migliorando l’interessante formula vista in precedenza. Passpartout 2: The Lost Artist (qui la nostra recensione), rilasciato lo scorso 4 aprile su Pc (per poi arrivare su Switch poco più di un mese fa), non ha tuttavia goduto del risalto sperato/meritato. Il suo arrivo però non è sfuggito al nostro Flavio Daryx, che tra le altre cose ha una passione per i videogiochi a sfondo “artistico”. Ecco come ha concluso la sua recensione:

Passpartout 2: The Lost Artist è un progetto unico nel suo genere che, come il suo predecessore, ha saputo trasformare una delle più antiche applicazioni di ogni Pc Windows, Paint, in un vero e proprio simulatore di vita da artista freelance. La nuova impostazione in stile open world saprà tenerci sempre in movimento e soprattutto costantemente ispirati, grazie anche alle stimolanti missioni secondarie. [..] Passeremo presto da un foglio bianco e zero idee al lasciarci trasportare dalla nostra mano e dalla nostra fantasia. Il mouse, per quanto “scomodo”, saprà rendere ugualmente dopo un po’ di pratica. Fermo restando che per i più precisi ed esigenti c’è sempre la possibilità di pitturare con hardware esterni e pennini touch. [..]

CHECKMATE KINGS

Il 2023 è stato un anno senz’altro positivo per gli sviluppatori indie nostrani, almeno sul fronte delle uscite (che ripercorreremo con uno speciale dedicato nei prossimi giorni). In questi 12 mesi infatti si sono succeduti svariati titoli interessanti, riconosciuti e apprezzati sia dalla critica che dal pubblico. Tra di essi però ce n’è uno che è risultato praticamente invisibile, e che a nostro avviso non è da meno degli altri. Stiamo parlando di Checkmate Kings (qui la nostra recensione), rilasciato lo scorso 30 gennaio su Pc, via Steam. Un gioco avente alla base un’idea semplice ma di difficile implementazione, oltre che obiettivamente folle. Eppure il team Lorenzo Montalti (in arte MVidya), insieme ai suoi amici, è riuscito a concretizzarla nel migliore dei modi. Ecco come ho concluso la mia recensione:

Checkmate Kings è una piacevole sorpresa partorita dalla mente di un gruppo di ragazzi indubbiamente appassionati di game design, oltre che di videogiochi in sé. L’idea di implementare su un frenetico twin stick shooter delle meccaniche provenienti da uno dei giochi più “calmi” e riflessivi di sempre potrebbe sembrare illogica solo a pensarla… Eppure il team di Tall Grass Games è riuscito egregiamente nel suo intento, esordendo sul mercato con un piccolo, grande titolo. [..]

PROJECT PLANET – EARTH VS HUMANITY

In materia di party game, una serie che in questi anni è riuscita a costruirsi un rilevante seguito è The Jackbox Party Pack, che a partire dal 2014 ha proposto al pubblico numerosi capitoli contenenti varie raccolte di minigiochi con cui divertirsi in compagnia, sia da remoto che in locale, tramite l’utilizzo di una sola copia del gioco. Basti pensare che lo scorso ottobre è stato rilasciato il decimo capitolo, a suggellare la popolarità del franchise di Jackbox Games. Tuttavia nel corso del tempo non sono mancate delle alternative, anche indie, magari focalizzate sull’offrire esperienze dal taglio più specifico. Qualche mese fa infatti la nostra attenzione è stata catturata da Project Planet – Earth vs Humanity (qui la nostra recensione), rilasciato lo scorso 25 settembre su Pc, via Steam. Prendendo spunto in maniera abbastanza chiara da giochi da tavolo come Pandemic (ma anche da titoli come Plague Inc: Evolved), il team di Fifth Harbour Studios ha realizzato un’accattivante party game giocabile anche da smartphone, all’occorrenza. Nel corso della sua recensione tuttavia il nostro DannyDSC ha potuto evidenziare le indubbie qualità del gioco:

Project Planet – Earth vs Humanity è un titolo divertente, che offre interessanti spunti di carattere narrativo assieme a qualche riflessione sui disastri che possono realmente avvenire, con annesse verosimili strategie da adottare. L’opera di Fifth Harbour Studios dà chiaramente il meglio di sé se condivisa con degli amici, che sia tramite Discord o altre modalità. Il gameplay è estremamente accessibile e veloce nell’esecuzione, con un ventaglio di strategie piuttosto ampio che andrà valutato a seconda di quello che si sta affrontando. [..]

SCLASH

Un fattore che a cui non sempre viene attribuita la giusta importanza in sede di critica è il rapporto qualità-prezzo (del quale invece un utente è giocoforza indotto a considerare). Cosa che invece noi de IlVideogioco abbiamo sempre fatto: d’altronde in sede di valutazione dovrebbe essere logico valutare in negativo il fatto che un titolo venga venduto a un prezzo troppo elevato rispetto a ciò che offre. Allo stesso modo il fatto di costare meno di quanto si potrebbe effettivamente esigere costituisce o dovrebbe costituire un valore aggiunto. Questo è stato ed è il caso di Sclash (qui la nostra recensione), rilasciato lo scorso 4 agosto su tutte le piattaforme. Si tratta di un picchiaduro indie con un combat system semplice ma a suo modo raffinato, e che oltretutto presenta un design di prim’ordine. Un titolo che il team di Bevel Bakery vende a soli 8 euro, e su cui il nostro Flavio Daryx ha speso diverse parole di elogio:

Sclash è un originale e affascinante plug’n play 2D dalla narrazione accattivante e un gameplay ricco di pathos. Un vero dipinto orientale in movimento, fatto di fendenti, parate e rapide schivate. Vivremo il cammino del samurai in una modalità storia certo non rivoluzionaria, ma indubbiamente ben curata, caratterizzata ed emozionante, ricca di tutti gli elementi classici del genere. [..] A contornare un quadro tecnico solidissimo e privo di difetti ci penserà una colonna sonora magica, arricchita da un comparto visivo realizzato a mano, con tratti veloci e colori tenui come ne abbiamo visti in poche altre produzioni negli ultimi anni. [..]

ALTRE MENZIONI DI VIDEOGIOCHI INDIE (S)COPERTI

I migliori videogiochi indie del 2023 - Esclusiva IlVideogioco.com

Di seguito riportiamo una lista di altri videogiochi indie interessanti che abbiamo (s)coperto nel corso di questo 2023, con il rimando diretto alle rispettive recensioni:

Come abbiamo specificato nell’introduzione, si tratta di titoli recensiti esclusivamente sulle nostre pagine (almeno fra le testate italiane specializzate) aventi tuttavia una valutazione positiva. Nel corso dell’anno infatti abbiamo avuto modo di (s)coprirne diversi altri, che al netto di giudizi meno lusinghieri meritano comunque uno sguardo per la loro originalità (unita a un potenziale inespresso, almeno per ora). Per esempio 3D PrintMaster Simulator e Sugar Shack. Inoltre anche fra le anteprime potete scoprire diversi videogiochi indie, ora in accesso anticipato, che siamo stati i soli a trattare. E che in vista delle future, rispettive release (delle versioni 1.0 ndr) speriamo di poter vedere anche altrove.

Ricordiamo che dal 2010 ci spendiamo per offrire una critica videoludica il più possibile obiettiva, con un focus particolare sul mondo dei videogiochi indie. D’altra parte siamo i soli a dare spazio ai videogiochi per adulti e in generale di nicchia: perciò vi invitiamo a seguirci (qui i nostri riferimenti social) e supportarci per non perdervi nessuna novità su produzioni che difficilmente potrete vedere altrove. Ad maiora!

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