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Noun Town Language Learning, un alleato per Babbel e Duolingo, anteprima

Approfondire giocando il proprio lessico in otto lingue diverse? Ora si può

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Imparare nuove lingue (video)giocando non è certo una novità. Chissà quanti videogiocatori senior devono la loro conoscenza della lingua inglese ai videogiochi, sviluppata attraverso anni di linee di testo da dover obbligatoriamente comprendere, pena l’impossibilità di stare al passo con la narrazione di turno. Certo, nel complesso l’avvento del digitale ha permesso negli anni la nascita di numerose piattaforme e applicazioni online, da usare in alternativa (o in combinazione) ai cari vecchi libri di grammatica e sintassi. Tutti avranno sentito parlare almeno una volta di Duolingo, Babbel, Rosetta Stone, Fluenz o Yabla, per citare alcune delle più famose realtà in tal senso.

Decisamente più rari sono invece i videogiochi improntati nello specifico all’apprendimento di una o più lingue. Tra i più conosciuti (nella loro nicchia s’intende) annoveriamo la trilogia “Learn Japanese to Survive!” di Sleepy Duck, che mira a far apprendere (sulla base “ludica” di un JRPG) i due alfabeti giapponesi, Hiragana e Katakana, più un considerevole numero di Kanji. Oggi però parleremo di Noun Town Language Learning, che già dal nome dichiara il suo focus sui sostantivi (“nouns” in inglese). Dietro allo sviluppo troviamo una piccola software house londinese che si fa chiamare semplicemente Noun Town, la quale l’anno scorso rilasciò sullo store di Valve (dopo una buona campagna Kickstarter) Noun Town: VR Language Learning.

Il discreto riscontro ottenuto ha spinto il team a realizzare una versione per desktop, giocabile anche senza un visore per la realtà virtuale (e in parallelo ne stanno sviluppando anche una per iOS/Android). Andiamo quindi a scoprire di che pasta è fatto Noun Town Language Learning in questa anteprima. Ricordiamo che il gioco, pubblicato dallo stesso team di sviluppo, è attualmente disponibile in accesso anticipato su Pc, via Steam. Buona lettura.

IMPARARE DIVERTENDOSI

Un potere misterioso ha totalmente reso priva di colore la vivace cittadina di Noun Town, che di conseguenza si è anche spopolata. Nei panni dell’ultimo abitante rimasto, dovremo riportare la città al suo antico splendore attraverso l’apprendimento di una lingua straniera. Questa è la semplice premessa di Noun Town Language Learning, dove imparando via via sempre più sostantivi di una delle otto lingue disponibili riusciremo a riportare il tutto alla normalità.

Questo sia ridando colore al luogo che attirando nuovamente i residenti precedentemente fuggiti (e dei quali dovremo anche soddisfare alcune richieste). Ciò che viene subito fatto presente è quanto si tratti di un videogioco “di supporto” in termini dello studio di una lingua. Dal momento che si tratta di imparare il significato e la pronuncia di un gran numero di sostantivi (e frasi di esempio), la grammatica dovrà essere necessariamente affrontata altrove.

Noun Town Language Learning
Dall’HUB principale dovremo innanzitutto scegliere il nostro alter ego (che differirà dagli altri unicamente in termini di estetica)

Perciò raccomandiamo di non approcciarvi al gioco con l’idea di poter imparare da zero una lingua: considerato invece come un modo simpatico e divertente da affiancare a uno studio già avviato altrove, per così dire. Oltre all’inglese, le lingue disponibili per l’apprendimento sono spagnolo, tedesco, francese, italiano (ebbene sì), cinese, giapponese e coreano.

Saremo stimolati in vari modi a imparare i numerosi vocaboli. Il primo (nonchè più semplice) sarà quello di aprire le cosiddette “noun boxes” disseminate nei vari luoghi della città, e studiare i sostantivi che ne usciranno. La semplice apertura però non basterà a ridare effettivamente colore all’ambiente circostante. Infatti dovremo misurarci con quanto appena imparato in una sorta di gioco-esercizio.

CHI VA PIANO…

Noun Town Language Learning
Er cucchiaio. No, non quello di Totti

Uno dei principi cardine dello studio di una lingua riguarda la ripetizione, l’esercizio costante. E anche Noun Town Language Learning dimostra di incarnare questo fondamento. Il gioco è strutturato appositamente per non sopraffarci con troppi elementi contemporaneamente da gestire. Di fatto impareremo nuovi vocaboli in blocchi di cinque, e ci sarà impedito di impararne altri prima dell’esaurimento di un timer specifico.

Ovviamente dalle impostazioni potremo disabilitare questa funzione e imparare nuove parole senza alcuna limitazione temporale, ma ci verrà suggerito a chiare lettere quanto a lungo termine sia più efficace imparare poche parole per volta che tante in un’unica soluzione. In altre parole, meglio puntare su tante sessioni brevi che su poche lunghe.

Noun Town Language Learning
Nei minigiochi a tempo potremo verificare ciò che avremo imparato

Altri minigiochi molto graziosi e divertenti sono “Learning Rush” (dove verremo sfidati a identificare quanti più oggetti possibile entro un tempo limite) e quello dove bisognerà usare delle macchine per generare semi di diversi colori che poi dovremo piantare in tutta la città. Ci è molto piaciuta l’idea di riportare sempre più NPC in città in parallelo con l’apprendimento di nuovi vocaboli.

Tuttavia è capitato di riscontrare l’utilizzo nei dialoghi, da parte loro, di frasi che presupponevano un minimo di conoscenza grammaticale della lingua. Conoscenza che nella fattispecie non viene fornita, visto che come abbiamo detto e ribadito Noun Town Machine Learning si focalizza sull’arricchimento del lessico. Perciò nel corso dello sviluppo ci piacerebbe veder rielaborate quelle frasi, così che risultino più in linea con le conoscenze fornite dal gioco.

Noun Town Language Learning
Dei vocaboli non dovremo imparare solo il significato, ma anche la corretta pronuncia

Molto grazioso anche lo stile grafico, che stringe l’occhio a un pubblico più giovane e in generale comprende anche numerosi e simpatici personaggi antropomorfi. Al momento però il limite più evidente della produzione riguarda il fatto che la struttura di gioco (sia a livello ludico che visivo) rimarrà praticamente la stessa indipendentemente dalla lingua studiata.

Riteniamo che ciò potrebbe rendere poco stimolante lo studio di lingue supplementari, e quindi minare la longevità complessiva. In futuro speriamo quindi di veder aggiunte anche solo delle variazioni negli argomenti di conversazione con gli NPC (in base alla lingua studiata), oltre a un numero di vocaboli ancora maggiore e perchè no, magari anche qualche altra lingua aggiuntiva.

Noun Town Language Learning
La (ri)colorazione di Noun Town rappresenterà il nostro percorso di apprendimento/arricchimento della lingua prescelta

PROMETTENTE

Noun Town Language Learning può rappresentare un’intrigante ed efficace aggiunta a uno studio più “formale” di una lingua. Con esso infatti potremo arricchire il nostro vocabolario e in generale la dimestichezza, specie con la pronuncia (aspetto irrimediabilmente trascurato nello studio “classico” su libri). Inoltre il design vivace e colorato e la struttura così organizzata e intuitiva lo rendono adatto anche ai più giovani: non resta che scoprire le prossime mosse del team di sviluppo, che in parallelo sta lavorando a una versione per iOS e Android e immaginiamo che nel contempo arricchirà anche l’originale versione per realtà virtuale. Di cui questa, ricordiamo, rappresenta la variante per desktop. Ad maiora.

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