Hot Wheels Unleashed 2 – Turbocharged, si torna in pista, recensione
Per chi non avesse fatto il pieno di macchinine in miniatura nel primo capitolo, ecco una versione "potenziata" con diversi, fiammanti nuovi contenuti
Nell’ultimo decennio abbiamo assistito alla release di alcuni videogiochi (non particolarmente brillanti) dedicati alla celebre linea di modellini automobilistici dell’azienda americana Mattel. Un netto salto di qualità, lato videoludico, è però avvenuto non appena la palla è passata in mano a Milestone. Software house milanese attiva dal 1996 e specializzata in racing.
Giusto due anni fa abbiamo avuto il piacere di constatare cosa volesse dire avere un buon videogioco di corse dedicato alle Hot Wheels. E oggi, con questo secondo capitolo, torneremo in pista con gli scattanti modellini. Come sarà andata questa seconda iterazione? Sarà in grado di reggere il confronto con la prima, farà meglio o arriverà in ultima posizione?
Scopriamolo con la nostra recensione della versione Pc di Hot Wheels Unleashed 2 – Turbocharged. Ricordiamo che il gioco, pubblicato dagli sviluppatori stessi, è disponibile anche su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e Switch. Buona lettura.
VOGLIO DIVENTARE UN’AUTO VERA
Hot Wheels Unleashed 2 – Turbocharged può essere serenamente definito come un more of the same. Non a caso al primo sguardo ci sembrerà di essere ancora sul primo capitolo, anche se sono stati aggiunti degli interessanti extra alla formula. Strutturata in maniera semplice (quasi ingenua) come un cartone della domenica mattina, la trama ci fornirà quel poco di contesto (assente in passato, va precisato) per la “nuova” corsa alla caccia dei boss presenti sulla mappa di gioco.
La formula del primo capitolo verrà riproposta in stile cartina stradale, con tutti gli eventi e le sfide da seguire e completare, con le relative ricompense. Dovremo sconfiggere gli enormi mostri scappati al nostro amico professore, miniaturizzandoli insieme a noi e poi batterli su varie competizioni. Tutto manterrà un tono leggero senza mai offrire nulla di più, se non qualche piacevole intermezzo animato sicuramente più apprezzabile da un pubblico giovane.
Fra le novità troveremo una modalità a tappe, nella quale seguiremo dei checkpoint in ambienti liberi dalle piste. Fra gli eventi disponibili figurano anche una nuova gara di derapate (evento tra i più ostici), gare classiche, eliminazione e sfida a tempo. Poche aggiunte dunque, assieme a una difficoltà “normale” più ostica che in precedenza. Selezionando tale opzione i piloti nemici, per quanto tenuti a distanza, risulteranno sempre “dietro di noi”. Perdere una gara di 5 minuti per un errore sarà quindi abbastanza frustrante.
In Hot Wheels Unleashed 2 – Turbocharged alcune sfide ci richiederanno di scegliere una determinata classe di guida (peso massimo, derapante o bolide), mentre altre volte dovremo potenziare i nostri modellini prima di poter partecipare. Tutto porterà a delle ricompense in denaro, con cui potremo acquistare dal negozio nuovi mezzi. Il parco veicoli si compone di 130 unità, che stavolta oltre alle auto annovera anche moto, quad (ATV) e monster truck. Come il primo capitolo, altri veicoli verranno aggiunti con DLC futuri.
AUTO IN MINIATURA, NON PROPRIO GIOCATTOLI
Abbiamo apprezzato la varietà dei veicoli a disposizione, che non si limitano solamente ai più iconici dell’omonima serie di modellini, ma anche ad automobili storiche e in generale celebri. La DeLorean di Ritorno al futuro, la Dodge Charger di Fast X e vari altri modelli reali. Bugatti, Audi, Bwm, Fiat, Nissan, Hot Road e molte altre. Hot Wheels Unleashed 2 – Turbocharged ha inoltre messo a disposizione un ricchissimo editor di livree e adesivi: il paradiso per gli amanti della personalizzazione.
Impossibile non amare il suddetto editor, che per intuitività e abbondanza di opzioni rivaleggia con quello degli ultimi capitoli della serie Need For Speed (almeno sul fronte livree). Infatti vi è anche la possibilità di colorare interni ed esterni, con una vasta scelta di materiali e infinite combinazioni di colori. Il tutto potrà infine essere messo a disposizione della community, votando o scaricando le opere degli altri giocatori, che siano livree, adesivi o persino piste.
Sul fronte del gameplay il titolo di Milestone può letteralmente venir scambiato per il suo predecessore. Questo salvo per la possibilità di compiere dei balzi usando parte del turbo accumulato. Azione fondamentale per superare alcuni frammenti di tracciati. La possibilità aggiuntiva di poter “sportellare” i nemici con un rapido dash laterale inoltre risulterà divertente all’inizio, ma raramente tornerà utile, se non per sfogare la nostra “rabbia al volante.”
Il sistema del turbo ancora una volta sarà diviso in due categorie. Una a uso libero e un più efficace “sprint modulare”. Anche il sistema di derapate rimane il medesimo, con uno stile sovrasterzante “bloccato” che ci impedirà di finire in testacoda. Come nel primo capitolo dovremo effettuare curve “violente” per poter iniziare il drift, portandoci spesso a impattare di “sedere” per la spinta laterale, spesso incontrollabile, del modello di guida.
L’ODORE DELLA PLASTICA AL MATTINO
Graficamente Hot Wheels Unleashed 2 – Turbocharged non sembra presentare sostanziali salti di qualità rispetto al capitolo precedente. Come abbiamo avuto modo di affermare in precedenza, uno potrebbe finire con lo scambiare i due titoli fra loro, se non fosse per le cinque location tendenti “all’aperto” con cui avremo a che fare. Un campo da minigolf, un drive-in, un museo di dinosauri, il giardino di una casa e una sala giochi. Questi saranno i teatri delle gare, su diverse sezioni di piste piuttosto semplici.
Quel “qualcosa in più” che non troveremo nei circuiti ufficiali sarà comunque possibile viverlo nelle piste create dalla community. Decisamente più fantasiose e capaci di offrire ben più delle semplici curve, timide salite e qualche giro della morte messe in campo dal team di sviluppo. Nulla da aggiungere sul comparto estetico che non sia già stato visto nel precedente titolo. I modellini mantengono un design da “giocattoli”, pur comportandosi a tutti gli effetti come delle vere auto.
Forse è proprio per questo che Hot Wheels Unleashed 2 – Turbocharged non restituisce le sensazioni che ci saremmo aspettati. Se pensiamo alle celebri macchinine della Mattel, la prima cosa a venirci in mente sono i cofanetti che scartavamo da piccoli, le piste incrociate con auto che si incrociano, le ruote che pattinano e gli inconfondibili suoni di plastica e metallo che si scontrano fra loro. Tutti elementi di cui questo titolo, come il predecessore, risulta privo. Anche se in questo caso si tratta puramente di una scelta di design, dove Milestone ha comunque voluto puntare su un “realismo” di fondo.
Cosa che non tutti, però, potrebbero trovare coerente con lo spirito di queste macchinine giocattolo. D’altronde anche la loro fisica risulta a volte discutibile, data la “pesantezza” intrinseca dei veicoli accentuata dai frequenti cappottamenti. Per il resto evidenziamo quanto il gioco sia tecnicamente esente da problemi, a eccezione di un moderato input lag nelle partite multigiocatore online. Gare prive di qualsivoglia bilanciamento, visto che ogni giocatore può usare qualunque mezzo a propria disposizione. Ad affiancare queste gare online “riempitive” troviamo però il graditissimo split-screen, elemento sempre più raro oggigiorno e certamente piacevole.
CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI
Per chiunque non si sia ancora avvicinato a un titolo dedicato ai celebri modellini di auto, Hot Wheels Unleashed 2 – Turbocharged costituisce un ottimo punto di partenza. Un more of the same del buon primo capitolo, migliorato con alcune piccole chicche tra cui un magnifico editor con cui personalizzare esteticamente i veicoli. Per quanto nel complesso si ponga come un ottimo racing, il team di Milestone poteva probabilmente osare di più, in modo da giustificare maggiormente, da parte dei giocatori in possesso del primo capitolo, l’acquisto di questa nuova iterazione. Per le nuove leve amanti delle famose macchinine, tuttavia, rimane un acquisto assolutamente raccomandato.
Pregi
Un valido punto di (ri)partenza per la serie. Il nuovo editor per le livree è fantastico, e si aggiunge a quello per le piste. Stessi colori e grinta del precedente capitolo, ma in nuove e fantastiche location. Parco auto notevole, in quantità e varietà, con modellini storici e/o famosi curati in ogni singolo plasticoso dettaglio.
Difetti
Sistema di guida ancora abbastanza rigido. Poche novità "in pista" per quello che poteva essere più di un buon "more of the same". Nessun miglioramento sostanziale sul lato tecnico.
Voto
8-