Forza Motorsport, il sim racing di Microsoft torna in pista, recensione
Dopo sei anni il celebre franchise fa il suo ritorno con un reboot che promette un'esperienza adatta a tutti, come mai prima d'ora
Starfield (qui la nostra recensione) a parte, Forza Motorsport rappresenta la release più significativa per Microsoft in questo 2023. La necessità di aggiungere nuovamente esclusive di peso al portfolio (oltre che nell’Xbox Game Pass) è infatti molta. La buona notizia è che il team di Turn 10 Studios è riuscito a superarsi, offrendo agli appassionati un titolo che pur mantenendo l’essenza del franchise si apre alle nuove generazioni come mai prima d’ora. Non è un segreto che, storicamente, alcuni capitoli della serie siano serviti anche per mettere in mostra le capacità tecniche delle console Xbox.
Successe nel 2007 con Forza Motorsport 2 su Xbox 360, e dieci anni dopo su Xbox One con Forza Motorsport 7. Con questo reboot l’intento è di fare altrettanto, sfruttando quindi appieno le capacità offerte dalla generazione attuale. Non ci resta che scoprire come sono andate le cose in questa recensione della versione Pc di Forza Motorsport, curata dal nostro Claudio Szatko. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Xbox Game Studios, è disponibile anche su Xbox Series X/S. Buona lettura.
PAROLA D’ORDINE: ACCESSIBILITÀ
C’è chi ritiene che il franchise di Forza Motorsport abbia un po’ smarrito la rotta nel corso degli ultimi capitoli, concentrandosi principalmente su aspetti di natura tecnica. Il punto è che mantenere una struttura coerente con i titoli del passato è diventato più complicato che mai, complice il successo della serie spin-off di Forza Horizon. La quale, negli ultimi sei anni, ha abituato la community a un’esperienza prettamente arcade, con controlli facili da apprendere e gestire assieme a numerose opzioni di accessibilità.
Anche se questo reboot non sacrifica il concetto di “simulatore ibrido”, di fatto rispetto anche solo a Forza Motorsport 7 si dimostra decisamente più accogliente nei confronti dei neofiti. Questo grazie a numerose funzioni di assistenza alla guida, che i veterani potranno ovviamente disattivare del tutto (o cercare un compromesso, impostando le funzioni a piacimento). A differenza di quanto abbiamo visto anche in Forza Horizon 4 e Forza Horizon 5, tuttavia, c’è da segnalare che questi aiuti non sono legati alle ricompense.
Ergo, non otterremo più punti esperienza o più crediti indipendentemente dal fatto di disabilitare il sistema di antibloccaggio dei freni (ABS) o tutto il resto. Una delle caratteristiche più sorprendenti e apprezzabili in questo nuovo capitolo riguarda dunque la ricchezza di opzioni per quanto riguarda la personalizzazione dell’esperienza.
Potremo regolare l’interfaccia utente, configurare tutti i controlli e apportare modifiche specifiche sia al controller che a un eventuale volante direttamente dal menu. In ogni momento visualizzeremo informazioni chiare sugli effetti di tali modifiche, grazie alle descrizioni presenti nei riquadri di testo. Le quali risulteranno chiaramente fondamentali, soprattutto in caso di configurazioni particolarmente avanzate.
FORZA = RPG
La modalità carriera in Forza Motorsport non stravolge quanto proposto nei capitoli precedenti, ma risulta comunque strutturata in modo migliore. Le competizioni seguono un ordine prestabilito e, nella maggior parte dei casi, sarà essenziale sbloccare un determinato evento prima di poter passare a quello successivo. A prima vista, l’impressione è che Turn 10 Studios voglia prendere per mano i nuovi giocatori, aiutandoli quantomeno a muovere i primi passi.
Si tratta di una mossa sensata, anche perchè il sistema di progressione è stato rielaborato. Rispetto al passato infatti non sarà più possibile acquistare auto e migliorarle fin dall’inizio. Per accedere ai miglioramenti di una vettura dovremo farla “salire di livello” attraverso i punti esperienza. In questo senso dovremo fare i conti con un sistema da vero e proprio RPG, dove le auto guadagneranno livelli utilizzandole, in base alla nostra abilità al volante.
Utile inoltre l’implementazione della sessione di allenamento/giro libero, grazie alla quale potremo prendere confidenza con il circuito di turno prima della gara. Guidare lungo la traiettoria ottimale e affrontare le curve in maniera pulita (senza sbandamenti, fuori pista ecc) ci permetterà di livellare molto velocemente. Il fatto di essere spinti a “imparare” i tracciati così da effettuare grandi prestazioni e livellare velocemente di conseguenza rappresenta senz’altro un punto a favore.
Il problema è che alcuni miglioramenti essenziali richiederanno dai 10 ai 40 livelli, il che renderà necessario un po’ di grinding. Interessante è il fatto che i miglioramenti sbloccati non avranno un costo in crediti, bensì in Punti Auto (CP), anch’essi guadagnabili da ciascun level up. Questa valuta a parte sarà legata in maniera esclusiva a ciascuna auto, perciò a ogni acquisto di una nuova vettura dovremo livellarla così da poter sbloccare sia i miglioramenti in sé che i CP necessari al loro acquisto.
LIBERTÀ A TRATTI ILLUSORIA
Questo importante cambiamento potrebbe causare un po’ di disagio tra i veterani della serie, in quanto colloca dietro una sorta di paywall (sia pure in-game, quindi non con denaro reale) miglioramenti essenziali per le auto come il differenziale, i freni e le barre anti-rollio. Nelle prime gare infatti saremo limitati a modifiche come l’installazione di un nuovo scarico o il rinforzo del telaio.
Modifiche che sebbene possano effettivamente migliorare le prestazioni della vettura di turno, non consentono di personalizzarla al fine di renderla adatta a circuiti specifici. Per il resto non ci dispiace essere motivati a “legare” con una stessa auto, così da prenderci confidenza. Oltretutto l’equilibrio “tempo-ricompensa” non è affatto malvagio, visto che in 10 minuti di gioco potremo guadagnare parecchia esperienza. A patto di avere due pollici opponibili, s’intende.
Questo nuovo Forza Motorsport costituisce un nuovo inizio per il franchise, anche se i cambiamenti non sono così radicali come potrebbero apparire a prima vista. Già nei primi minuti alla guida avvertiremo subito un feeling assimilabile a quello dei predecessori, con una risposta impeccabile (in termini di fisica della vettura) che varierà in base all’auto. Tra le variazioni nel gameplay, una di quelle più rilevanti riguarda l’abbandono del cosiddetto “Forza Glue”.
Un effetto magnetico che si verificava nelle collisioni laterali e teneva attaccate le due auto interessate. Questo è evidente soprattutto nei livelli di difficoltà più alti, dove con l’IA (super combattiva) ci ritroveremo ad avere numerosi contatti per difendere la posizione, specie in curva. Turn 10 Studios ha inoltre riconfermato (da Forza Motorsport 7 ndr) un sistema di regole che penalizza tutte le azioni aggressive e non professionali.
Collisioni volontarie e “scorciatoie” (per esempio tagliare dei tratti di pista) causeranno delle penalizzazioni sul tempo, in frazioni di secondo. Conosciuta come “Forza Regulations”, questa funzionalità rappresenta un fondamento della nuova modalità multigiocatore, dove utilizza l’apprendimento automatico per analizzare migliaia di incidenti diversi.
In generale gli sviluppatori mostrano di aver tenuto concretamente in considerazione le richieste della community, implementando diversi miglioramenti alla QoL (quality of life ndr). Descrizioni dettagliate per ciascuna opzione di gioco, l’utilissima funzione grazie alla quale l’IA prenderà il controllo della nostra vettura se metteremo in pausa durante una gara online, e via discorrendo.
SALTO GENERAZIONALE? SÌ E NO
Graficamente rispetto a Forza Horizon 5 tuttavia non vi è stato un deciso balzo in avanti: cosa che l’esclusione dell’Xbox One dall’equazione avrebbe dovuto garantire. Ciò detto, Forza Motorsport sfrutta bene le potenzialità offerte dalla generazione attuale, offrendo auto (che al lancio, a proposito, sono più di 500) finemente dettagliate e circuiti davvero realistici. Una bellezza accentuata dal ciclo giorno/notte con annessa illuminazione, per non parlare del meteo dinamico che darà vita a gare davvero spettacolari.
L’attivazione del ray tracing influirà sulle prestazioni più del dovuto, ma senza di esso queste ultime si riveleranno piuttosto solide, con un framerate stabile che garantirà gare scorrevoli e senza macchia. Per quanto invece il Forza Regulations scoraggi in ogni modo le collisioni con auto e scenario, va detto che il sistema di danni alle auto non è molto sviluppato, visto che indipendentemente dai colpi ricevuti la nostra vettura presenterà poco più che dei graffi.
DA AVERE SENZA RISERVE
Forza Motorsport ha tutte le carte in regola per diventare il miglior simulatore di guida sul mercato, anche grazie ai regolari aggiornamenti gratuiti che il team di Turn 10 Studios ha già garantito di rilasciare nel corso dei prossimi mesi. Migliorie varie, nuove auto e circuiti e ovviamente eventi online e altre attività legate soprattutto al promettentissimo comparto multigiocatore. La produzione tuttavia non è esente da imperfezioni, oltre al fatto che non tutti i cambiamenti apportati rispetto ai predecessori saranno graditi agli aficionados della serie. Una cosa però è certa: la nostra carriera di piloti inizia adesso.
Pregi
Accessibile come non mai, nella storia del franchise, con tante opzioni per vecchi e nuovi giocatori. Parco auto di tutto rispetto e di futura espansione. Svariati cambiamenti interessanti. Comparto tecnico convincente. Molte semplificazioni alla formula...
Difetti
... Forse un po' troppe, come quelle legate alla progressione nella carriera, che risulta anonima. Il nuovo sistema di miglioramento delle auto incide non poco sulla libertà di personalizzazione, in particolare agli inizi.
Voto
8,5