Sprawl, recensione di un prorompente boomer shooter hardcore

Una voce nella testa a guidarci e una gran sete di sangue da appagare in una megalopoli cyberpunk senza fine

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Quello degli FPS retrò (o boomer shooter, in gergo tecnico), è una declinazione degli sparatutto in costante ascesa negli ultimi anni, e che affonda le sue radici in pietre miliari come Hexen, Unreal e Quake. L’obiettivo di queste produzioni è quello di unire l’atmosfera, la “semplice” azione e la brutalità tipica dei giochi di 30 anni fa con il design ludico tipico della modernità.

Oggi parleremo di Sprawl, un dinamico boomer shooter che tenta di miscelare, attraverso le meccaniche di gioco, lo spirito di produzioni come Ghostrunner e Doom. In che modo? Scopritelo in questa recensione. Ricordiamo che il gioco, sviluppato dall’esordiente software house indie Maeth e pubblicato da Rogue Games, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam ed Epic Games Store. Buona lettura.

UNA SPIRALE DI MASSACRI

Sprawl è ambientato in una grande megalopoli dominata dalla Junta, un regime militare che domina la città col pugno di ferro. Un regime che dovremo spazzare via nei panni di Seven, un super soldato caduto in disgrazia la cui mente viene invasa una sinistra e misteriosa voce. E sarà proprio quest’ultima a guidare la nostra carneficina, un proiettile alla volta.

Per quanto intrigante (a dispetto dei cliché tipici di un’ambientazione cyberpunk distopica), la trama fa da sfondo al gameplay vero e proprio, che naturalmente rappresenta il punto di forza dell’opera di Maeth. Un gameplay frenetico e ricchissimo di azione, dove il movimento e la letalità saranno le chiavi per sopravvivere. Proprio come in Ghostrunner (qui la nostra recensione) anche qui la mobilità e la verticalità faranno da base ai combattimenti.

Correre sulle pareti, sfruttare l’ambiente circostante a proprio vantaggio e focalizzarsi sui punti deboli dei soldati della Junta. Questi ultimi inoltre potranno essere evidenziati da un’utile capacità in nostro possesso, che ci consentirà di rallentare il tempo per alcuni secondi. In slow-motion (alla Max Payne) sarà più facile eliminare rapidamente i nemici, soprattutto alcune tipologie particolarmente ostiche e resistenti.

Tra mostri e segugi meccanici, soldati corazzati e quant’altro, dovremo affrontare una buona varietà di minacce, che renderà il livello di sfida notevole, anche a difficoltà normale. In giro sarà possibile ripristinare risorse come punti armatura e salute, assieme all’adrenalina (necessaria per l’attivazione dell’abilità di cui sopra). Il fatto di eliminare dei nemici colpendo i loro punti deboli verrà premiato da risorse extra, dando vita a un potenziale, meraviglioso ciclo di morte e distruzione.

RALLENTAMENTO DI NEMICI… O DI NEURONI?

Per quanto sia comoda e potente, non saremo in grado di abusare dell’adrenalina, che dovrà quindi utilizzata con parsimonia. Va da sé che in svariate occasioni dovremo farne a meno, uccidendo comunque i nemici tramite i loro punti deboli. Non più evidenziati, ma ugualmente desumibili. In questo caso saranno le loro animazioni a ostacolarci, visto che non di rado ci renderanno molto difficoltoso colpire, per esempio, gli zaini combustibili di alcuni soldati.

Viceversa in altre circostanze sarà possibile sfruttare la singolarità di tali animazioni a nostro vantaggio, come quando salteranno da un tetto all’altro, magari per inseguirci. In casi come quello infatti i loro punti deboli saranno ridicolosamente esposti, rendendo assai facile il loro abbattimento. La tentazione di utilizzare questi limiti dell’IA per superare agevolmente certe sezioni sarà quindi forte.

Certo è che tenersi in movimento sarà essenziale per rimanere in vita, come affermato in precedenza. Il buon level design incoraggia molto in tal senso, tra piattaforme dove saltare e muri su cui correre. In questo senso abbiamo apprezzato l’ottima dose di libertà e fantasia che Sprawl concede al giocatore, libero di sbizzarrirsi al fine di sconfiggere un gruppo di nemici o superare una sezione.

Seminate lungo la campagna, completabile in circa 5-6 ore, troveremo anche delle boss-fight. Nel complesso ben strutturate e avvincenti, anche se un pelo ripetitive. Non tanto per l’arena di turno (man mano ci ritroveremo a combattere in luoghi sempre più ostici, anche con delle trappole ambiental), quanto invece per il boss in sé: spesso un mech gigante.

UN PICCOLO GIOIELLINO

Visivamente parlando Sprawl fa un’ottima figura, grazie a un mix di colori cupi che rendono bene l’atmosfera opprimente di una megalopoli oppressa da un regime militare. Dalle impostazioni inoltre potremo scegliere fra diverse “gradazioni di pixel”, passando da una grafica retrò in tutto e per tutto (modello sparatutto anni ’90) a una un po’ più realistica e definita.

Piuttosto convincenti anche gli effetti, con i nemici che esploderanno nel sangue dopo che li avremo crivellati a dovere. E non dimentichiamocidelle armi, non eccelse in termini di varietà, ma sicuramente in termini di feeling, anche audio. La colonna sonora poi aiuterà a pomparci ulteriore adrenalina nelle vene, incoraggiando un divertente e scorrevolissimo flusso di combattimenti spettacolari.

Buona anche l’ottimizzazione, visto che non abbiamo riscontrato quasi mai problemi di framerate, se non in alcune fasi particolarmente intense. L’assenza sostanziale di bug e glitch rappresenta infine la ciliegina sulla torta di una produzione che, al netto di alcune animazioni discutibili, rimane quasi impeccabile tecnicamente parlando.

DA AVERE SENZA RISERVE

Sprawl riesce ottimamente nel proprio intento, miscelando con saggezza elementi e meccaniche tradizionali con altre più moderne, relative agli sparatutto. Il ritmo frenetico di Doom, le acrobazie di Ghostrunner e un’intrigante atmosfera cyberpunk fanno dell’opera d’esordio di Maeth una piccola gemma da tenere in considerazione, specie se si è amanti del genere. Un po’ più di attenzione nelle animazioni e una maggiore inventiva avrebbero ulteriormente impreziosito una produzione assolutamente raccomandabile, che pur potendo esaurirsi in una discreta manciata di ore presenta un prezzo più che onesto. Che la carneficina abbia inizio.

Pregi

Boomer shooter che prova (e riesce) a differenziarsi, grazie a un mix particolarmente riuscito di meccaniche recenti e meno recenti. Il design (dei livelli e in generale della produzione) merita davvero. Ottimo rapporto qualità-prezzo.

Difetti

Le animazioni di alcuni nemici in diversi casi costringono ad approfittarsi delle deficienze dell'IA. Una maggiore inventiva nelle boss-fight non avrebbe guastato.

Voto

8,5