Project Planet – Earth vs Humanity, recensione di un apocalittico gioco da tavolo digitale
Salvare la terra o eliminare l'umanità, chi sarà il vincitore?
Che siano sparatutto, giochi di ruolo o altri generi, il nostro pianeta è spesso protagonista delle più variegate esperienze. In questa folta macro-nicchia trovano posto alcuni titoli dove il giocatore sarà chiamato a salvare l’umanità o distruggerla, come nel caso del divertente Destroy All Humans! (qui la nostra recensione). Con Project Planet – Earth vs Humanity, saremo in fatti chiamati, assieme a un gruppo di amici (o all’IA), a decidere il destino della nostra amata Terra.
Probabilmente ispirato a giochi da tavolo come Pandemic, si tratta di una via di mezzo di una sorta di strategico che offre un interessante stile visivo di taglio cinematografico. Un aspetto piuttosto particolare è che si può giocare non solo da Pc, ma anche da un comune smartphone. Andiamo a vedere come funziona in questa recensione di Project Planet – Earth vs Humanity. Ricordiamo che il gioco, sviluppato e pubblicato da Fifth Harbour Studios, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam. Buona lettura.
RIDUZIONE DI UNITÀ NON PRODUTTIVE
Project Planet – Earth vs Humanity si allontana dalla nicchia dei videogiochi a sfondo prettamente strategico per offrire una meccanica maggiormente orientata a un gameplay “collaborativo”. In campo ci saranno due schieramenti: la Terra, che vuole sbarazzarsi degli umani e vivere tranquilla per qualche migliaio d’anni, e una serie di fazioni che dovranno collaborare per salvare la popolazione e sfidarsi su chi lo avrà fatto meglio.
Nel complesso avremo quindi un giocatore pronto a scagliare una serie di problematiche da risolvere, mentre gli altri tenteranno di limitarne i danni e al contempo migliorare una qualità della vita già di suo compromessa. Nei panni di una delle fazioni potremo scegliere tra i Leader Mondiali (tranquilli, niente NWO…Per ora), gli Industriali, gli Scienziati, i Mass Media e l’Opinione Pubblica.
È implicito che a un primo sguardo gli avversari del nostro amato pianeta siano più inclini a scontrarsi e non ad aiutarsi a vicenda, e di base l’idea strappa qualche sorriso. Ovviamente il tutto comincia con un premessa: che sia un virus pandemico, un’invasione di cavallette o un bel meteorite, l’incipit iniziale ed elemento d’avvio della partita sarà sempre una situazione catastrofica. Seguiranno poi scene a corredo con filmati di repertorio a dare un tocco di realismo.
Il risultato è pregevole, anche perché alcune delle situazioni proposte sono già accadute e pertanto plausibili. A schermo troveremo il pianeta con la minaccia intenta a “evolversi”, assieme ad alcuni indicatori che ci offriranno una panoramica circa il successo (o il fallimento) delle formazioni in campo. L’interfaccia risulta semplice ed intuitiva, mentre i comandi risultano davvero ridotti poiché interamente affidati a una serie di scelte da compiere.
UNA TIPICA SITUAZIONE DI GIOCO
Il nostro Flavio Daryx decide di mollare la presa sui suoi videogiochi preferiti per una serata in compagnia di qualche amico con cui giocare. Chiama il vicedirettore Davide Viarengo che tra una correzione di bozza e un titolo da recensire ha qualche ora di tempo. Per giocare a Project Planet – Earth vs Humanity c’è però spazio fino a cinque giocatori, quindi il duo opta per il qui presente DannyDSC, che in questi contesti ci sguazza, e per il direttore Edoardo Ullo, cercando di dissuaderlo dalla millesima ora su Titan Quest.
Il quartetto iniziacosì la preparazione, dopo aver preso preso atto della possibilità di giocare anche solo con una singola copia del gioco a disposizione. Dal momento che manca ancora un giocatore, e il nostro Claudio Pira è impegnato nel suo lavoro di docente, viene aggiunto un personaggio gestito dall’IA, soprannominato “Gesualdo”. Con i rispettivi smartphone, i giocatori inseriscono un codice all’interno del sito web appositamente realizzato dal team di Fifth Harbour Studios.
Per aumentare l’immersione ognuno interpreta una fazione diversa, come se stesse partecipando a un gioco di ruolo. La Terra (DannyDSC) scaglia sulla popolazione un bel virus nuovo di zecca. Mossa considerata ovvia dal trio di giocatori avversari umani, ma non da Gesualdo che invece rimane impassibile. Mentre l’infezione si propaga i Leader Mondiali (Davide) optano per dittatoriali manovre di contenimento, sviluppando un antagonismo contro gli Industriali (Flavio).
Gli Scienziati (Edoardo) cercano invece una cura, e chiedono fondi scatenando l’ilarità di Danny che imita una finta discussione con Gesualdo circa la veridicità di dati commisurati al fattore business. La partita prosegue per circa un’ora, con diverse diatribe e un’Opinione Pubblica sempre più infastidita. Al termine del match non è sopravvissuto neppure un essere umano, con la vittoria che quindi è andata alla Terra. In generale avremo quindi un gameplay che, soprattutto assieme agli amici, potrà dar vita a situazioni particolarmente divertenti.
TATTICHE, TRADIMENTI E LA CARRIOLA
Tornando nello specifico al gameplay di Project Planet – Earth vs Humanity, alle scelte strategiche potranno talvolta seguire dei tentativi di diffamazione di una o più fazioni, il che rende, potenzialmente, ogni gruppo sia amico che antagonista. Il fulcro del successo non risiede solamente nel salvare la popolazione, poiché il secondo e importante obiettivo è quello di essere considerati i primi ad averlo fatto.
Lo schermo agisce più che altro da panoramica, mentre agli smartphone sono affidate scelte e controlli individuali. Scegliere i Leader Mondiali piuttosto che i Mass Media non rappresenta solamente un atto “stilistico”, in quanto ognuno presenta un ruolo specifico con scelte differenti a disposizione. Ad esempio agli industriali è affidato il compito di pompare liquidità, cercando di ridurre l’impatto ambientale e l’inquinamento.
Fin qui abbiamo descritto un prodotto sostanzialmente orientato al multigiocatore, e in effetti il target è esattamente quello. C’è però la possibilità di prendere parte a una partita affiancando a un singolo giocatore altri elementi gestiti interamente dall’IA. Il problema in questi casi è che si perde tutta la verve della compagnia di giocatori umani che parlano, commentano, propongono strategie o attacchi mirati.
Potenzialmente, affiancando il gioco a una tecnologia quale ad esempio la tanto chiacchierata ChatGPT, si potrebbe assistere a risultati interessanti, ma ad oggi questa possibilità è ancora esclusa. Lo stesso team di Fifth Harbour Studios suggerisce infatti di giocare come pianeta Terra per rendere la partita in solitaria più scorrevole, e in un certo qual modo simulativo/strategica. Per sua stessa natura, tuttavia, in singolo la produzione perderà di mordente dopo poco tempo.
COMPARTO TECNICO
Trattandosi di un gioco con un preminente spirito “mobile”, è doveroso ridimensionare le proprie aspettative in termini di comparto grafico. Come abbiamo accennato in precedenza, Project Planet – Earth vs Humanity utilizza una gran quantità di filmati di repertorio, articoli e notizie inventati, video in movimento, icone semplici e una Terra a sfondo capace di offrire una panoramica da “professionale stanza dei bottoni“. Il comportamento dell’IA è sorprendentemente coerente e insolitamente astuto. Non di rado capiterà di trovarsi in situazioni dove si viene indirettamente attaccati quando pochi attimi prima si stava collaborando pacificamente.
Peccato però non ci si possa interagire direttamente con essa; sarebbe stata la proverbiale ciliegina sulla torta. Il gioco è a suo modo innovativo, poiché l’interazione via smartphone è semplice, intuitiva e veloce. Inoltre consente anche a chi è lontano di prendere parte ad una partita per passare qualche ora a divertirsi. I possibili disastri offrono spunti diversi anche a livello estetico, e sono ripresi dalla grafica di gioco con una colonna sonora abbastanza sottotono nel numero di tracce, ma che non disdegna qualche buon effetto.
CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI
Project Planet – Earth vs Humanity è un titolo divertente, che offre interessanti spunti di carattere narrativo assieme a qualche riflessione sui disastri che possono realmente avvenire, con annesse verosimili strategie da adottare. L’opera di Fifth Harbour Studios dà chiaramente il meglio di sé se condivisa con degli amici, che sia tramite Discord o altre modalità. Il gameplay è estremamente accessibile e veloce nell’esecuzione, con un ventaglio di strategie piuttosto ampio che andrà valutato a seconda di quello che si sta affrontando.
In un certo senso vi è anche un messaggio implicito su come determinate politiche, anche ambientaliste, possano risultare deleterie se estremizzate; e questo è un concetto da non sottovalutare. L’IA si comporta piuttosto bene, ma nel complesso la componente per singolo giocatore soffre incidentalmente della mancanza di dialoghi che altrimenti avrebbero garantito una migliore longevità e resa.
Pregi
Molto divertente in compagnia. Tanti scenari da affrontare. A suo modo innovativo. Possibilità di giocare con gli amici con una sola copia del gioco.
Difetti
In singolo giocatore si soffre della mancata possibilità d'interazione con l'IA, che avrebbe cambiato le carte in tavola.
Voto
7,5