Highrise City, un rivale per Cities Skylines (?), recensione

Un city builder con una vena di gestione economica delle risorse decisamente più accentuata rispetto agli standard tipici del genere

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Sappiamo bene quanto gli appassionati di city builder stiano aspettando con trepidazione il prossimo 24 ottobre, quando verrà finalmente rilasciato Cities Skylines 2. Tuttavia vale sempre la pena osservare cos’altro il mercato ha da offrire, ogni giorno che passa. Oggi infatti parleremo di Highrise City, titolo d’esordio di una software house indie tedesca, Fourexo Entertainment, il cui progetto ha convinto il publisher di titoli come Chained Echoes, The Surge 2 e Atlas Fallen a investirci sopra.

Andiamo quindi a scoprire di che pasta è fatto questo city builder/gestionale, che si è recentemente lasciato alle spalle una fase di accesso anticipato. Di seguito la nostra recensione di Highrise City. Ricordiamo che il gioco, pubblicato d Deck13 Interactive, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam. Buona lettura.

DA QUALCHE PARTE BISOGNA INIZIARE

Iniziamo subito col dire che Highrise City presenta, e non è scontato, un discreto tutorial che spiega tutte le principali meccaniche di gioco. Raccomandiamo quindi ai non avvezzi al genere dei city builder e dei gestionali di svolgerlo, perchè altrimenti potrebbero avere rilevanti difficoltà nel corso del gameplay. La curva di apprendimento dell’opera di Fourexo Entertainment infatti è sì definita, ma anche abbastanza ripida.

Ogni edificio realizzabile avrà dei requisiti, che sia in termini di denaro e/o di varie risorse. Ciò ovviamente cambierà in base al tipo di edificio e al suo livello, fermo restando che non sarà possibile utilizzare alcune risorse fino a che non avremo aggiornato la città al livello appropriato. Partiremo con risorse semplici, come il legno, la canapa e l’argilla, che potranno essere tutti lavorati e utilizzati nell’edilizia.

Man mano che la nostra città si espanderà e si evolverà tecnologicamente, passeremo a risorse via via più elaborate, e anche difficili da ottenere. E in tutto questo non dovremo dimenticare gli oggetti necessari a soddisfare le esigenze dei cittadini. Questi ultimi sono suddivisi in classi: avremo per esempio gli artigiani, che necessiteranno di vari servizi per essere felici, come elettricità, acqua corrente, assistenza sanitaria e stazioni di vigili del fuoco e polizia nelle vicinanze.

Agli impiegati invece serviranno anche parchi, cinema e in generale luoghi dove poter rilassarsi. Più prestigioso sarà il ceto sociale dei cittadini, più varie e complesse risulteranno le loro necessità. Molto importante sarà la creazione dei posti di lavoro, come anche l’allestimento di fermate dell’autobus e in generale la cura della viabilità urbana. Se il livello di traffico dovesse rivelarsi troppo elevato, allora bisognerà intervenire allargando le strade, costruendone di nuove e via discorrendo.

FOCUS SULL’ECONOMIA E MANAGEMENT

Sembrerà scontato da dire, ma il cibo ricopre un ruolo fondamentale anche in Highrise City. Fattorie per frutta e verdura, allevamenti per il bestiame, attività di pesca… Scongiurare il rischio che i cittadini possano abbandonare in massa la propria città sarà una delle principali preoccupazioni nel corso della partita. Tutti gli edifici inoltre avranno bisogno di elettricità per funzionare, e la domanda di energia aumenterà di pari passo col crescere della città.

Potremo affidarci alle energie “pulite” come quella eolica o solare, ma sarà possibile anche estrarre carbone o utilizzare la spazzatura raccolta dai cittadini per convertirla in energia. E non dimentichiamoci della rete idrica, vitale sia per la normale vita degli abitanti che per i vigili del fuoco. Senza una diffusione capillare dell’acqua tramite tubi, pompe ecc sarà più facile che possa scoppiare un incendio, senza potervi porre velocemente rimedio.

Anche se strutturalmente l’opera di Fourexo Entertainment costituisce un city builder in tutto e per tutto, le meccaniche relative alla gestione delle risorse si rifanno, viceversa, più ai simulatori economici. In primis per il funzionamento delle catene di produzione, dove con l’espansione della città i collegamenti fra gli input e gli output saranno via via più complicati. In seconda battuta per il fatto di dover costantemente prestare attenzione al denaro, per mantenere fiorente l’economia.

In caso dovessimo trovarci in crisi, sarà possibile ricorrere per esempio a un prestito alla banca. Tuttavia, proprio come nella realtà, gli interessi potrebbero essere un po’ elevati. Una piccola e interessante chicca riguarda, infine, la facoltà di poter guardare la città da una prospettiva diversa, più “personale”. Di fatto saremo in grado di girovagare a bordo di un veicolo, al fine di godere di una visuale veramente inusuale per un titolo di questo tipo.

REALIZZAZIONE DISCRETA

A fronte della natura indie della produzione, a livello grafico Highrise City si difende abbastanza bene. E potremo notarlo soprattutto grazie alla prospettiva in soggettiva a cui abbiamo fatto riferimento pocanzi. Il problema è dato dal fatto che le prestazioni, per essere all’altezza, richiederanno un hardware più potente del dovuto.

Certo, tra i requisiti minimi troviamo ben 16 GB di RAM (oggi minimo sindacale anche per macchine di fascia media, ma comunque non pochi), ma nel caso dovessimo costruire una vera e propria megalopoli, ci renderemo presto conto del fatto che l’ottimizzazione andrebbe decisamente migliorata da parte del team di sviluppo.

Sorprendentemente buono invece il comparto audio, grazie a degli effetti sonori davvero convincenti, specialmente in prossimità delle industrie e in generale delle attività lavorative. Un po’ sottotono invece la colonna sonora, che per quanto sia rilassante nel complesso presenta un numero di tracce piuttosto esiguo.

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

Anche se a una prima occhiata Highrise City potrebbe sembrare un “Cities Skylines da discount”, in realtà l’opera di Fourexo Entertainment presenta effettivamente alcune qualità non da poco. Dall’interessante e complessivamente ben implementato focus di stampo manageriale sulla gestione delle risorse e dell’economia alla possibilità di poter ammirare i frutti del proprio lavoro da una fantastica prospettiva. Peccato però che la modesta natura della produzione finisca col tradirsi in particolare sul versante tecnico, a causa di un’ottimizzazione da migliorare al più presto. Raccomandiamo comunque agli amanti dei city builder di dargli una possibilità.

Pregi

Interessante il focus sulla componente simulativa relativa all'economia, non scontata in un city builder. La facoltà di poter vedere cosa succede nella città da una visuale in "soggettiva" è davvero affascinante. Gli effetti sonori sono sorprendentemente immersivi...

Difetti

... Ma la colonna sonora è un po' povera. L'ottimizzazione lascia abbastanza a desiderare, visto che a fronte del comparto tecnico le esigenze in termini di hardware per avere delle buone prestazioni sono decisamente eccessive.

Voto

7