The Crew Motorfest, recensione di un festival per veri amanti dei motori

Se volete sbizzarrirvi a gareggiare con ogni tipo di veicolo, siete nel posto giusto

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Amanti delle corse, è arrivato The Crew Motorfest. Indipendentemente dal fatto di preferire macchine, moto, barche o aerei, siete nel posto giusto. Il team di Ivory Tower ha apportato diversi cambiamenti rispetto al passato (a partire da The Crew 2, rilasciato cinque anni fa), e lancia quindi una nuova sfida al franchise di Forza Horizon. Questo offrendo una vasta mappa open world colma di sfide da superare.

Una volta arrivata nell’immaginaria isola hawaiana di O’ahu saremo accolti da una PR che ci mostrerà tutto ciò che c’è da sapere su questa nuova avventura. Andiamo a scoprire cosa si cela in The Crew Motorfest in questa recensione della versione PS5. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Ubisoft, è disponibile anche su Pc, PS4, Xbox One e Xbox Series X/S. Buona lettura.

TUTTO PER TUTTI

Iniziamo subito col dire che l’offerta di The Crew Motorfest è veramente molto abbondante. Già il solo parco auto parla da sé, con oltre 600 veicoli a disposizione! Ce ne sono per tutti i gusti: auto sportive, d’epoca, off-road e molto altro ancora, senza dimenticare numerose declinazioni di motocicletta, barche e aeroplani.

Insomma, sarà davvero difficile (se non impossibile) non trovare qualcosa di nostro gusto. Una volta scelto un veicolo potremo prender parte a diversi tipi di competizione, chiamate Playlist. Esse spaziano dalle classiche corse testa a testa ai percorsi a tempo, fino ad arrivare a drag race e sfide di derapate. Tutto questo avviene nella cornice di un gameplay rinnovato e indubbiamente migliore rispetto ai capitoli precedenti.

Avviare queste Playlist sarà molto semplice. Non dovremo fare altro che recarci nei rispettivi punti designati sulla mappa e dare inizio alle danze. Durante il tragitto per arrivarci sarà possibile anche prender parte a delle prove di abilità, che ci garantiranno dei piccoli premi. Per esempio bisognerà sfuggire a un inseguimento, scoprire la massima velocità raggiungibile del nostro mezzo, derapare senza sosta o altro ancora. Insomma, degli intermezzi davvero divertenti da fare, tra una gara e l’altra.

Per riuscire tuttavia a sbloccare queste Playlist avremo bisogno del veicolo adeguato. Spesso ce ne verranno prestati, altre volte invece bisognerà comprarlo con i dollari guadagnati grazie alle corse. Più alta sarà la difficoltà impostata nelle gare e maggiore sarà la ricompensa ottenuta in caso di vittoria. Si tratta di un elemento importante da tenere in considerazione, visto che come vedremo tra poco la progressione è a dir poco impegnativa. Anche se non nel modo appropriato…

OGNI MACCHINA È BEN OLIATA

Le sensazioni di guida in The Crew Motorfest sono nettamente migliori in confronto ai capitoli precedenti e potremo “sentire” la macchina in maniera molto più precisa. L’inserimento del booster e la scelta di percorsi più “amichevoli”, cioè senza ostacoli in cui bloccarsi, aiuterà i neofiti (e chi vuole giocare senza troppi pensieri) a guidare questi bolidi negli scenari idilliaci dell’isola di O’ahu.

Sarà possibile inserire, all’occorrenza, diversi aiuti alla guida che consentiranno gli utenti meno dotati di personalizzare la difficoltà in base alle proprie esigenze. Anche l’inserimento del rewind, già presente in tanti altri titoli sui generis, si è rivelato un aiuto fondamentale per evitare di nominare tutti i santi in caso di uno stupido errore, magari alla fine di una gara magistralmente condotta. La cosa però che ci ha fatto un po’ storcere il naso riguarda proprio la progressione, e la possibilità di comprare i veicoli senza sborsare denaro vero.

MA QUESTO GIOCO NON L’AVEVO GIÀ PAGATO?

Sbloccare tutte le Playlist presenti sarà un’impresa non da poco, che però verrà certamente ripagata da una bella dose di soddisfazione. Ottenere i nostri veicoli preferiti invece potrebbe essere molto più frustrante. Infatti le ricompense per le gare e gli eventi non comprendono auto o moto, bensì dollari virtuali con cui comprarli, oppure parti migliorate dei mezzi, anche se spesso correlate a veicoli non ancora in nostro possesso.

Si pone quindi il problema di creare un parco mezzi all’altezza, e per questo dovremo racimolare davvero tanti dollaroni. Sotto questo punto di vista Ubisoft si è rivelata piuttosto “tirchia”, visto che ci spingerà a farmare molto o a competere a livelli altissimi di difficoltà per poter rimediare i soldi necessari. Va da sé che la progressione generale ci spingerà fortemente verso le microtransazioni per velocizzare il guadagno e ottenere così i veicoli desiderati. Un fattore che potrà legittimamente scatenare il malcontento fra l’utenza.

IL GIOCO VALE LA CANDELA?

Se il bilanciamento nella progressione rappresenta uno degli aspetti meno riusciti di The Crew Motorfest, lo stesso non possiamo dire del sontuoso comparto tecnico. Gli splendidi scorci dell’isola hawaiiana accompagneranno le nostre corse a folle velocità, e i differenti terreni presenti ci indurranno a cambiare tipo di veicolo per adattarci a essi. I panorami meritano più e più giri dell’isola, mentre il ciclo giorno/notte e il conseguente mutare della luce ci stupirà a ogni curva.

Salvo alcune incertezze anche il framerate si dimostrerà piuttosto stabile, e non abbiamo riscontrato bug o glitch di sorta. La colonna sonora inoltre si conferma di altissimo livello, con un impressionante quantità di tracce che si adatteranno allo spirito dell’evento a cui staremo partecipando. Ciò detto, potremo sempre selezionare la musica da riprodurre secondo le nostre preferenze personali.

Come accennato nell’introduzione, noi abbiamo testato la versione PS5 del gioco, e dobbiamo quindi sottolineare quanto il DualSense venga egregiamente sfruttato. Il feedback aptico e i grilletti adattivi ci aiuteranno a restituirci un’ottima sensazione tattile della guida, mentre l’altoparlante integrato rappresenterà un plus molto gradito che ci darà informazioni extra alquanto utili.

Segnaliamo infine la presenza di un comparto multigiocatore piuttosto corposo che ci permetterà sia di creare una nostra crew (come nei capitoli precedenti), sia di prender parte a gare ed eventi a tempo con ricchi premi e cotillon. E non dimentichiamoci dell’HUB social dove poter incontrare gli altri giocatori per fare amicizia e ammirare le loro creazioni più interessanti.

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

The Crew Motorfest presenta diversi cambiamenti rispetto ai predecessori, e nel complesso li abbiamo sinceramente apprezzati. Ispirarsi ancor di più a Forza Horizon non è certo un male, e gli splendidi scorci dell’isola hawaiana in cui è ambientato il gioco faranno egregiamente da sfondo alle appassionanti gare a cui decideremo di partecipare. Tantissimi saranno poi i veicoli a nostra disposizione, anche se per ottenerli saremo spinti a ricorrere alle microtransazioni in maniera un po’ troppo decisa. Team di Ivory Tower, bene ma non benissimo.

Pregi

Il gameplay migliorato e la rinnovata formula open world convincono e divertono, al pari del guidare tra gli splendidi paesaggi dell'isola. Comparto tecnico decisamente convincente. Centinaia e centinaia di veicoli per tutti i gusti...

Difetti

... Ma il fatto di essere quasi costretti a ricorrere alle microtransazioni non può passare inosservato; la progressione generale infatti risulta troppo lenta. Alcuni cali di framerate.

Voto

7+