Ancora una volta fra le stelle, ma stavolta in un modo piuttosto originale. Void Crew non sarà certo il primo titolo di team working in tempo reale nella gestione di un’astronave, ma di certo è uno dei più interessanti. Anche se ogni giocatore opererà “per conto suo”, l’intera missione avrà sempre bisogno di una squadra unita. Un titolo “jolly co-operation” che, seppur avente alla base una forte tematica egizia relativa alla vita e all’eternità, si lascerà giocare con una certa baldanza.
Alla cabina di pilotaggio (aka realizzazione) troviamo uno studio di sviluppo indie denominato Hutlihut Games che da Copenhagen, in Danimarca, hanno dato seguito alla propria passione per i titoli spaziali e sci-fi. Di seguito la nostra anteprima di Void Crew. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Focus Entertainment, è disponibile in accesso anticipato su Pc, via Steam. Buona lettura.
“AGISCI E AVRAI LA CENA, PENSA E SARAI LA CENA”
In un futuro lontano l’umanità è stata razziata da un nemico sconosciuto. Una promessa di rivalsa, quella degli umani, che in risposta sembrano aver risvegliato dei tecnologici “sarcofagi” dai quali poter emergere come protagonisti di questa eterna missione. Queste le poche parole che ci inizieranno a un’era di viaggi spaziali e missioni “spalla a spalla, in cui nessuno potrà farcela da solo. Questo è Void Crew.
Dopo una pratica missione tutorial, potremo affinare le nostre capacità e mettere alla prova “sul campo” tutto ciò che abbiamo imparato assieme ad altri giocatori. Un hub con diverse funzioni (tra personalizzazione dell’avatar e gestione della missione) accoglierà gli utenti, un po’ come accade in Deep Rock Galactic. Una volta scelto il livello (e le relative ricompense basate sulla difficoltà) tutti dovranno entrare nella propria “capsula” per poi venir trasportati a bordo della nave spaziale da gestire.
Con le nostre prime missioni in Void Crew abbiamo potuto entusiasmarci riguardo la totale libertà offerta al giocatore nel gestire il “vascello” nel suo complesso. L’intera nave infatti sarà disseminata di valvole, leve, pulsanti e postazioni con cui interagire. Le funzioni principali da attivare saranno la distribuzione energetica e il generatore d’ossigeno. Una volta alimentate le funzioni vitali della nave, sarà possibile partire verso la nostra destinazione, scegliendola dalla mappa olografica.
Purtroppo non abbiamo trovato giocatori durante le nostre prove, e ci siamo dovuti destreggiare come one-man-band fra tutte le funzioni della nave. Prima di partire siamo dovuti scendere nei “ponti bassi” per attivare i motori, girando qualche valvola. Poi siamo tornati alla guida usando i condotti verticali della nave. Il vuoto dello spazio di fronte a noi, un pulsante di avvio e una leva per l’ipervelocità. Che dire, se non “accensione!”.
NEL VUOTO NESSUNO PUÒ SENTIRTI…RIDERE
In alcuni dei livelli testati bisognava raccogliere dei dati, mentre in altri dovevamo proteggere un obiettivo. Nel nostro caso, abbiamo innanzitutto parcheggiato la nave accanto al luogo prescelto, poi abbiamo indossato il jet-pack, depressurizzato il condotto per l’uscita e ci siamo lanciati. Certo, andare in giro a svolgere in solitaria mansioni rivolte a team di 2-4 giocatori è stato complesso, spesso impossibile. E infatti completare le missioni è stato pressochè impossibile.
Resta il fatto però che Void Crew offre una cura nei particolari ragguardevole. A partire dalle azioni “pesate” come abbassare lentamente leve e girare manopole. Cosa che non avrebbe reso allo stesso modo, qualora si fossero limitate semplicemente a “scattare”. Così come anche la possibilità di sistemare ogni singola parte della nave in caso di danni. Una rottura al sistema termico potrà farci andare a fuoco come anche congelarci, oppure morire asfissiati se faremo finire l’ossigeno.
Per quanto il gameplay in singolo ci abbia limitato, ci siamo comunque divertiti nel cercare di “mettere una toppa” ad ogni problema della nave, rimandando l’inevitabile ancora un po’. In Void Crew ci si potrà sentire sempre utili in qualche modo. Che sia riparare i danni e i loro particolari effetti nell’abitacolo, o proteggere la nave sparando dal sistema di torrette o dedicarsi al potenziamento, craftando o riciclando moduli.
Inserire un determinato modulo all’interno di uno slot potenzierà quella parte di nave con vari effetti. Abbiamo trovato tutto questo tanto appagante quanto intrigantee che essere appagante. Certo avremmo voluto scoprirne di più, ma per ora non ci resta che aspettare. Abbiamo solo una sincera richiesta per gli sviluppatori, quella di rendete questo gioco veramente eterno… Magari con l’aggiunta di una bella modalità a schermo condiviso.
MOLTO PROMETTENTE
Già allo stato attuale Void Crew si (di)mostra come un divertente e tecnologico titolo cooperativo dove potremo gestire ogni funzione di un’astronave durante lo svolgimento di pericolose missioni di gruppo. Il gameplay risulta divertente, curata nell’utilizzo dei vari comandi e con numerose funzioni da seguire, sia interne che esterne alla nave. Certo, rimane una produzione raccomandata giusto nel caso abbiate un vostro team di amici, con cui giocare. Anche se formalmente è possibile giocare in solitaria, l’esperienza offerta da Hutlihut Games resta rivolta al multigiocatore. Vedremo come il team di sviluppo deciderà di migliorare quanto visto finora. Alla prossima!