Kaku: Ancient Seal, anteprima dell’avventura ispirata a Zelda: BOTW

Andiamo a riportare l'equilibrio in dei reami "elementali" in compagnia di un simpatico maialino magico

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Kaku: Ancient Seal è uno di quei titoli che colpisce fin dal primo impatto (in questo caso, nella pagina del negozio dello store di Valve). Ciò che sicuramente uno non potrebbe mai immaginare è che si tratta del titolo d’esordio di una software house indie cinese, Bingobell, che mostra fin da subito di voler fare le cose in grande. Con un prodotto tanto derivativo quanto, comunque, ambizioso.

Senza perderci troppo in chiacchere, passiamo quindi alla nostra anteprima di Kaku: Ancient Seal. Ricordiamo che il gioco, pubblicato dallo stesso team di sviluppo, è attualmente disponibile in accesso anticipato su Pc, via Steam. E che in concomitanza con la release della versione completa debutterrano sul mercato anche le versioni per  PS4PS5Xbox One e Xbox Series X/S. Buona lettura.

SI VA ALL’AVVENTURA

In Kaku: Ancient Seal vestiremo i panni di Kaku, un giovane uomo delle caverne che si finirà coinvolto in un’incredibile avventura dopo essere entrato in un misterioso portale insieme al suo mentore, Geiser. I due si ritroveranno su una misteriosa isola galleggiante, dove verranno raggiunti da un gigante di pietra e un adorabile maialino. Il compito del protagonista sarà quello di compiere il suo destino e di riportare l’equilibrio nel mondo.

A dispetto della fase di accesso anticipato, la campagna è già interamente giocabile e ci vedrà intenti a liberare le quattro regioni elementali dalla maledizione che le ha colpite. Il tutto assieme al già menzionato maialino, dotato di poteri magici e che ci accompagnerà lungo il viaggio. Questa semplice ma affascinante premessa farà da base a un’avventura d’azione fantasy semi-open world.

Come è lecito aspettarsi avremo tante missioni secondarie da completare, segreti da scoprire ed enigmi da risolvere. Questi ultimi, al pari di altri aspetti del gioco, faranno intuire l’ispirazione principale di Bingobell, ovvero il celebre The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Pur trattandosi del titolo d’esordio, il team cinese ha dato subito prova del proprio potenziale, partendo soprattutto dal gameplay.

Certo non avremo a che fare con nulla che non sia già stato visto altrove, ma l’esperienza apparirà da subito tanto solida quanto divertente. Ciò che inoltre risulta particolarmente riuscito (e che in un titolo di questo tipo è fondamentale) è il senso di progressione che proveremo attraverso il protagonista. Il quale, avanzando nella storia, imparerà man mano nuove abilità .

TUTTO TROPPO FACILE?

Il combat system è assai dinamico in quanto potremo combinare liberamente attacchi in mischia a distanza. Sarà possibile fare affidamento su un’ampia varietà di armi da combattimento ravvicinato, mentre la fionda di Kaku (unica arma a distanza) potrà essere personalizzata con vari tipi di munizioni. Queste ultime però andranno fabbricate di volta in volta, cosa che potremo fare soltanto in luoghi specifici dopo aver raccolto i materiali necessari.

Va da sé che in Kaku: Ancient Seal la gestione delle risorse rivestirà un ruolo importante, ma per fortuna non risulterà mai tediosa. Anche perchè bisognerà raccogliere materiali anche per migliorare l’equipaggiamento e le abilità del protagonista. Un cacciatore nonchè raccoglitore provetto. Il titolo di Bingobell offre ben tre diversi livelli di difficoltà, ma anche al più difficile non abbiamo fatto fatica contro i bos, per via dei loro pattern d’attacco fin troppo facili da decifrare, memorizzare e contrastare.

Certo, la fondamentale schivata non potrà essere abusata a causa della barra della resistenza di cui dovremo tenere conto, ma di fatto non ci ritroveremo mai a lottare autenticamente per la sopravvivenza. Sensazione estesa dall’abbondanza e dal buon posizionamento dei punti di salvataggio, che scongiureranno alla base la “paura” di essere sconfitti. A livello tecnico invece si può notare un ottimo utilizzo dell’Unreal Engine.

A dispetto di un art design abbastanza semplicistico, Kaku: Ancient Seal presenta una notevole cura per i dettagli. Complice anche l’accesso anticipato però, il tutto si ripercuote inevitabilmente sulle prestazioni, con diversi cali di framerate soprattutto nelle isole fluttuanti. Abbiamo poi alcuni bug che per quanto non siano così deleteri nel complesso, possono risultare frustranti. Per esempio blocchi casuali dello schermo o un mancato avvio corretto del gioco. Tutti problemini che verranno certamente risolti dal team di sviluppo nei prossimi mesi.

PROMETTENTE

Kaku: Ancient Seal promette davvero bene, al netto dei possibili, impropri paragoni con la sua ingombrante “musa” ispiratrice, The Legend of Zelda: Breath of the Wild. La quantità di contenuti messa sul campo fin dall’inizio da parte del team di Bingobell è notevole, al pari della cura riversata su questa opera di debutto. Oltre alle fisiologiche rifiniture e migliorie (specialmente dal lato tecnico) da apportare nel corso dell’accesso anticipato, ciò che appare indispensabile è inserire un’autentica sfida per i giocatori, facendo sì di far risultare concretamente difficile l’omonimo livello di difficoltà. Per il resto, la strada intrapresa è senz’altro quella giusta.