Noob – The Factionless, recensione di un omaggio ai JRPG di una volta
Vediamo il frutto della collaborazione fra ben tre studi di sviluppo, che sono partiti dall'omonima webserie francese
Noob – The Factionless è una produzione particolare sotto diversi aspetti, ma andiamo con ordine. In primo luogo va detto che si tratta del primo videogioco ispirato all’omonimo “universo” (che comprende fumetti, romanzi, novel ecc), la cui fama si deve principalmente a una celebre webserie francese, disponibile sul canale Youtube Noob & Olydri. Concepito inizialmente nel 2008 dalle menti di Fabien Fournier e degli altri componenti di Olydri Studio, l’universo di Noob (la cui storia è strutturata in maniera simile a un mmorpg) presenta personaggi e caratteristiche originali: geografia, linguaggio, flora, fauna ecc, dove gli spettatori vengono trasportati.
Ciò che rende incredibile il percorso di questo vero e proprio franchise è il fatto di essere sempre rimasto indipendente. Grazie alla sola vendita di racconti, fumetti e merchandise vario (più qualche campagna di crowdfunding con un eccellente responso da parte del pubblico), il team è riuscito a realizzare, tra le altre cose, tre lungometraggi e perfino un gioco da tavolo. Questa volta però si è voluto puntare ancora più in alto: da qui la collaborazione con SneakyBox Games e BlackPixel Studio, che ha portato alla realizzazione di questo peculiare jrpg.
Andiamo quindi a scoprire Noob – The Factionless in questa recensione della versione Pc. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Microids, è disponibile anche su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e Switch. Buona lettura.
UN VIDEOGIOCO NEL VIDEOGIOCO
Al pari di altre opere transmediali come Sword Art Online, anche Noob – The Factionless si svolge sia nella “vita reale” che all’interno di un videogioco. La storia inizia con due amici, Adam e Martin, intenti a chiaccherare in un internet cafè circa l’intenzione di diventare giocatori professionisti di eSport. Improvvisamente uno sconosciuto, Max, irrompe nella conversazione e li convince ad acquistare Horizon 4.2, un popolare mmorpg.
Questo dopo avergli raccontato del leggendario gruppo di giocatori “noob” che da perfetti inetti riuscirono a diventare delle vere e proprie leggende. Una corsa ad acquistare il gioco e poi pronti a iniziare l’avventura, con un obiettivo preciso. Raggiungere il lv.100 prima della release di Horizon 5.0, che presumibilmente porterà tutta una serie di nuovi cambiamenti e contenuti.
Senza scendere nei particolari della storia, diciamo da subito che il gioco non offre chissà quale livello di sfida (combattimenti con i boss a parte). Di fatto il proposito da parte degli sviluppatori sembra essere quello di far apprezzare la componente narrativa, ricchissima di rotture della quarta parete e in generale riferimenti “esterni”. Proposito pienamente raggiunto, aggiungeremmo.
Come in qualsiasi jrpg che si rispetti, anche qui controlleremo un party composto da alcuni personaggi. In questo caso quattro, seguendo una “formazione” assai equilibrata che comprende un tank, due DPS e un healer. Nel nostro caso parliamo di Martin (che interpreta Baster, il neogico), Sarah (May, la cartomante), Leo (Log, l’elementalista) e infine Adam (Drek, il berserker).
LA FORZA DELLA TRADIZIONE…
Purtroppo in Noob – The Factionless non sarà possibile cambiare le classi dei personaggi, ma le sottoclassi (e relativi bonus passivi) sì. Anche le abilità e gli equipaggiamenti appropriati varieranno di conseguenza, consentendoci di poter comunque contare su una notevole personalizzazione. Oltre a tutto ciò, ognuno dei nostro eroi svolgerà anche due lavori, che apriranno un ulteriore, vasto ventaglio di possibilità relative alla raccolta e alla creazione.
Sempre tenendo presenti, tuttavia, varie restrizioni relative anche al proprio livello. Si tratta comunque di impieghi assai utili e remunerativi, che ci permetteranno anche di guadagnare dell’oro tramite la vendita degli oggetti in eccesso. Oro da utilizzare per far scorta di pozioni o di equipaggiamenti nuovi di pacca. Come prevedibile, non mancherà una quantità spropositata di missioni secondarie da svolgere.
Sebbene possano sembrare una perdita di tempo, il loro completamento si rivelerà spesso tanto semplice quanto remunerativo (in termini di denaro e XP). In tal senso anche i combattimenti, rigorosamente a turni, risulteranno assolutamente in linea con tutte le produzioni sui generis.
Interessante la mini-componente deck builder legata alla cartomante, Sarah/May, che in battaglia potrà portare con sé un vero e proprio set di carte (utilizzabili un numero di volte limitato in ogni scontro) aventi molti effetti diversi.
… E QUALCHE INSIDIA DELLA MODERNITÀ
Un elemento invece abbastanza peculiare di Noob – The Factionless riguarda il “blocco” dei livelli. Dal momento che per diventare delle leggende i quattro protagonisti dovranno raggiungere e superare i 9 piani della Torre di Galamadriabuyak, gli sviluppatori hanno optato per altrettante limitazioni. In sostanza, per alzare di volta in volta il level cap di 10 livelli dovremo necessariamente accedere al piano successivo. Questa scelta di design, giustificata in primis dalla lore di gioco, si rivela intelligente perchè va a sfavorire l’esigenza/tendenza relativa al grinding selvaggio.
Spesso immancabile anche e soprattutto in produzioni di questo tipo. Nel caso dovessimo ritrovarci con il party al massimo livello consentito in quel momento niente paura: gli scontri ci consentiranno comunque di ottenere punti abilità, denaro e persino equipaggiamento. Noob – The Factionless rende dichiaratamente omaggio alla tradizione più consolidata del genere jrpg. Non solo tramite il gameplay ma anche soprattutto grazie al lato tecnico. In primis con la musica e con il sound design: gli sviluppatori infatti hanno fatto parecchio affidamento su effetti sonori tipici della tradizione, seppur lievemente modernizzati al fine di adattarsi meglio al presente.
Ottima anche la colonna sonora semi-orchestrale, che accentua ancora di più l’immersività in questa autentico scrigno ricolmo di ricordi e nostalgia. Sul fronte visivo il discorso che si può fare in merito è molto simile, visto che il team di sviluppo ha puntato su una gradevole grafica low poly unita ad ambienti talvolta pixellati che faranno indubbiamente breccia nei cuori dei tantissimi appassionati di vecchi giochi di ruolo giapponesi.
Certo, complessivamente in tal senso non c’è nulla che risulti particolarmente curato, ma apprezziamo l’impegno profuso soprattutto in piccole chicche. Per esempio nel fatto che cambiando le armi e gli equipaggiamenti dei personaggi anche la loro estetica muterà di conseguenza. Un elemento che potrà sembrare banale ma che è tutt’altro che scontato, specie in produzioni indipendenti.
CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI
Noob – The Factionless è una dichiarata, riuscita lettera d’amore ai jrpg “di una volta”, caratterizzati da un design semplice, un gameplay divertente ma non troppo impegnativo e soprattutto storie spensierate ma non per questo mal scritte. La collaborazione tra Olydri Studio, SneakyBox Games e BlackPixel Studio ha generato un frutto assolutamente rispettabile, consigliato a tutti gli amanti del genere e non solo. Ai palati più esigenti (o comunque raffinati) la produzione potrebbe risultare priva di mordente, per non dire insipida, specialmente sul fronte tecnico. Tuttavia ci teniamo a rimarcare quanto il gioco valga comunque la candela, anche solo per poter conoscere nel dettaglio l’ironia e la genialità proprie di un franchise che da 15 anni si regge esclusivamente sulle proprie gambe, grazie all’amore e al supporto di tantissimi fan.
Pregi
La storia è divertente, accattivante e incarna alla perfezione lo spirito del franchise. Gameplay solido nel suo rimanere saldo ai capisaldi del genere, per quanto la soluzione atta a sfavorire il grinding risulti assai efficace. Tecnicamente è un riuscito e gradevole omaggio alla tradizione...
Difetti
... Anche se le esigenze della modernità potrebbero far apparire il tutto un po' scarno. A livello di contenuti proposti (soprattutto missioni secondarie), la qualità appare decisamente sfavorita rispetto alla quantità.
Voto
7,5