Spiritfarer, recensione dell’avventura da traghettatori dei defunti
Dagli autori di Jotun e Sundered, accompagneremo le anime nell'aldilà in un viaggio pieno di emozioni e cose da scoprire
Il tema della morte è stato spesso trattato nel mondo dei videogiochi, ma è raro vederlo affrontare con la delicatezza e il “tocco” di Spiritfarer. Un’avventura che combina meccaniche da gestionale con altre da platform, dietro al cui sviluppo troviamo Thunder Lotus Games. Abile software house indipendente nata nel 2014 a Montreal, in Canada, e già autrice degli ottimi Jotun (2015) e Sundered (2017).
In attesa della loro prossima opera (33 Immortals, annunciata di recente), abbiamo quindi voluto scoprire quest’esperienza da traghettatori di defunti, che promette emozioni e riflessioni a non finire. Di seguito quindi la nostra recensione della versione Pc di Spiritfarer. Ricordiamo che il gioco, pubblicato dallo stesso team di sviluppo, è disponibile anche su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e Switch. Buona lettura.
SUCCESSORI DI CARONTE
Come è lecito aspettarsi, la storia rappresenta il fulcro di Spiritfarer. Nei panni della protagonista, Stella, il nostro compito sarà quello di aiutare le anime perdute, facendo amicizia e prendendoci cura di loro prima di rilasciarle finalmente nell’aldilà. Il tutto con l’aiuto di un adorabile felino, Daffodil, che potrà anche essere controllato da un secondo giocatore in co-op.
Le relazioni che potremo costruire con i vari NPC risultano davvero toccanti. Sarà possibile conoscere i loro pensieri, paure e rimpianti, e bisognerà aiutarli a venire a patti con i problemi del passato. Che sia offrendogli il loro cibo preferito o dandogli un caloroso abbraccio, vederli effettivamente tirarsi su di morale con le nostre azioni sarà sinceramente gratificante.
Ogni spirito sarà ben distinto dagli altri, e avrà diverse richieste per noi. Richieste grazie alle quali potremo sviluppare nuove abilità e progetti con cui rendere sempre migliore la nostra vita, e quella dei passeggeri. La barca sarà la nostra casa, e potremo contare su un grande livello di personalizzazione. I nuovi progetti si sbloccheranno in vari modi, con il nostro potenziale che si espanderà a ogni nuovo edificio disponibile.
Le isole che visiteremo saranno spesso piccole, e alcune di esse conterranno dei segreti inizialmente inaccessibili (serviranno delle abilità specifiche). In generale però avremo sempre qualcosa da fare. Prendersi cura dei giardini e degli animali, tagliare tronchi alla segheria, realizzare delle nuove ricette culinarie con cui deliziare i nostri compagni oppure la pesca. Il tempo non sarà mai sprecato.
VIAGGIARE AL PROPRIO RITMO
I minigiochi e le sfide che Spiritfarer ci metterà di fronte saranno facili da capire e superare, ma progredendo la difficoltà si alzerà man mano. Compiti come tagliare tronchi, realizzare tessuti, riprodurre musica ecc avranno, ciascuno, la propria “ludica” espressione. La maggior parte sarà costituita da eventi rapidi che tuttavia varieranno nell’approccio e nella reattività richiesta per completarli.
A patto di mantenerli felici, alcuni spiriti potranno anche darci una mano, cosa che renderà il nostro impegno complessivo ancora più gratificante. Le richieste degli spiriti ci metteranno costantemente alla prova nel corso del nostro viaggio. Cambiamenti nelle loro “cabine”, cibi più elaborati con ingredienti non semplici da rinvenire…
Nel complesso però non esiste un modo lineare per vivere l’esperienza ideata da Thunder Lotus Games. Saremo liberi di trascorrere con ogni spirito il tempo che riterremo più opportuno, così come potremo viaggiare tra le isole al nostro personalissimo ritmo. Certo capiterà di incontrare alcuni ostacoli come muri di ghiaccio o enormi rocce, che si potranno superare solamente raccogliendo materiali e potenziando la nave.
Tuttavia non avremo a che fare con alcun limite di tempo, cosa che eviterà a monte qualsiasi tipo di pressione o stress. Il backtracking sarà una pratica comune e talvolta le attività potrebbero sembrare un po’ ripetitive, ma sul divertimento offerto da Spiritfarer non nutriamo alcun dubbio.
MUSICA PER OCCHI E ORECCHIE
Graficamente parlando Spiritfarer è semplicemente sbalorditivo, proprio come le opere precedenti della software house canadese. In questo caso, nell’ammirare ciò che verrà riprodotto dinanzi ai nostri occhi sarà impossibile non pensare ai classici dello Studio Ghibli, tra le altre cose. Con design dei personaggi unici, colori vivaci e meravigliosi luoghi da visitare, siamo rimasti obiettivamente meravigliati durante il nostro viaggio.
Anche la sublime colonna sonora svolge un ruolo importante nel rendere ancora più emozionante l’esperienza. Per non parlare degli effetti audio, dal dolce russare degli spiriti al loro mormorio mentre vagano per la nostra imbarcazione. Segnaliamo infine che dall’uscita a oggi sono stati aggiunti anche i sottotitoli in italiano, che renderanno il tutto più fruibile dai nuovi giocatori nostrani.
DA AVERE ASSOLUTAMENTE
Thunder Lotus Games ci sa fare, e Spiritfarer rappresenta un’ulteriore conferma in merito. Si tratta infatti di un titolo meraviglioso, capace di affrontare argomenti di un certo spessore con tatto e rispetto, riuscendo nel contempo a erigere attorno a essi un mondo pieno di bellezza ed emozioni. Certo non è adatto a giocatori in cerca di azione e adrenalina, ma in fin dei conti è importante anche rendersi conto che ciascuna produzione ha i suoi destinatari, potenziali o effettivi.
Pregi
Storia appassionante ricca di personaggi carismatici, ciascuno col proprio vissuto. Il mix tra avventura, gestionale e platform funziona davvero bene. Stilisticamente è un altro colpaccio messo a segno da Thunder Lotus Games.
Difetti
Le attività possono risultare ripetitive dopo non molto. Astenersi giocatori in cerca di azione e adrenalina.
Voto
9