Path of Achra, la nostra anteprima

Un roguelike non così classico è pronto a sfidarvi con una mole di classi e build sorprendente

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È un periodo prolifico per i roguelike/roguelite, e lo abbiamo visto recentemente anche nella nostra anteprima di Against the Storm. Il genere è riconducibile al titolo da quale prende il nome, Rogue, un dungeon crawler uscito negli anni ’80 su Unix e convertito per una miriade di sistemi. Ad oggi nomi quali NetHack e Tales of Maj’Eyal rievocano dolci memorie tra gli appassionati, che tra mappe generate proceduralmente e un livello di sfida solitamente molto elevato ignorano la presenza di fattori oggi ritenuti imprescindibili come per esempio di canoni l’accessibilità. A questi videogiocatori, che non è sbagliato definire eroi, Path of Achra offrirà una sfida nuova e impegnativa.

Partorito dalla mente e dalla fantasia di un singolo sviluppatore, Ulfsire, si tratta di un roguelike in stile dark fantasy con un’attenzione particolare alla personalizzazione del personaggio, e con una progressione non lineare. Esteticamente e volutamente retrò, presenta anche un gradito nonchè notevole livello di difficoltà. Andiamo quindi a scoprire Path of Achra in questa nostra anteprima, basata sulla versione 0.5.5. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Slouching Beast LLC (etichetta creata dallo stesso Ulfsire), è attualmente disponibile in accesso anticipato su Pc, via Steam. Buona lettura.

BENVENUTO, GIOVANE PELLEGRINO

Ci sono titoli dove storia, personaggi e ambientazioni creano una struttura nella quale il giocatore è sia protagonista che spettatore degli eventi che verranno. In Path of Achra tutto ciò risulta tanto semplice quanto straordinariamente efficace. Le terre di Achra sono colme di tesori, segreti e una moltitudine di nemici che non aspettano altro che farci la festa.  Il nostro obbiettivo sarà molto chiaro: esplorarle e arrivare all’antico Obelisco per scoprire cosa c’è oltre.

Non aspettatevi il significato della vita, non cercate l’assoluzione finale, non desiderate di sconfiggere gli dei, perché non accadrà. Almeno non in questa fase di accesso anticipato. Ogni livello e mappa che completeremo ci porterà un passo avanti sì verso le stelle, ma solo per ricominciare il cammino consci dell’esperienza acquisita e delle abilità che avremo appreso durante la sessione precedente.

E questo avverrà sia alla fine del cammino che giungendo a una schermata di game over dopo essere stati sconfitti da uno dei tanti, terrificanti incubi che abitano questo mondo. Il bello è che questa sfida tutt’altro che alla portata di tutti potrà essere superata non solo in solitaria, ma anche avvalendosi di creature o personaggi che ci aiuteranno fornendo cure, difesa ed importanti bonus.

Il nostro alter ego che andremo a creare inoltre non sarà l’eroe di Tales of Maj’Eyal o il malvagio dio redivivo di Soulash. Bensì un semplice viandante che via via diverrà sempre più forte in vista della sfida finale. In tutto questo potremo trovare un po’ di bushido e persino filosofia, ma dal momento che ci stiamo concentrando sull’opera di Ulfire per ora passiamo oltre.

TRIADE DI UNA CREAZIONE

Path of Achra propone un’interessante sistema di creazione del personaggio, che verrà generato con nome casuale sulla base di tre elementi: cultura, classe e religione. Ciò risulta davvero interessante perché solitamente ci si basa solo su classi e abilità, e difficilmente le parole cultura e religione fanno capolino in un videogioco. A meno che non si tratti di elementi a scopo squisitamente narrativo.

In questa sede invece rivestono un ruolo fondamentale che non solo determina le statistiche iniziali di forza, destrezza e volontà, ma anche l’abilità di base e il modo in cui il giocatore dovrà approcciarsi alla partita. Ovviamente il tutto è inventato e non ci sono nomi che richiamano memorie odierne, anche se abbiano notato alcuni rimandi ad atmosfere esotiche.

Nel momento in cui scriviamo questa anteprima in gioco figurano dodici culture, altrettante classi e otto religioni che andranno a definire un personaggio che in seguito potrà evolversi ulteriormente. È implicito che ci siano culture e religioni più adatte a un certo tipo di gameplay, sia esso orientato al combattimento in senso stretto piuttosto che all’evocazione o al danno a distanza.

Il nostro suggerimento è quello di divertirsi e provare tante combinazioni diverse, anche perché con più di cinquanta abilità sarà possibile arrivare a creare più di mille personaggi diversi. Definito il personaggio di partenza le prime mappe rappresenteranno un vero e proprio banco di prova per la nostra build, che potremo comporre aumentando di livello. Di volta in volta dovremo spendere un punto gloria” per migliorare le caratteristiche o il vigore, che definirà i nostri punti ferita.

ESPLORA, ATTENDI, STUDIA

I vari livelli che esploreremo sono composti da una serie di tiles in griglia quadrata che rappresentano montagne, labirinti, vallate, deserti, torri e altro ancora. Di volta in volta la mappa del mondo di Path of Achra offrirà la possibilità di scegliere fra tre destinazioni, e ogni livello è solitamente composto da tre scenari. Ciascuna tappa del viaggio viene inoltre incorniciata da una breve descrizione di ciò che ci attenderà, compresi potenziali tesori e mostri che dovremo fronteggiare.

In particolare e soprattutto nelle fasi avanzate della partita sarà cruciale spendere qualche secondo nello studio dei nemici, poiché la meccanica relativa alle resistenze risulterà di fondamentale importanza. In alcuni casi non potremo far altro che optare per una posizione particolare, visto che una volta iniziata l’esplorazione una meccanica a turni stile IGOUGO determinerà tanto il nostro movimento quanto quello di nemici e potenziali alleati.

Potremo anche decidere di stare fermi attendendo il turno, e ci saranno abilità e classi che vertono anche su questo approccio. È il caso dell’evocatore, del druido ma anche di personaggi legati alla magia del sangue, che da fermi saranno in grado di evocare costrutti che li aiuteranno in battaglia.

Di tanto in tanto avremo andhe la possibilità di acquisire  bottino, tra cui gambali, bracciali, armature, scudi, elmi e tantissime armi. Ogni pezzo d’equipaggiamento possiederà abilità uniche. Fatta eccezione per l’equipaggiamento di partenza, consigliamo di non buttare nulla per poter contare sulle resistenze insite in ciascun pezzo. In questo modo si potrà definire una strategia adatta alle insidie del momento.

A CONTATTO CON I PROPRI DUBBI

Path of Achra offre un sistema di combattimento profondo e sfaccettato, che verte su una mole di statistiche importante a cui dovremo abituarci nel corso dell’avventura. Ci sono nemici con diversi tipi di resistenze e debolezze che andranno sfruttate e tipi di danno che spazieranno dal semplice colpo contundente al taglio, alla foratura e ovviamente quelli magici come fuoco, fulmine e ghiaccio, fino ad arrivare a quelli di tipo astrale e da veleno.  Tante tipologie dunque, che dipenderanno anche dall’equipaggiamento in possesso del personaggio.

Quest’ultimo non solo potrà usare armi a due mani, ma anche due armi contemporaneamente, spada e scudo, solo scudo come in The Rising of Shield Hero o perfino due scudi. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Ci sono poi danni a distanza che talvolta sono insiti in bracciali o altri pezzi dell’armatura, e possono colpire a due o tre quadrati davanti o a lato del giocatore o addirittura ad area. Di contro anche mostri e nemici potranno fare lo stesso, come anche teletrasportarsi o spostare noi stessi da una parte all’altra della mappa. Detto a parole può sembrare complicato, ma in gioco il tutto acquisisce senso e una certa fluidità che migliorerà man mano che acquisiremo confidenza con le meccaniche.

RETRÒ É IL NUOVO MODERNO

Quando ci siamo occupati della recensione di Astra Protocol 2 abbiamo evidenziato la bellezza di una produzione minimale, che fa dello stile visivo semplice e ridotto il proprio biglietto da visita. Lo stesso possiamo dirlo per Path of Achra, dove mappe, personaggi e mostri sono realizzati volutamente ai minimi termini con una grafica in pixel art semplicissima eppure funzionale. Gli sprite in particolare appaiono semplici ma affascinanti oltre che molto diversi tra loro.

Il tutto con una palette di colori che alterna toni scuri ad altri molto accesi capaci di donare un’atmosfera anni ’80 davvero soddisfacente. La colonna sonora consta di una manciata di musiche contemplative e orecchiabili, che seppur in numero esiguo accompagneranno il giocatore senza stancare troppo. In futuro qualche traccia in più è auspicabile, ma nell’economia del gameplay gli elementi su cui concentrarsi sono ovviamente altri sebbene, ad oggi, l’esperienza risulti già più che positiva.

PRATICAMENTE GIÀ PRONTO

Path of Achra è una piccola perla in corso di sviluppo. Un roguelike classico, ma che vanta alcune varianti che lo rendono di fatto unico. La possibilità di esplorare in automatico la mappa o di avvalersi di una pletora di alleati con cui condividere l’avventura rende vivace un’esperienza decisamente impegnativa e tutt’altro che scontata. Le partite che ci appresteremo ad intraprendere sono volutamente brevi, ma incoraggiano il giocatore a sperimentare e migliorare evitando un errore che spesso è insito nel genere: la frustrazione.

La combinazione tra cultura, religione e classe consente inoltre di sviluppare una moltitudine di build diverse che diverranno ancor più personali man mano che, progredendo, approfondiremo il nostro viandante. Anche se in accesso anticipato il titolo sviluppato da Ulfsire offre molte ore di divertimento ed è capace di dare filo da torcere a produzioni ben più conosciute. Oltretutto il prezzo di vendita (quasi 10 euro) non è alto se si considera una longevità potenzialmente infinita. Consigliamo il gioco a tutti gli appassionati di roguelike, e in particolar modo a chi cerca una sfida impegnativa ma non stressante.