Gun Jam, la nostra recensione
Più che un videogioco, uno "strumento ritmico" con cui allenarci a suonare, usando la nostra musica come munizioni
Gun Jam è un titolo che, anticipiamo, va ad aggiungersi nell’insieme di sparatutto ritmici, sulla scia di produzioni come BPM: Bullets Per Minute o il ben più recente Metal: Hellsinger. Dietro a questo FPS in salsa rhythm game troviamo Jaw Drop Games, uno studio indipendente inglese con una discreta esperienza alle spalle. Come dichiarano sul proprio sito internet, il loro obiettivo è quello di creare videogiochi indimenticabili.
Ci saranno riusciti con questo nuovo “fps musicale”? O finiranno con il “romperci gli strumenti”? Scopriamo in questa recensione di Gun Jam. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Raw Fury, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam. Buona lettura.
BOOM-SHAKALAKA-BOOM
Partiamo subito col dire che Gun Jam non è propriamente l’avventura che vi aspettereste, qualora siate avvezzi agli sparatutto ritmici. Infatti possiamo definire l’opera di Jaw Drop Games come una sorta di “arena-shooter musicale”, equipaggiato con dieci esplosive soundtrack ufficiali. Abbiamo molto gradito la possibilità di poter caricare le proprie tracce musicali, a patto però di informarsi preventivamente sul numero di BPM (battiti al minuto) della traccia importata. Così da poter giocare seguendo il giusto ritmo.
Le arene attualmente disponibili sono quattro: tre “antifeatri” e un percorso a checkpoint con un ostinato boss finale in stile bullet-hell. Stile che generalmente sarà presente anche negli altri livelli, supportato dal fuoco ostile di alcuni tipi di nemici e da varie trappole ambientali, tra cui anche torrette automatiche. Su schermo si genererà parecchio caos e arrivare in fondo alla traccia non sarà sempre scontato, anzi…
Ogni location in Gun Jam avrà un suo “eroe” abbinato, per un totale di tre disponibili. Ciascuno di essi avrà uno “stile” personale, che però si esprimerà soltanto attraverso un gesto della mano e una propria ultimate skill “Overdrive”. Berserker per attacchi ravvicinati, Bullet Time per lo “slow-motion” e Quad-Damage per danni quadruplicati. Questi saranno i poteri (piuttosto generici) dei nostri protagonisti, che purtroppo rimarranno “bloccati” nelle loro arene dalla crescente difficoltà, senza possibilità di selezione.
Qualche variazione nei nemici aggiungerà un po’ di pepe al tutto, come anche alcuni elementi dotati di scudo e altri nemici più grandi del normale. Nulla di entusiasmante, tuttavia. Inoltre, verso la fine di ogni canzone ci troveremo a confrontarci con un boss enorme. Una buona idea, che però non renderà a dovere costantemente. Complice un’apparizione a volte troppo ritardataria, che non sempre ci darà il tempo (né sufficienti battiti) per concludere lo scontro. Soprattutto nelle playlist personalizzate.
SE CI SEI… BATTI UN COLPO
Come visto in altri esperimenti ritmici del genere, il sistema di mira in Gun Jam funzionerà similmente ad un metronomo. I “battiti” dei ritmi di ogni traccia saliranno dal basso, attraversando il nostro puntatore. Potremo quindi sparare in prossimità di queste “note” oppure usarle per schivare. Non saremo però liberi di sparare o schivare senza note, e non ci sarà un sistema di danni in base al punteggio, ma solo una catena di combo fino ad un massimo di x5.
La peculiarità di questo titolo sarà nelle “armi” in nostro possesso. In base all’altezza (o “pesantezza”) del battito, avremo una modalità di sparo differente, che cambierà switchando automaticamente strumento in base alla nota in arrivo. Vedremo passarci tra le mani un simil fucile a canne mozze, una mitraglietta, una carabina e un lanciagranate. Tutte “rivisitate” e fuse in appariscenti strumenti musicali, con danni differenti in base al peso della nota.
Sul fronte gunplay alcune funzioni avrebbero potuto offrire di più, come l’attivazione della ultimate Overdrive. Ci saremmo aspettati qualcosa a metà fra uno “star-power” della serie Guitar Hero e un x16 visto in Metal: Hellsinger, con un’amplificazione musicale “sul pezzo”, degna di una mossa speciale. Purtroppo non accadrà nulla di memorabile attivandola, rendendo tale funzione piatta e spesso dimenticabile, se non per vitale necessità di gameplay.
Se non altro in Gun Jam avremo poco altro da analizzare giocando, in quanto gli scontri saranno veloci e frenetici, minati da una superficiale finestra di game over a comparsa. Certo un breve timer di stallo sarebbe utile per non finire catapultati nel menù senza rendercene conto. Diverse volte infatti siamo passati, nel giro di un millisecondo, dal cliccare sul mouse (sparando concentrati come dannati) al menù principale, saltando il riepilogo di fine partita.
TIENI IL TEMPO
Musicalmente parlando Gun Jam è un titolo “esplosivo”. Le dieci tracce proposte dal gioco sapranno gasarci con una follia musicale degna di una battaglia tutti contro uno. Le soundtrack disponibili spazieranno fra generi quali EDM, Trap Hop e Metal. I livelli saranno longevi quanto le canzoni, e le dieci scelte disponibili saranno tutte di una durata compresa tra i quattro e i dieci minuti. Ogni traccia avrà una sua velocità in battiti: più sarà alta, più potremo sparare o schivare, e di conseguenza gestire al meglio le ondate nemiche.
Con le proprie playlist invece bisognerà inserire il numero di BPM manualmente, in modo da permettere al titolo di andare “a tempo”. L’auto-detect dei BPM delle nostre tracce, purtroppo, non ha quasi mai restituito buoni risultati, spingendoci a seguire le indicazioni esterne lasciate dal gioco stesso. Una veloce ricerca su internet sarà la soluzione più efficace per scovare i BPM della traccia desiderata.
Sul fronte stilistico Gun Jam risulta obiettivamente interessante. Arene e ambientazioni tecnologiche sono fuse tra neon e architetture “musicali”, come in un universo sonoro a sé, peculiare. Anche graficamente sfoggia un’eccentrica e accesa cel-shading alla Jet Set Radio (o alla Hi-fi Rush, per i più giovani). La luminosità risulta spumeggiante e “pulsante”, anche se non “a tempo” con il tutto. Esplosivo invece il sonoro, per quanto sia invece sottotono, sotto questo aspetto, l’attacco corpo a corpo e la skill Overdrive.
Tecnicamente non abbiamo riscontrato problemi, se non per un unico freeze ad ogni entrata nell’arena. Alla fine ci siamo dilettati con piacere, pur non riuscendo sempre a concludere lo scontro finale per mancanza di note. Un veloce tutorial invece sarebbe stato utile per capire che non tutte le note vanno premute singolarmente. Si tratta in ogni caso di un peculiare ibrido ritmico, che però poteva offrire di più sul fronte, soprattutto, dei contenuti. Ora come ora, quanto avrà da offrire dipenderà da voi.
POTREBBE DARE SODDISFAZIONI
Allo stato attuale Gun Jam risulta un piacevole esperimento ritmico “alternativo”, sulla falsa riga di pionieri del genere quali Metal: Hellsinger e BPM: Bullets Per Minute. Non potendo vantare un’abbondante presenza di contenuti, il titolo corre ai ripari offrendo la possibilità di importare tracce dall’esterno. Tuttavia, per quanto ciò possa essere la chiave per una longevità pressochè infinità, il “lettore di battiti” non riesce a svolgere efficamente il suo ruolo, costringendo il giocatore a cercare la soluzione all’esterno, in rete.
Le esplosive tracce messe in campo da Jaw Drop Games valgono appena il prezzo del biglietto, ma i più esigenti esauriranno i contenuti a disposizione molto rapidamente. Dopotutto una sola modalità con classifiche annesse potrebbe arrivare presto a stancare. Anche l’impossibilità di selezionare l’eroe da usare in un’arena (visto che ognuno di loro sarà vincolato a una di esse) non supporta il fattore varietà. Pur essendo quindi un prodotto ben pensato e tecnicamente solido, allo stato attuale può essere considerato solamente come un particolare “lettore musicale”, che potrebbe/dovrebbe esprimere molto di più.
Pregi
Sonoro e tracce ufficiali esplosive. Graficamente un rave di colori accese e luci al neon. Un universo musicale con idee stilisticamente valide. Longevità pressocchè infinita grazie alla possibilità di importazione delle nostre tracce...
Difetti
...che però, anche con la giusta configurazione, non sempre restituisce il risultato sperato. Diversi aspetti non entusiasmanti e "sotto tono"; un peccato per un titolo avente un simile potenziale. Contenutisticamente arido.
Voto
6,5