Di arpg spaziali possiamo dire che il mercato ne è genericamente abbastanza carente. Sono infatti pochi i coraggiosi a lanciarsi in progetti “open space” con risultati memorabili. In questo caso però Everspace 2 ha goduto sin da subito di un vasto appoggio popolare, data la passata (fine 2019 ndr) campagna Kickstarter il cui successo ha permesso la realizzazione del gioco. Come abbiamo avuto modo di verificare nel corso della nostra anteprima di due anni fa, rispetto al predecessore non ci siamo trovati dinanzi a un roguelike spaziale, bensì a un’avventura action rpg progressiva, con una forte componente narrativa.
Dietro alla quale troviamo Michael Schade e Christian Lohr, due sviluppatori appassionati di giochi spaziali da oltre 20 anni, che a capo di Fishlabs Entertainment (che fa capo a Deep Silver) hanno sfornato opere come Chorus e la serie di Galaxy on Fire. Dopo aver fondato Rockfish Games (con sede ad Amburgo, in Germania), si sono invece dedicati a Everspace 2, di cui ora parleremo in questa recensione. Ricordiamo che il gioco, pubblicato sempre da Rockfish Games, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam e GOG. La versione per PS5 e Xbox Series X/S è attesa per l’estate, mentre quella per PS4 e Xbox One è stata cancellata. Buona lettura.
“I LOST CTRL, SIGH* I NEED MORE SPACE…”
Everspace 2 riparte proprio da dove ci ha lasciato. Certo, a patto che siate riusciti a raggiungere l’agognato finale nel primo capitolo di genere roguelike. Vestiremo ancora una volta i panni di Adam che, nascondendosi dal suo passato, si ritroverà nuovamente braccato su più fronti. Durante un lavoro come scorta armata infatti qualcosa va storto, e Adam e il suo amico vengono catturati dalla flotta dei Deviati.
In prigionia, faremo la conoscenza di Dax e di un nuovo minaccioso individuo in cerca di vendetta per le nostre azioni passate. Conoscendo il nostro segreto come clone militare, questa misteriosa figura deciderà di caricare il nostro profilo in “rete” rendendoci un bersaglio. Inconsapevole però, degli effetti che tale mossa avrebbe scatenato. Come in un lampo infatti, la flotta coloniale appare dal nulla, reclamando il corpo clone del nostro protagonista e attaccando la base dei Deviati.
Fortunatamente, anche grazie all’aiuto del nostro compagno prigioniero Dax, riusciremo a fuggire dal fuoco incrociato, stabilendoci in una vecchia base isolata. Da qui partiranno una serie di missioni principali, atte a ripristinare l’operatività della struttura e proseguire nella trama. La narrazione stavolta non sarà più di contorno, ma avrà una forte marcatura sull’intera produzione. La vicende infatti si susseguiranno in modo intrigante con le missioni principali.
Everspace 2 segna l’atto, da parte di Rockfish Games, di aver voluto fare le cose in grande. La sua impostazione “oper world” si avvicina molto a quanto visto nel simulatore spaziale Elite Dangerous, pur restando sempre di stampo arcade. Avremo totale libertà di movimento nello spazio e potremo viaggiare a velocità luce in “tempo reale”, spostandoci fra i vari punti di riferimento. Durante i viaggi scopriremo anche vari punti di interesse in cui “entrare” per dedicarci a fruttuose fetch quest di buona varietà.
ARC-9000 O BFG 9000?
Si farà sentire, almeno nel primo grande settore, la mancanza dei pittoreschi scenari del primo capitolo. I punti di interesse saranno spesso detriti di navi distrutte e fasce di asteroidi piuttosto generiche. Sarà proprio il bottino, tuttavia, a risollevare la situazione. Zone puzzle con cui interagire, meccanismi da sbloccare dentro relitti di enormi astronavi, asteroidi da minare, navi cargo da difendere o sconosciuti da aiutare.
Tranquilli però, Everspace 2 saprà stupirvi se avrete abbastanza pazienza da dedicargli. Infatti più ci allontaneremo dalla nostra “casa-base” e più potremo stupirci dell’offerta messa sul piatto dal team di sviluppo. Sgargianti nebulose, ammassi di nebbia spaziale, grandi astronavi frammentate e meccanizzate zone minerarie. Potremo anche atterrare su vari pianeti ed esplorare le loro lande, partecipando a varie missioni secondarie proprio come quelle scoperte nello spazio.
A portare qualcosa di fresco in questo secondo capitolo ci penserà inoltre la gigantesca mole di contenuti disponibili. Everspace 2 avrà un sistema di talenti da soddisfare per ogni nuovo membro che si unirà alla squadra. Ognuno di essi richiederà dei materiali per poterne soddisfare i requisiti. Al completamento otterremo potenti bonus passivi a “tema” con il ruolo scelto. Sarà possibile sbloccare bonus offensivi e tattici investendo su noi stessi, mentre con alleati “medici” avremo bonus di supporto, tecnologici e così via.
Il sistema ad equipaggiamento modulare ritorna approfondito e più immediato. Potremo riempire diversi scomparti con armi primarie e secondarie, strumenti sia offensivi che di supporto. Radar sensori, corazza reattiva, e gli svariati consumabili extra come iniettori energetici, nanokit per le riparazioni e molto altro. Tutto rinvenibile con statistiche casuali basate sul livello personale raggiunto. Inoltre salute, scudi e armatura, come nel primo capitolo, saranno maggiormente danneggiati dalle armi “corrispondenti”. A energia per gli scudi e cinetiche per gli scafi.
CARICAMENTO IPERLUCE…
E’ proprio sul gameplay che Everspace 2 ha fatto un bel “salto”, tanto per restare in tema. Gli appassionati del primo capitolo potranno notare un leggero “attrito” nei movimenti giroscopici della nave, alla quale ci si abituerà in maniera rapida e intuitiva. Più marcati invece i movimenti laterali, ora attivabili anche con il turbo. L’energia della nave sarà invece separata, permettendoci di utilizzare singole armi e turbo contemporaneamente, senza consumare un unico indicatore.
Il motore turbo inoltre, quando attivato, ricaricherà i nostri scudi, spingendoci ad un approccio più frenetico del semplice (e comunque efficiente) movimento tridimensionale. Ogni modulo della nave potrà essere creato, modificato, potenziato ed evoluto in rarità, sempre entro il limite del livello raggiunto. Quelli che nel primo capitolo erano strumenti di supporto qui, se equipaggiati, diventeranno skill potenziabili. Controllo droni, teletrasporto, superturbo, scariche EMP, rifrazione danni ecc.
Entusiasmante il fatto di poter acquisire nuove navi generate casualmente dai mercanti. Ognuna con moduli di base pre-installati come fossero delle “nuove classi”. Enormi e lenti bombardieri con potenti skill. Piccoli intecettori evasivi e dalle abilità mimetiche, e poi le proverbiali vie di mezzo. Ogni nave avrà inoltre una sua mossa “Ultimate” in grado di ribaltare le carte in tavola. Queste, come gli strumenti, avranno un tempo di ricarica. Infatti potremo letteralmente sbizzarrirci nel trovare la nostra configurazione ideale. Stupendo.
Everspace 2 ci permetterà anche di personalizzare la nostra nave. Colori primari e secondari, adesivi, colori luci e abitacolo. Tutte personalizzazioni che potremo ampliare giocando, trovando nuovi elementi cosmetici e progetti. Un pacchetto completo di tutto, come pochi altri se ne sono visti, così longevi e curati. L’esperienza roguelike del primo episodio è stata unita ad uno stile rpg continuativo, dove in caso di morte ripartiremo semplicemente dal checkpoint. Ottimo lavoro.
VERSO L’INFINITO E OLTRE…
Sul fronte tecnico non abbiamo riscontrato alcun problema di sorta. Graficamente Everspace 2 si presenta con luci e riflessi degni di questa generazione. Le location saranno distese su vari settori galattici, ciascuno ricolmo di missioni secondarie. Magari non sempre emozionanti, ma comunque stimolanti da completare grazie al bottino che riceveremo in cambio. Decisamente più di spessore le missioni principali, intriganti e capaci di tenere alta l’attenzione generale.
A eccezione di qualche rarissimo calo di framerate nelle azioni maggiormente ricche di dettagli a schermo, l’esperienza è stata fluida e senza intoppi. Certo la difficoltà avrà dei picchi importanti nel corso della storia, ma sarà quasi sempre possibile equilibrare il tutto con le nostre statistiche. A patto però di dedicarsi con costanza al potenziamento della nave e dei talenti del team.
Anche il sonoro mostra di avere un ruolo fondamentale. Le tracce spaziali udibili durante le esplorazioni risultano ancora più rinvigorite rispetto all’accesso anticipato, come anche i suoni generali, tra colpi ed esplosioni. Tanto da averci fatto saltare dalla sedia un paio di volte. Abbiamo inoltre apprezzato l‘HUD ricco di dettagli e le statistiche comparate, così da poter selezionare facilmente il miglior strumento equipaggiabile. Manca tuttavia la possibilità di smantellare più oggetti contemporaneamente.
Alla fin fine non possiamo che ritenerci sinceramente soddisfatti dei progressi compiuti da Everspace 2 in questa fase di accesso anticipato. Rispetto al capitolo precedente (che comunque consigliamo di recuperare) la struttura e l’impostazione sono per l’appunto assai diverse. Ma in un certo senso arrivano a completarsi a vicenda, offrendo divertimento e sfida in modi differenti seppur all’interno del medesimo contesto.
DA AVERE SENZA RISERVE
Everspace 2 è un riuscito mix di esperienza e costanza. Dopo un memorabile primo capitolo, possiamo ritenerci molto felici degli enormi passi in avanti compiuti da Rockfish Games. Un team composto da veri appassionati di giochi spaziali, che hanno saputo portarci una delle esperienze action-ruolistiche (ambientate fra le stelle) più complete di sempre. I cambiamenti apportati alla serie potranno attirare chiunque, appassionati e non, grazie a un’impostazione di gioco solida fondata su un sistema ricco di eventi da completare. La trama si lascia seguire, il gameplay giocare e l’esplorazione desiderare. Un sequel riuscito in tutto e per tutto, che mostra autenticamente come si dovrebbe fare un arpg spaziale a bordo di astronavi. In futuro sono inoltre attesi altri contenuti, per quanto adesso i meno pazienti potrebbero annoiarsi a grindare nelle prime, generiche zone. Nulla però che possa intralciare la nostra valutazione finale. Ottimo lavoro!
Pregi
Un pacchetto completo di (a)rpg su navi spaziali. Esperienza libera dai caricamenti, e narrazione intrigante e curata. Graficamente affascinante, con location sorprendenti e bottini sempre stimolanti. Centinaia di combinazioni per potenziare e personalizzare il nostro mezzo in ogni sua parte.
Difetti
La parte iniziale pecca un po' di mordente: prima di ingranare ci vorrà dunque un pochino. Poter smantellare più oggetti insieme sarebbe stato comodo. Rarissimi cali di framerate nei momenti più concitati.
Voto
8,5