Caves of Lore, la nostra recensione
Un gruppo di eroi è pronto a dare inizio a un'epica avventura in un gioco di ruolo retrò nell'aspetto ma moderno nell'anima
Quando pensiamo al videogiochi di ruolo per Pc, i primi nomi che ci vengono in mente sono quelli di titoli come Baldur’s Gate, Planescape: Torment, Ultima VII e, parlando di produzioni un po’ più recenti, i due capitoli della serie di Pathfinder. Tutti videogiochi di alto livello che per componente narrativa, libertà concessa al giocatore e qualità tecnica sono ancora oggi considerati punti di riferimento. Non a caso in questo genere di rpg troviamo tutt’oggi titoli di ottimo livello (come Wartales, che abbiamo trattato qualche mese fa), come anche quello di cui parleremo oggi, Caves of Lore.
Titolo d’esordio di Red Plume LLC, una piccola software house indipendente fondata e portata avanti da uno sviluppatore americano, Mike Robins, con il sostegno di sua moglie Sara. La loro idea è quella di un gioco di ruolo che ci ha anche ricordato il settimo capitolo dell’iconica serie di Origin System capitanata dall’indimenticabile Richard Garriot, e un altro prodotto, pur meno famoso, di cui sveleremo il nome nel corso dell’articolo. Di seguito la nostra recensione di Caves of Lore. Ricordiamo che il gioco, pubblicato dagli stessi sviluppatori, è disponibile su Steam e per sistemi mobile, via Google Play. Buona lettura.
SOLITO SETTING? CLASSICO EROE? NON OGGI
Caves of Lore è ambientato nelle terre di Solmaria, un continente piuttosto vasto e variegato. Anche se, per quest’esordio, le vicende immaginate da Red Plume LLC si concentrano sull’isola di Springhold e sulla cittadina di Emerisk. Questo fazzoletto di terra non ospita solo molte caverne diverse, ma anche varie civilità (di cui alcune molto antiche e non propriamente cordiali).
Proprio quest’ultimo aspetto sarà preminente nel corso dell’avventura, poichè l’intreccio narrativo coinvolge due differenti “piani d’esistenza”, ovvero la superficie e l’oscurità del sottosuolo. La nostra storia inizierà con la creazione del personaggio (di cui parleremo a breve), che poi si perderà tra le nebbie che più volte gli anziani del suo villaggio d’origine hanno consigliato di evitare.
Anche se per motivi differenti, i primi minuti di gioco accomunano il nostro protagonista a un altro eroe di un gioco di ruolo a nostro avviso meno famoso di quanto dovrebbe essere: Dink Smallwood. Sviluppato e rilasciato da Robinson Technologies nel 1999, era un gioco di ruolo caratterizzato da battute di ogni tipo e molte situazioni comiche, oltre che da una grande libertà.
In più di un’occasione capitava di osservar correre galline senza testa, o di assistere alla morte tragicomica di uno o più personaggi. Caves of Lore è sicuramente più “serio”, ma anche in questo caso tutto avrà inizio da un animale perduto: una povera pecora. La caduta in un baratro apparentemente senza fine e un gatto dai tratti demoniaci daranno il via a una sequela di avventure fra tradimenti, libri colmi d’informazioni, profezie e gesta che potremo o non vorremo compiere.
CREAZIONE CLASSICA E TOCCHI DI STILE
Come da tradizione della maggior parte dei giochi di ruolo, anche qui dovremo creare il personaggio che impersoneremo. Caves of Lore presenta una schermata che riepiloga molti dei tratti che caratterizzeranno il nostro alter ego. Chiaramente partendo dai canonici valori di forza, destrezza, velocità, resistenza, spirito e intelligenza (che determinerà anche la quantità di mana). Sul menu verranno anche riepilogati bonus ed eventuali effetti passivi.
Non potremo scegliere la razza del personaggio (che potrà essere solamente umano), ma la libertà a livello ruolistico sarà garantita da varie abilità secondarie, come per esempio l’affinità con determinate armi. I punteggi di questa caratteristica verranno assegnati con un costo in linea con il regolamento cartaceo di D&D. Per esempio un valore di forza pari a “14” conferirà un bonus di “+2” al danno. La progressione sarà scandita attraverso il classico aumento di livello, tramite l’esperienza acquisita dal completamento delle missioni.
Le abilità invece miglioreranno con l’uso in combattimento. Discorso simile anche per le magie, ma in quest’ultimo caso è importante specificarne il comportamento. L’atto di apprendere un incantesimo richiederà infatti il relativo grimorio, e per questo (specie all’inizio) potremo contare su pochi incantesimi di base. A seconda di come ci muoveremo nell’avventura potremo accedere a magie via via più avanzate tramite un testo che, una volta terminato, potrà essere scambiato con un nuovo volume.
Va da sé che per tutti quei giocatori a proprio agio con eroi affini alla magia la presenza di più di un tomo è praticamente sottintesa. Strutturalmente, il titolo di Red Plume LLC non propone un sistema a classi “fisso”, bensì la possibilità di specializzarsi in determinati archetipi. Ecco quindi un mago armato di spada o un guerriero che però non disdegna grimaldelli e trappole. Detto ciò, a prescindere dalle vostre scelte consigliamo di puntare sull’intelligenza, poichè verte su molti tratti importanti.
AMICI, NEMICI E COMPAGNI
Un aspetto di Caves of Lore che abbiamo particolarmente gradito riguarda la gestione del party, che potrà essere composto da un massimo di sei personaggi. A seconda della situazione sarà possibile decidere di far guidare il gruppo a un determinato eroe in possesso di abilità speciali, così da permettere il superamento di ostacoli o la scoperta di nuovi aspetti del mondo di gioco.
Per esempio, all’inizio dell’avventura sarà bene affidare il nostro eroe privo di ricordi al nuovo compagno canino per il ritrovamento di una chiave, che sbloccherà una porta altrimenti impossibile da varcare. La gestione dei personaggi sarà identica a quella dell’alter ego del giocatore, a eccezioni dei punti-caratteristica iniziali. Quelli successivi invece potranno essere personalizzati in base alle nostre esigenze.
Generalmente siamo abituati ad avere a che fare con molti giochi di ruolo indie particolarmente ben curati, ma qui dobbiamo riconoscere di esserci trovati davanti a una produzione a tratti sorprendente. La lore di gioco ci presenterà un mondo dove, per esempio, il ciclo giorno/notte cambierà sensibilmente l’impatto del mondo sul giocatore. Non solo la grafica, ma anche mostri, npc e missioni cambieranno a seconda dell’ora del giorno.
UNA GRADEVOLE NOSTALGIA
Il combat system invece è caratterizzato da un sistema a turni basato sull’iniziativa e sulle abilità. Il “contatto” con mostri o nemici nel mondo di gioco sposterà l’azione su un piano a griglia quadrato, dove avrà luogo il combattimento. A turno (e a seconda del nostro valore di velocità) impartiremo dei comandi ai nostri compagni, talvolta attendendo il movimento o le azioni delle unità nemiche.
Oltre al movimento potremo optare per attacchi normali, speciali, utilizzo di abilità o magie. In questo caso la griglia offrirà una pratica visuale dell’area dove la nostra azione avrà effetto. La difficoltà si attesta mediamente su livelli medi, mentre in caso di morte il gioco ricaricherà la sessione partendo dall’ultimo salvataggio disponibile.
Sul piano visivo invece Caves of Lore prende a piene mani dagli stili artistici di inizio anni ’90, con personaggi abbozzati e texture a contrastare e ad armonizzare con il piano di gioco, a seconda dei casi. Per tutti i giocatori di lungo corso, il comparto grafico ricorderà da lontano Another World, perla storica di Eric Chahi e Delphine Software International datata 1992.
Il contrasto è acuito non solo da animazioni volutamente ridotte, ma anche da speciali effetti in pixel art coerenti, a sostegno di un setting a suo modo variopinto. La componente sonora offre un numero non esorbitante di effetti sonori e un discreto numero di tracce, che accompagneranno il giocatore nella sua avventura senza risultare eccessivamente ripetitive.
DA AVERE ASSOLUTAMENTE
Caves of Lore è un piccolo gioiello; incredibile che dietro al suo sviluppo ci sia sostanzialmente una sola persona. Si tratta di un gioco di ruolo in stile retrò dotato però di diversi tocchi di modernità oltre che di un’interfaccia intuitiva. Elementi che lo rendono adatto a un pubblico anche più vasto dei “semplici” appassionati del genere. Sul fronte della storia si possono osservare un buon numero di npc con cui interagire, vicende non scontate e anche qualche colpo di scena. Il mondo di Solmaria offre ben più di quello che si potrebbe pensare. Oltre al fatto che il gioco viene aggiornato con inusuale dedizione dallo sviluppatore, cosa che comporta una sostanziale assenza di bug e problematiche tecniche varie. Complimenti a Red Plume LLC, di cui aspettiamo (possibilmente) un futuro Caves of Lore 2.
Pregi
Stile artistico semplice e affascinante. Combat system immediato e appagante. Fasi esplorative colme di segreti. Mondo di gioco sfaccettato e pieno d'informazioni.
Difetti
Prima o poi lo finirete. Vogliamo il seguito, adesso!
Voto
9