Hotel Renovator, la nostra recensione
Avventuriamoci nel mondo delle ristrutturazioni cercando di realizzare un autentico hotel a cinque stelle
Molti ricorderanno l’avvento di House Flipper (2018), che segnò un decisivo incremento di popolarità per tutti quei titoli simulativi incentrati, soprattutto, sulla ristrutturazione di vari tipi di immobili. Inutile dire che nel corso di questi anni ne sono stati sviluppati e lanciati diversi sul mercato, sia pure di discutibile qualità. Oggi però parleremo di una produzione sui generis che ha visibilmente potuto godere di un non trascurabile sostegno in sede di sviluppo, anche grazie all’appoggio di un publisher rinomato. Stiamo parlando di Hotel Renovator.
Sviluppato da Two Horizons (team indipendente di stanza in Polonia ndr), esso ci permetterà di rimettere a nuovo un hotel piuttosto malconcio. L’obiettivo sarà quello di renderlo un vero e proprio resort a cinque stelle, demolendo, ripulendo, riarredando e così via. Bando quindi alle ciance e scopriamone di più con la recensione di Hotel Renovator, curata dal nostro Claudio Szatko. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Focus Entertainment, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam ed Epic Games Store, con una versione per PS5 e Xbox Series X/S tuttavia in fase di realizzazione. Buona lettura.
METTIAMOCI AL LAVORO
Come da tradizione consolidata di numerosi “job simulator”, inizieremo la nostra avventura in Hotel Renovator partendo da un’eredità. Nostro nonno infatti ci ha lasciato un albergo, che però sta cadendo a pezzi. Pareti rovinate, pavimento e mobili danneggiati, stanze piene di ragnatele… Praticamente non c’è nulla che possa essere recuperato, a eccezione della “solida” struttura stessa, fatta (fortunatamente) di mattoni e non di cartongesso.
Dal momento in cui varcheremo la porta dell’ingresso, la nostra missione sarà quella di riportare l’albergo al suo antico splendore. Ai fasti di quando veniva gestito da nostro nonno, anche se con una forma, questa volta, un po’ più moderna. Anche nel corso dell’avventura avremo modo di conoscere nuovi dettagli circa la vita di questo nostro parente, attraverso il ritrovamento di piccoli oggetti “dimenticati” negli ambienti del nostro immobile.
Come suggerisce il nome, il fulcro del titolo di Two Horizons sarà quello di ristrutturare e decorare i numerosi interni dell’hotel, sia che si tratti della modalità Storia che di quella Sandbox. Per cominciare, dovremo distruggere tutto ciò che troveremo in giro facendo uso di un piede di porco, un martello e (quando l’avremo sbloccata) persino della dinamite. Lo stesso vale per le operazioni di pulizia, dove inizieremo con una scopa per poi accedere a un robot aspirapolvere, e così via.
Una volta ripulito a dovere l’ambiente di turno, potremo realizzare il pavimento e i vari rivestimenti, con la possibilità di scegliere in un enorme catalogo di materiali, modelli e colori. Stessa cosa varrà per l’arredamento, dove le suppellettili saranno classificate in termini di tipologia d’arredo (letti, armadi, tavoli, accessori per il bagno, ecc), ma anche diqualità e “stile”. Art déco, minimalista, orientale e diversi altri, che permetteranno alla nostra creatività di scatenarsi senza alcun limite.
CE N’È PER TUTTI I GUSTI
A fronte di una così immensa possibilità di scelta, molti giocatori potrebbero presto ritrovarsi spaesati e confusi, o semplicemente privi di stimoli. A questo prova a rimediare la modalità Storia di Hotel Renovator, in cui dovremo soddisfare delle richieste atte proprio a portarci fuori, dalla nostra zona di comfort. Certo si tratta di attività secondarie, ma almeno contribuiscono a differenziare un po’ l’offerta. Interessante è anche l’organizzazione stessa dell’albergo.
Al primo piano troveremo camere di dimensioni normali, comuni, mentre già dal secondo piano capiterà di imbattersi nelle prime suite. Infine al terzo piano ci ritroveremo ad arredare un vero e proprio attico, oltre a una zona sauna con spogliatoi e una grande piscina sul tetto. Per quanto il taglio di Hotel Renovator sia comunque simulativo (almeno per quanto riguarda oggetti, decorazioni e materiali a disposizione), non mancano delle influenze fantasy e in generale di natura “diversamente realistica”.
Molto particolare infatti sarà la “fauna” che popolerà il nostro albergo. Laddove la parola “fauna” non è usata a caso, visto che tra le altre cose potremo incontrare una gallina dalle uova d’oro. Letteralmente. Uova oltretutto che potremo poi rivendere a caro prezzo, così da boostare il nostro budget per le ristrutturazioni. Ma non sarà certo l’unico fenomeno singolare, visto che capiterà di doverci dilettare anche come cacciatori di fantasmi quando, all’improvviso, salterà fuori che una delle camere è stata infestata.
In quel caso dovremo armarci di trappole per fantasmi e aspirapolvere con cui pulire macchie di ectoplasma. Anche tra gli stessi clienti (VIP soprattutto) capiterà di imbattersi in individui parecchio bizzarri, con richieste altrettanto particolari. Generalmente saranno abbastanza semplici (ed economiche) da soddisfare, e risulteranno anche le più divertenti. Un influencer che fa richiesta di cinque mazzi di gigli bianchi e un minibar, un pescatore che vuole una tenda nella sua camera o persino un vampiro, bisognoso di luci soffuse e arredamento dark/gotico per sentirsi a proprio agio.
UN HOTEL IN CEMENTO E OSSA
Se riusciremo a soddisfarli anche gli altri ospiti dell’albergo ne verranno influenzati, visto che saranno disposti a pagare di più, in presenza di clienti VIP. Allo stesso modo però potrebbero lamentarsi, per esempio in caso di ospiti molesti o rumorosi. Perciò non dovremo solo impegnarci a migliorare l’estetica dell’albergo, ma anche la funzionalità. Questo alzando il livello di comfort anche tramite il servizio in camera, l’insonorizzazione degli ambienti e altro ancora.
Come abbiamo accennato in precedenza, agli inizi della modalità Storia ci verranno illustrate le varie meccaniche a mò di tutorial. Una parte che raccomandiamo di seguire attentamente, visto a fronte di comandi reattivi e funzionali Hotel Renovator presenta un’interfaccia un po’ ostica. Anche il fatto di non poter inserire determinati arredamenti o materiali in una sorta di lista di “preferiti” risulta quantomeno singolare… Di fatto dovremo andare a selezionare singolarmente di volta in volta ciò che vorremo inserire all’interno dell’immenso catalogo di turno.
Per il resto non abbiamo rilevato bug o glitch di rilievo, su una produzione che, rispetto ad altre sui generis, palesa chiaramente un investimento maggiore in sede di sviluppo. Non a caso il titolo di Two Horizons presenta un comparto grafico importante, con una grande attenzione per i dettagli che valorizza ancor di più ambienti ricchi di colori e vita (una volta ristrutturati, è chiaro). La varietà di oggetti e materiali impiegabili è impressionante, e le possibilità di personalizzazione virtualmente illimitate.
Anche se lo abbiamo giocato in inglese segnaliamo inoltre la presenta di una perfetta localizzazione in italiano. Ultimo ma non meno importante il comparto audio, che accentua l’immersività grazie a dei pregevoli effetti ambientali (dal rumore delle auto ai suoni di ogni oggetto) riprodotti con grande precisione. La sostanziale assenza di una colonna sonora vera e propria rende Hotel Renovator adattissimo a essere giocato ascoltando un podcast, o comunque della musica rilassante.
DA AVERE SENZA RISERVE
Hotel Renovator presenta tutte le carte giuste per tenere gli appassionati incollati allo schermo per ore e ore. Il lavoro di Two Horizons si poggia infatti su un comparto tecnico di qualità sorprendente per un titolo di questo genere, che non a caso ha goduto del supporto di Focus Entertainment, publisher noto per il suo “occhio lungo” in termini di produzioni di qualità. La possibilità di dare libero sfogo alla propria creatività senza alcun limite (anche grazie al supporto delle mod) attirerà come mosche al miele gli amanti di questo genere di produzioni. Lunga vita al Feng Shui.
Pregi
Progressione stimolante, con nuovi ambienti e oggetti/materiali che si sbloccheranno avanzando nella Storia. Catalogo immenso di elementi con cui rinnovare l'albergo. Grafica e sonoro di qualità che permettono la creazione di un'esperienza di gioco immersiva e coinvolgente.
Difetti
L'interfaccia risulta un po' ostica, a causa della mancanza di piccole feature "di supporto" che la renderebbero più scorrevole e fluida. Data la sua natura intrinseca, rimane un'esperienza tendenzialmente ripetitiva che potrebbe stancare relativamente presto i non-fanatici del genere.
Voto
8,5