Lincoln Green, la nostra recensione

Corbally Games mette sul piatto un picchiaduro rivolto soprattutto ai più giovani; ecco come è andata

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“Un picchiaduro per tutte le età”. Così viene definito Lincoln Green da Corbally Games, studio indipendente di stanza in Irlanda che esordì nell’aprile del 2020 con Fighters’ Glory. Altro titolo di combattimento low budget 1v1, tuttavia basato sull’utilizzo di armi. Questa volta invece il team ha deciso di puntare su un gioco di combattimento che prevede, comunque, l’utilizzo di magia e in generale di abilità.

Il tutto su una struttura palesemente rivolta ai neofiti del genere, meglio se particolarmente giovani. Andiamo a scoprire di che si tratta in questa recensione di Lincoln Green. Ricordiamo che il gioco, pubblicato dagli stessi sviluppatori, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam. Buona lettura.

PEGI 3+? FACCIAMO ANCHE 1

Salvare Lincoln Green dal suo malvagio sceriffo e relativi scagnozzi sarà l’abbozzo di contesto che ci verrà proposto prima di passare subito all’azione. Otto personaggi tra cui scegliere, una manciata di arene e la possibilità di selezionare tutorial, pratica/incontri liberi o una sorta di “campagna” è ciò che viene proposto dal team di Corbally Games. Anche il loro intento sembra piuttosto palese.

Offrire un titolo semplice e immediato, ideale per far approcciare al mondo dei picchiaduro i propri figli/nipoti, o bambini in generale. A supporto di quest’idea vi è lo stile “fumettoso” della produzione, oltretutto priva del benchè minimo accenno di sangue e paradossalmente anche di violenza. Sì, perchè anche nell’atto di ricevere i colpi, non sentiremo grida di dolore, lamenti o ciò che sarebbe lecito aspettarsi.

Coerentemente con il sopracitato stile artistico sentiremo (a volte con tanto di “nuvoletta” su schermo) alcune onomatopee tipiche dei fumetti quali “pow”, “wham”, ecc. In generale si tratta quindi di un vero e proprio picchiaduro per famiglie. Cosa assolutamente unica in un mercato dove, da sempre, questi titoli si rivolgono a un pubblico maturo o comunque avvezzo a mutilazioni, ossa rotte e in generale a della violenza che si possa definire tale.

Tutto molto bello, peccato che la realizzazione in sé faccia acqua un po’ dappertutto. Premesso che da un titolo venduto al costo di 5 euro è lecito non aspettarsi grandi cose (o forse sì, vero Vampire Survivors?), l’opera di Corbally Games soffre di parecchi problemi. I dialoghi tra i personaggi nella “campagna” non sono solo molto (troppo) infantili, ma presentano anche diversi errori grammaticali. L’IA dei combattenti controllati dal computer è semplicemente inesistente, e non parliamo poi del gran numero di bug e imperfezioni in termini di navigazione.

Per dirne una, non potremo tornare al menu principale nel corso di un combattimento. Per riuscirci saremo costretti a vincerlo o perderlo, senza poter banalmente aprire il menu e uscire. Anche i prompt dei comandi risultano poco chiari, sia quelli relativi all’utilizzo della tastiera che quelli del pad. Possiamo in qualche modo soprassedere sulla mancanza di bilanciamento tra i personaggi (con alcune mosse che potranno essere tranquillamente spammate per vincere).

O anche sul fatto che le mosse/combo (?) presenti siano talmente semplici da risultare imbarazzanti per qualunque avvezzo al genere. In fin dei conti, Lincoln Green si rivolge in maniera piuttosto esplicita ai giovanissimi, come abbiamo detto più volte. Tuttavia le altre problematiche che abbiamo evidenziato sono e restano figlie di una netta mancanza di rifinitura in sede di sviluppo. A questo punto ci auguriamo che il team di Corbally Games possa rimboccarsi le maniche e provvedere al tutto a suon di patch.

DA EVITARE

Lincoln Green è il classico esempio di buona idea penalizzata da una pessima esecuzione. Il picchiaduro per grandi e soprattutto piccini di Corbally Games presenta infatti un gran numero di difetti e imperfezioni tecniche, dovute senz’altro a un debutto sul mercato eccessivamente frettoloso. Il fatto che si tratti di un titolo low budget sia in termini di sviluppo che di prezzo d’acquisto non può giustificare i numerosi bug presenti, diversi dei quali compromettono la giocabilità di base. Il potenziale non manca, anche perchè di picchiaduro 2D rivolti a un pubblico di giovanissimi sostanzialmente non ce ne sono, su Pc. Perciò la nostra speranza è che il team irlandese possa migliorare al più presto la propria lacunosa opera.

Pregi

Prezzo irrisorio. L'idea di base (quella di un picchiaduro "per famiglie") sarebbe anche buona...

Difetti

... Se non fosse che all'atto pratico vi sono problemi tecnici di ogni sorta. Bug e imperfezioni sia nei menu che nel gameplay vero e proprio.

Voto

4