NeverAwake, la nostra recensione

Sogno o son desto? Un viaggio catartico negli incubi di una bambina

-

Quante cose ci facevano paura da bambini? E quante anche adesso? In NeverAwake dovremo affrontare tutte le tipiche paure dell’infanzia e distruggerle in un solo modo: sparando! Un viaggio quasi catartico per liberarci di questi pesi, aiutando la protagonista del gioco in un momento molto difficile per lei. Quello di Neotro è un twin stick shooter piuttosto tradizionale, ma con un’anima profonda e una grafica particolarmente accattivante.

Con quest’opera il piccolo studio giapponese con base a Yokohama vuole mostrare di aver raggiunto la maturità e l’esperienza per dar vita a un gioco completo, sia dal punto di vista narrativo che ludico. Le premesse sono quindi molto buone; per sapere se sono state mantenute vi invitiamo a proseguire con la nostra recensione della versione PS5 di NeverAwake.

Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Phoenixx, ha debuttato lo scorso settembre su Pc e Xbox mentre solo di recente su Playstation e Switch. Buona lettura.

DORMIRE E SOGNARE, OPPURE AVERE GLI INCUBI?

Quello che è successo alla protagonista, Yuki, per finire in questa situazione non lo sappiamo. Quello che ci viene mostrato è che si tratta di una bambina in coma su un letto d’ospedale, che non riesce a svegliarsi. Per aiutarla impersoneremo Rem, una strana entità astratta che combatterà con i denti e con le unghie per far destare la piccola Yuki dal sonno che non vuole lasciarla andare.

Rem si scontrerà con dei mostri che saranno tutt’altro che astratti o inventati, bensì originati proprio dalle paure della bambina. Ci troveremo quindi ad affrontare una montagna di disgustose verdure, cani feroci e persino uno spaventoso dentista. Il tutto spingendoci nella profondità dell’animo della bambina, al fine di constrastare i suoi timori più grandi. Non a caso nelle battute finali di NeverAwake i veri nemici saranno la solitudine, l’abbandono e la morte dei nostri cari.

MUOVERSI PER NON ADDORMENTARSI

Come abbiamo accennato nell’introduzione, NeverAwake è un twin stick shooter in cui dovremo muoverci costantemente (utilizzando la levetta sinistra) per evitare i colpi nemici e al contempo sparare (con la levetta destra) a tutto ciò che si muove. Oltre all’attacco di base, Rem disporrà anche di un attacco speciale. All’inizio di ogni livello potremo anche acquistarne uno nuovo e potenziarlo. In generale avremo abbastanza varianti a disposizione, tra cui potremo scegliere ciò che più si abbinerà al nostro modo di giocare.

Inoltre potremo contare anche su uno scatto che ci fornirà una breve finestra d’invulnerabilità, permettendoci di schivare i colpi più pericolosi. Nel corso dell’avventura sarà anche possibile sbloccare dei potenziamenti che potremo mixare per creare un’imbattibile macchina da guerra. Sparare sia in avanti che all’indietro, aumentare la resistenza ai colpi, ricarica dell’attacco speciale subendo danni e altro ancora.

DORMIRE E VIAGGIARE CONTEMPORANEAMENTE

Con Rem attraverseremo sette diversi livelli, ciascuno composto da una decina di schemi in cui dovremo raccogliere dei frammenti d’anima per poter avanzare. Non ci sarà formalmente bisogno di terminare un percorso o uccidere un nemico specifico per passare allo “schema” successivo. Bensì basterà raccogliere il 100% delle anime richieste. Questi scenari sono piuttosto brevi, e se non riusciremo ad arrivare alla quota di anime richieste, alla fine del percorso si innescherà un vero e proprio loop.

Ergo ricominceremo da capo, finchè non riusciremo a raccogliere i frammenti d’anima richiesti. Ciò detto, ogni schema potrà essere risolto nel giro di qualche minuto. Per questo NeverAwake si presta benissimo a delle sessioni di gioco brevi ma intense. Certo smettere di giocare non sarà poi così semplice, nello spirito de “un ultimo livello e poi basta, dai”. Tuttavia la durata complessiva del titolo di Neotro è abbastanza limitata. Nel giro di 2-3 ore arriveremo all’ultimo capitolo, anche se i due finali presenti potrebbero allungare un poco la longevità.

Oltre a ciò va detto che arrivare ai titoli di coda non sarà molto difficile, anche perchè potremo variare la difficoltà in qualsiasi momento grazie alla presenza di funzioni quali la mira assistita o l’auto-schivata. Per gli avvezzi al genere basterà invece disabilitare tutti questi aiuti per poter trovare una sfida degna di nota. Insomma, NeverAwake è senza dubbio adatto proprio a tutti!

Quasi in linea con la risicata longevità complessiva, troveremo una varietà di nemici alquanto limitata. Alcuni di essi compariranno in tutti i livelli, anche se a ogni nuovo stage potremo almeno contare in un paio di novità. Da lodare sono invece i boss e mini-boss che incontreremo, belli e ispirati tanto a livello artistico quanto ludico. Di fatto aggiungeranno diverse variazioni interessanti al gameplay.

UN SOGNO VIVIDO, COME SE FOSSE VERO

Fondato nel 2017, lo studio di sviluppo Neotro si è occupato finora di modesti titoli action senza una trama molto articolata, ma con NeverAwake hanno fatto indubbiamente un balzo di qualità. Anche se raccontata in maniera particolare (cioè in modo spezzettato, mostrando una pagina del diaro di Yuki alla volta) la storia si rivela profonda e toccante. Inoltre lo stile grafico utilizzato è senza dubbio originale e i boss, in particolare, attirerano sicuramente la nostra attenzione.

Questo stile cartoonesco e distorto si adatta perfettamente alla dimensione onirica nella quale ci muoveremo. E pure i colori risultano accuratamente scelti per ricreare l’atmosfera di paura e timore che Yuki sta vivendo. Ottima anche la colonna sonora, che accompagnerà piacevolmente il nostro viaggio dall’inizio alla fine. Per quanto riguarda infine il lato tecnico, non vi è nulla da segnalare: nessun calo di framerate né bug o glitch di sorta. 

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

NeverAwake è un twin stick shooter di stampo classico, che racconta però una storia toccante e profonda utilizzando uno stile originale e accattivante. Grazie a un gameplay divertente e ben strutturato il team di Neotro ci porterà a scoprire cosa è successo alla piccola Yuki, e anche come aiutarla. Date le molte possibilità di personalizzare a piacimento il livello di difficoltà (che va oltre a una semplice selezione tra facile, normale e difficile), il titolo offre un livello di sfida adatto tanto ai neofiti del genere quanto ai veterani. Peccato giusto per l’effimera durata del viaggio…

Pregi

Storia interessante abbinata a un gameplay di stampo classico ma comunque piacevole e divertente. Varie opzioni che consentono di modulare la difficoltà a seconda delle proprie preferenze. Stile grafico artistico originale e affascinante.

Difetti

Poca varietà dei nemici. Longevità limitata e nessuno stimolo in termini di rigiocabilità.

Voto

7