Una piccola produzione, una promessa mantenuta. Garden In! è un titolo indipendente che ci chiede di fare una cosa tanto semplice quanto sempre più messa in secondo piano da molti. Godersi le piccole cose della vita. Nello specifico parliamo di un simulatore di piantine d’appartamento. Il contesto casalingo, fatto di stanze in stile “sandbox”, non potrà che scaldare i cuori di chi (come noi) non è mai stato abile nel tenere in vita piccole creature organiche, dandoci la possibilità di rimediare.
A mettere la firma su questa piccola perla è stato un ristretto team di sviluppatori italiani, che tra amicizia e passione per i videogiochi si sono riuniti sotto il nome di Dramatic Iceberg. Il neo-nato studio di sviluppo indipendente situato in quel di Torino, con questa sua prima opera videoludica ci ha saputo attrarre come mosche catturate da una pianta carnivora. Vediamo com’è andata con la nostra recensione della versione Pc di Garden In!. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Bonus Stage Publishing, è disponibile anche su Switch. Buona lettura.
UNA FOGLIA NEL VENTO (DI CASA)
Garden In! ci metterà in mano le chiavi della nostra dimora, presentandosi da subito per quello che è. Un rilassante e rasserenante break dal frenetico scorrere della vita mondana. Verremo “presi per mano” attraverso un amichevole e ironico tutorial, che ci mostrerà passo passo le basi di ciò che potremo creare. Un nido di tranquillità in cui riposarci spensieratamente, accudendo le nostre piantine, sperimentando con l’ibridazione di vari semi e, nel frattempo, anche giocare a fare gli interior design.
Nella prima stanza/livello potremo iniziare a disporre quelli che saranno i primi vasi che ospiteranno gli “ospiti” della nostra dimora. Avremo una prima selezione limitata, che si amplierà raggiungendo singoli obiettivi basati su ogni stanza. Questi, come anche gli obiettivi globali, sbloccheranno delle personalizzazioni tra cui nuovi sfondi a tema, varianti cromatiche delle stanze e vari oggetti di scena come mobilio, accessori e strumenti con cui interagire.
Il completamento di una stanza in Garden In! sbloccherà (oltre l’accesso a quella successiva) il completo potere della nostra tavolozza dei colori. Avremo infatti modo di “riverniciare” ogni dettaglio del livello lì dove, in precedenza, eravamo limitati a dei temi dalle colorazioni preimpostate. Poter personalizzare i livelli con una più completa e appagante sfera cromatica è stata una degna ricompensa finale, che ci ha piacevolmente soddisfatto e intrattenuto a lungo.
Spostarsi in altre zone della casa ci farà accedere a dei “mondi a parte”. I livelli infatti ci hanno ricordato i diorami 3D “immersi nel vuoto” visti in Harmony’s Odyssey (qui la nostra recensione) con i quali Garden In! condivide la dolcezza. Potremo anche usare alcuni strumenti quali: il Pc tutorial, la macchina fotografica, l’album per scattare e collezionare foto, il trofeo per tracciare i nostri progressi e infine l’orologio, grazie al quale potremo (in modo limitato) saltare avanti nel tempo.
…E NEANCHE DEVO SPOLVERARE
Nel lato pratico di Garden In! però non ci sarà solo l’ attesa nel veder crescere le nostre piantine. Come diceva un noto filosofo illuminista: “l’attesa del piacere è essa stessa piacere”. Non basterà infatti fermarsi alla “semina”, visto che le piante impiegheranno anche intere ore prima di diventare completamente mature. Il nostro compito sarà quindi quello di supportarle nella crescita (e anche dopo), annaffiandole ogni tanto, “coccolarle” al bisogno e spruzzando l’insetticida all’occorrenza.
Questi compiti tuttavia potranno essere svolti solo dopo diverse decine di minuti, quando le piantine inizieranno a consumare l’acqua nel vaso, venendo a volte assalite dagli insetti. Nulla però ci vieterà nel frattempo di arredare le stanze. Anzi, visti gli oggetti sbloccati nel corso della progressione non sarà difficile darsi alle sistemazioni. Creeremo così ambienti più vicini ai nostri gusti, piazzando e ruotando miriadi di oggetti sui mobili, impilandoli fra loro, sistemandoli sugli scaffali, sotto la scrivania, sui muri e così via.
Un fattore alla base di Garden In! sarà quello delle pause “reali”. Le nostre amiche interrate infatti continueranno a crescere anche a “gioco chiuso”, progredendo fin quando non avranno esaurito l’acqua, appassendo. Tranquilli però! Questo è un titolo rilassante e non punitivo, non come canonici free-to-play “da attendere”, sempre bisognosi di attenzioni. Le piantine infatti non moriranno mai davvero, ma andranno solo “in letargo” finché non torneremo a curarle, riprendendo così la loro crescita.
Tre le categorie di piante disponibili: terra, aria e acqua. Ognuna avrà un sub-strato di terreno su cui crescere: terra, creta, sabbia, ciottoli, granito, acqua e così via. Il grosso dello “studio” però avverrà attraverso il nostro diario delle piante, utile soprattutto in fase di ibridazione. Potremo infatti unire due semi in uno speciale vaso “per coppie” e se (con qualche tentativo) troveremo la combinazione compatibile, potremo ottenere dei nuovi semi, da ibridare a loro volta. Ogni pianta e combinazione scoperta poi, si aggiungerà al diario.
MANCA SOLO IL PROFUMO…
Garden In! ci ha fatto sorridere, senza mai impensierirci neanche sul lato tecnico. Da quest’ultimo punto di vista la produzione non presenta difetti sostanziali. Si tratta di un’opera che diventerà sempre più “intima”, per così dire. Non come delle tediose “faccende domestiche”, bensì come un piacevole appuntamento quotidiano. I colori vivaci di piante e location sapranno scaldarvi il cuore tanto quanto basta per tornare ad occuparvi del vostro operato di tanto in tanto. Gli scenari sono semplici, gli sfondi adatti a ogni palato e i dettagli deliziosi.
La colonna sonora inoltre saprà cullarci con le sue dolci note di pianoforte, introducendo delle lievi variazioni alla melodia in base alla stanza in cui ci troveremo. Se proprio dovessimo trovare il pelo nell’uovo, potremo segnalare dei microscopici e trascurabili dettagli. Ad esempio, usando lo spray insetticida e passando sopra la macchina fotografica, ci troveremo l’icona di questa incollata sul puntatore. Riempiendo i vasi invece, preferiremmo sentire il suono dei vari sub-strati al posto del rumore di terriccio, soprattutto nei vasi composti da liquidi delle piante d’acqua.
Ciò che può impensierire in Garden In! (ma non troppo) è la longevità. Gli obiettivi globali saranno certo d’aiuto con i loro compiti più duraturi, e per sbloccare ogni combinazione tra vasi e semi ci vorrà non poco tempo. Ma una volta raggiunto tale limite? Arredando tutti i livelli e sbloccando ogni seme si potrà raggiungere una sorta di “end-game”, che potrà comunque estendersi all’infinito in base alla propria voglia di cambiamenti o della semplice “reciproca compagnia”.
Potendo esprimere un desiderio, vorremo poter ibridare e creare/colorare le nostre personali piantine. Inoltre una sorta di New Game+ in grado di rimescolare le ibridazioni potrebbe ispirare anche i più pretenziosi a tornare. Sarebbe inoltre gradito un taccuino, su cui segnare le combinazioni già testate. Un’aggiunta per noi sensata, visto l’utilizzo in-game di alcuni strumenti casalinghi. Per il resto, noi torneremo sicuramente a prendercene cura, soprattutto visto l’espansivo livello finale… Lavoro eccezionale, non c’è che dire.
DA AVERE ASSOLUTAMENTE
Garden in! è un piccolo (capo)lavoro dal grande cuore. Purtroppo però potrebbe non essere apprezzato dai giocatori più superficiali, abituati a costanti sovrastimolazioni da ogni dove. Non sarete costretti a seguire alcuna regola e non avrete penalità o punizioni. Sarete semplicemente liberi di seminare, accudire e arredare, a vostro piacimento. Di fatto potrete “solo” passare dei piacevoli momenti con le vostre piantine, accudendole e nel frattempo lasciarvi stuzzicare con creatività dalle generose ricompense ottenibili. Il tutto fino a raggiungere il completamento di ogni stanza, sbloccando così la totale personalizzazione cromatica della stessa.
L’opera del team di Dramatic Iceberg ci darà le chiavi di una casa “sandbox”, da riempire con tutto ciò che le ricompense di gioco e la nostra creatività sapranno mettere insieme. Certo nulla è eterno, e una volta raggiunto anche il più lontano obiettivo (e le sue ghiotte ricompense) non rimarremo comunque a mani vuote. Questo simulatore di piantine casalinghe umile e amichevole sarà ancora qui, e potrà continuare a offrire ai giocatori la semplice compagnia reciproca che noi abbiamo amato sin dai primi minuti. Oltretutto si tratta di una produzione esente da sostanziali difetti. Insomma, un videogioco non deve essere per forza epico per risultare vincente. Se riesce a farci giocare, divertire e tornare a prescindere da ciò che offre… Per noi ha già vinto.
Pregi
Fa ciò che promette, e lo fa pure bene. Curato nei dettagli, dallo spirito umile e spiritoso. Invoglia a tornare anche solo per "dare l'acqua alle piante". Privo di difetti. Più si va avanti, più si hanno strumenti per esprimersi sempre meglio. Le ricompense degli obiettivi globali estendono la longevità...
Difetti
...che potrà protrarsi all'infinito, ma anche arrestarsi di colpo con giocatori troppo esigenti o pretenziosi. Qualche microscopica svista su dettagli minori.
Voto
9