WW2 Rebuilder, la nostra recensione
Una volta tanto i veri protagonisti saranno gli eroi del volontariato, quelli che risollevarono le città dalle macerie della guerra...
Quello tra il publisher PlayWay e il genere dei “job simulator” è ormai un rapporto davvero consolidato. E infatti, ancora una volta, eccoci qui a parlarvi proprio di un titolo di questo tipo. Stavolta però le carte in tavola avranno un tono più “grigio”. Non saremo chiamati a svolgere lavori di routine, né tantomeno ricoprire ruoli da impiegati o direttori di qualche attività più e meno bizzarra. In questo caso specifico saremo il volto meno conosciuto della guerra. Ovvero quello dei tanti volontari che aiutarono nella ricostruzione delle città bombardate durante la seconda guerra mondiale.
Madnetic Games è il team di sviluppo indipendente, rigorosamente polacco, che troviamo dietro al progetto, e che già la scorsa estate aveva rilasciato WW2 Rebuilder: Germany Prologue. Una sorta di versione di prova dove i giocatori possono ricostruire parte della città di Amburgo. Ora però avremo a disposizione molte più location, ispirate alle reali tragedie storiche di quell’epoca. Andiamo quindi a scoprire WW2 Rebuilder in questa nostra recensione. Ricordiamo che il gioco, pubblicato quindi da PlayWay, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam. Buona lettura.
LA GUERRA, LA GUERRA NON CAMBIA MAI…
WW2 Rebuilder ci farà vivere piccole storie “post-guerra”, insite nelle memorie di alcune delle persone comuni che ci ritroveremo ad impersonare. Ogni livello infatti avrà un breve racconto che precederà la fase di gameplay, e che ci darà un contesto più “personale”. Gli anonimi protagonisti di questo titolo non saranno spinti a “dare una mano” solo per la solidarietà verso il proprio paese, ma anche dal desiderio di ricongiungersi con le proprie famiglie disperse.
Attraverso queste dolenti storie, saremo in grado di essere motivati a nostra volta nel sistemare al meglio alcune location. Tra di esse figurano anche luoghi reali, ricreati per farci “rivivere” disastri che in questa linea temporale (per così dire) avremo modo di sistemare e abbellire come meglio ci aggraderà. Una volta riparato tutto il riparabile, completate le richieste secondarie e decorata la location con il necessario richiesto, potremo vedere la differenza del nostro operato con una sorta di filmato “prima e dopo”.
I livelli di WW2 Rebuilder saranno suddivisi in nazioni, con al loro interno singoli livelli relativi alle varie location. La nazione con più eventi al momento è l’Inghilterra. Minori i livelli nella Germania ovest e in Francia, mentre in Polonia sarà possibile avere uno spazio libero “sandbox”, in cui potremo costruire senza limitazioni (a eccezione di quelle relative allo spazio disponibile). I singoli livelli avranno inoltre dei punteggi a stelle, ottenibili sia ripulendo e ricostruendo che decorando.
Saranno anche presenti degli oggetti nascosti, separati dal punteggio del livello. Si tratterà di interessanti immagini di repertorio, poster d’epoca realmente esistiti e lettere di scambio tra vittime di guerra. L’atmosfera sarà tranquilla e l’esperienza di gioco rilassante, come in quella surreale calma successiva alla fine del conflitto. Complici le visioni di tragici eventi, attivabili toccando delle “ombre” in ogni livello, con le quali ci ritroveremo nel bel mezzo di tragici ricordi del passato.
CHI SCAVA TROVA…
La produzione di Madnetic Games non manca certo di spirito d’iniziativa. Difatti ci ritroveremo all’opera in svariati modi sul “campo di battaglia”. Non dovremo solo ripulire le macerie sparse ovunque, ma anche distruggere, smontare, riparare, riverniciare e ricostruire vari tipi di strutture e oggetti. Talvolta sarà raccomandato (ma non obbligatorio) l’utilizzo di alcuni veicoli da cantiere quali bulldozer e palle demolitrici, giusto per velocizzare il processo. O renderlo più divertente. Tuttavia l’utilizzo di questi mezzi non sempre ci è risultato convincente.
Quando non useremo il martello, in WW2 Rebuilder ci ritroveremo a passare al “bisturi”, per così dire. Con processi più delicati dove sarà richiesta maggiore attenzione. Disinnescare ordigni inesplosi, sistemare tubi con le chiavi inglesi, colpire i chiodi sulle assi e altro ancora. Tutte attività rigorosamente impostate sotto forma di “minigiochi” di precisione e abilità. Ogni location riserverà qualche nuovo compito per noi, e possiamo ritenerci davvero soddisfatti per quanto riguarda la varietà dell’offerta.
Sentirsi “parte della causa” in WW2 Rebuilder saprà restituire un certo appagamento. Anche i lavori manuali come passare la spazzola, verniciare e costruire mattone su mattone ci faranno sentire proprio come gli eroi che queste città sanno di meritare. A nostra disposizione ci sarà anche un tavolo da lavoro, con cui potremo costruire i pezzi necessari al completamento delle varie commissioni, ma anche semplici decorazioni da piazzare in giro a nostra discrezione.
I materiali raccolti come metallo, mattoni, macerie e legna andranno nei relativi cassoni di differenziata dai quali, in caso di necessità, potremo sempre rifornirci per alcune costruzioni. Avremo inoltre modo di “rintracciare” le macerie non prelevate e le zone da sistemare con un “sonar” funzionale e molto utile. Apprezzata la fedeltà nella “ricostruzione” di storiche location quali il disastro ferroviario di Soham, la stazione di Londra Necropolis, la spiaggia di Dunkerque e altre ancora.
NON PERDERE LA SPERANZA
Il gameplay di WW2 Rebuilder sarà semplice ma non sempre immediato, o almeno non all’inizio. Il tutorial saprà spiegarci tutto il necessario in un modo anche troppo didascalico e sicuramente adatto a tutti, anche a chi non ha mai giocato su un Pc. Per il resto basterà impugnare l’attrezzo o la materia prima utile al rispettivo incarico per procedere. Martello per rompere, spazzola per pulire, pala per raccogliere più elementi, fiamma ossidrica per tagliare i veicoli in pezzi e infine i meno adoperati, cioè la spatola e il rullo da verniciatura.
Sono inoltre presenti alcune linee di skill passive da potenziare con i punti ottenuti dalle riparazioni, tra cui il… Lancio del martello. Parlando invece del lato tecnico ci siamo imbattuti in una pregevole facciata. Dove lo stile minimale delle azioni disponibili, nel contesto, ha nascosto piuttosto bene la natura comunque low budget del progetto. Il quale, tuttavia, si è perso in alcuni dettagli. Per esempio la carenza di alcuni suoni durante la distruzione degli edifici a bordo dei mezzi, qualche errore di punteggiatura nei sottotitoli in italiano e qualche altro piccolo inciampo.
Sorvolando lo scoglio di fantasia relativo al fatto di risultare quasi dei fantasmi incorporei, potremo giusto richiedere una maggiore estensione del range del martello. Al minimo rialzo del pavimento infatti finiremo col mancare il bersaglio a terra. Questione davvero di una spanna che, se colmata, farebbe però la differenza già nell’immediato. Anche i mezzi potrebbero “pesare” di più, in modo da essere meno soggetti a comportamenti innaturali duralte il calpestamento delle macerie.
Anche una “morbidezza” più accentuata nella carriola non sarebbe male, visto che finirà per bloccarsi a causa di scalini poco più alti di un normale marciapiede. Piacevole invece la colonna sonora, che ci irradierà di speranza per un futuro in cui, magari, nessuno dovrà più fare questo genere di lavoro. Infine segnaliamo la presenza di “easter eggs” alquanto singolari, dedicati per esempio a Dark Souls e 50 Shades of Grey. L’attinenza la lasciamo decidere a voi.
CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI
E’ nostro dovere precisare che già nel giorno successivo al rilascio di WW2 Rebuilder è stata rilasciata una patch che ha risolto diversi piccoli problemi. Il tutto a dimostrazione di ciò che avevamo capito fin da subito, ovvero che la creazione di Madnetic Games trasuda autentica passione. A sostegno delle nostre parole c’è per esempio l’ottima differenziazione dei vari compiti manuali che ciascuna mappa saprà offrirci. L’atmosfera pacifica respirabile negli scenari di gioco farà trasparire gli orrori della guerra, ma ci darà anche soddisfazione nell’atto di riportare le città al loro splendore originale.
La possibilità di abbellire luoghi storici, vittime prima delle guerra e poi (?) della nostra rinnovata “firma” da designer ambientali, aggiungerà inoltre un pizzico di longevità extra, che non guasta mai. Tuttavia sarà veramente difficile l’atto di voler ripetere un livello già completato al 100%, se non per la ricerca di tutti i collezionabili. Tra l’altro i livelli in totale non sono neanche tantissimi, col team di sviluppo che si è chiaramente voluto concentrare sulla qualità più che sulla quantità. Ore e ore di affascinante e divertente restauro che di certo non sarà frenato da alcune distrazioni tecniche miste a limiti strutturali (praticamente risolti con la patch post-day one). Di certo ci troviamo dinanzi a uno dei migliori simulatori mai messi sul mercato sotto l’egida di PlayWay. In ogni caso si può fare ancora molto, e noi di certo l’impegno lo premiamo.
Pregi
Ottima varietà dei compiti nelle singole mappe. Il titolo riesce nel suo intento di renderci degli "eroi", intrattenendoci con poco. La "ricostruzione" di scene realmente esistite dona un certo spessore al tutto. Resa grafica ambientale ottima sulla distanza. Realizzato con umiltà e passione. Martellate i corvi a vostro rischio e pericolo...
Difetti
Piccoli inciampi tecnici e diversi errori nei testi. Complessivamente i livelli non sono poi molti, e oltre a ciò offrono una rigiocabilità alquanto risicata. Alcuni strumenti in dotazione vengono usati poco e nulla, peccato.
Voto
7+