Che la serie di Fallout sia una delle più longeve e conosciute nel panorama videoludico non ci sono dubbi. Anche se i primi due capitoli (e in particolare proprio il primo) sono considerati ancora oggi delle pietre miliari degli rpg. Per quanto orientate a un pubblico di smaliziati sia per la difficoltà che per la mancanza “d’immediatezza”, almeno rispetto ai capitoli della serie più recenti. Space Wreck è un nuovo progetto attualmente in sviluppo, opera prima di Pahris Entertainment.
Software house indipendente di stanza a Latvia, in Lettonia, composta da appena due persone. Queste ultime si sono ispirate alle atmosfere splendidamente decadenti di Fallout, portando poi il tutto al di là delle stelle. Il titolo infatti è un rpg articolato e colmo di possibilità, che in un certo senso ci porta alla mente un’altra gemma ingiustamente dimenticata: Arcanum: Of Steamworks and Magick Obscura. Di seguito la nostra anteprima di Space Wreck, che si basa sulla versione 1.2.21.
Ricordiamo che il gioco, pubblicato dallo stesso team di sviluppo, è disponibile in accesso anticipato solamente su Pc, via Steam. Buona lettura.
SPAZIO, MA NON ULTIMA FRONTIERA
Proprio come nei capolavori di Black Isle Studios prima e di Obsidian Entertainment e Bethesda Softworks poi, Space Wreck offre lo spaccato di una società decadente, sebbene in grado di solcare i cieli. Similmente a quanto avvenuto in altre ambientazioni post-apocalittiche, anche qui la sete di potere e di denaro ha prodotto (guarda caso) dei risultati terrificanti. L’unico valore ritenuto importante è stato quello del profitto, e come prevedibile la società immaginata da Pahris Entertainment è decaduta in seguito allo sfruttamento ossessivo dei minerali presenti negli asteroidi vicini alla Terra.
Durante un viaggio esplorativo l’astronave da trasporto dove si trova il nostro alter-ego (novello capitano) viene attaccata dai pirati. Con qualche manovra di fortuna riusciamo ad allontanarci dagli inseguitori, ma a caro prezzo. La nostra nave infatti ne esce gravemente danneggiata e per giunta senza carburante. Anche il chip che regola l’afflusso di propellente è andato, e perciò l’obiettivo principale sarà quello di aggiustare il tutto, nel tentativo di tornare a casa tutti interi.
Space Wreck è un titolo che oltre a proporre una serie di citazioni estremamente palesi ad altri capisaldi del genere, sa anche prendersi in giro. Grazie alle nostre manovre riusciremo ad approdare in una stazione apparentemente abbandonata, e dovremo scegliere il “fortunato” che, esplorandola, avrà il compito di riportare indietro propellente e pezzi di ricambio. Tra l’equipaggio verrà quindi effettuato una sorta di sorteggio, dal quale molto casualmente verrà fuori il nostro nome.
Atterrati sulla stazione con uno shuttle d’emergenza, cominceremo dunque a muovere i primi passi nel mondo di gioco. Umorismo nero, battute varie e una narrativa sopra le righe ci accompagneranno durante un gameplay dal gusto retrò pronunciato, ma anche azzeccato. Che lascerà spazio a soluzioni e interpretazione, sia pure entro i confini dettati dagli script di gioco.
CAPITANO, SÌ, MA NON SOLO
Il primo vero passo in Space Wreck è rappresentato dalla consueta creazione del personaggio. Oltre al sesso (dove ci sarà anche la scelta “fluida” e politicamente corretta), avremo la possibilità di sbizzarrirci tra attributi e abilità. A valori quali Forza, Concentrazione, Percezione, Carisma e Lavoro saranno legate le abilità come Oratoria, Hacking, Furto e l’immancabile combattimento, sia corpo a corpo che a distanza. E’ importante considerare che proprio il combattimento costituisce una feature totalmente opzionale.
Non sarà quindi formalmente necessario creare un personaggio capace di annichilire tutto ciò che si muove. Per chi invece cerca un’avventura nel “mare dei grigi” il nostro suggerimento è di non sottovalutare abilità quali Eloquenza e Hacking, poichè nel corso della partita (a seconda delle scelte effettuate) risulteranno determinanti. Nel titolo di Pahris Entertainment ogni azione e perfino le nostre stesse vesti daranno esiti diversi a seconda dell’interlocutore.
Inutile dire che ogni decisione avrà ripercussioni, perciò prima di abbattere un robot o un npc sarà bene spendere qualche secondo a riflettere sui possibili sviluppi. Nel corso del nostro gameplay abbiamo effettuato diversi esperimenti in tal senso, che ci hanno divertito non poco. Per esempio un personaggio scarsamente capace nel parlare avrà difficoltà a relazionarsi con chiunque, mentre coloro in possesso di pessime conoscenze informatiche manderanno in crash i computer appena dopo l’accensione.
Salendo di livello potremo invece sia migliorare le statistiche che selezionare dei tratti avanzati, capaci di migliorare il personaggio con vari bonus (ma anche malus). Un corpo robusto ad esempio ci darà punti ferita supplementari, ma avrà anche una difficoltà colloquale con il sesso opposto. Il tutto potrà essere sperimentato con varie scene, rigorosamente da scoprire giocando.
METTI IL DADO, TIRA IL DADO
La struttura di Space Wreck è quella di un classico rpg isometrico, con un’interfaccia minimale tuttavia integrata in maniera coerente. Quest’ultima sarà inoltre protagonista anche durante i dialoghi e, soprattutto, nelle “prove” che dovremo superare. Che si tratti di carpire qualche dettaglio estetico o la personalità di un interlocutore, o che ci sia da smontare un robot, il gioco si affida ai dadi per il superamento di queste situazioni. Proprio come se ci trovassimo in una sessione cartacea.
Si tratta indubbiamente di una meccanica interessante, che si affida alla consueta commistione di difficoltà base, abilità e attributi con eventuali bonus. Proprio per questo un personaggio variegato e dotato di più specializzazioni potrà valutare sentieri e sviluppi preclusi a capitani specializzati solamente in uno o due elementi. Il gioco è anche contraddistinto da un paio di caratteristiche che andranno valutate nel corso della fase di accesso anticipato.
La prima è relativa alla risoluzione delle quest, che potranno avere cinque o sei modi diversi per essere completate. Giusto per fare un esempio potremo accedere al caveau del combustibile fingendoci amico di qualcuno che ha la chiave, e dopo averlo convinto a seguirci sarà possibile usarlo come scudo umano contro qualche robot assassino. Una volta eliminato l’ex compagno d’arme e il robot stesso, avremo la card e anche qualcosa con cui migliorare l’equipaggiamento.
Il secondo tratto distintivo riguarda invece la durata di una partita, che attualmente potrà essere portata a termine in 5/6 ore. Questo è un elemento voluto però dallo stesso team di sviluppo, che ha inoltre chiarito quanto una singola sessione offra circa il 60% di tutto ciò che la produzione in realtà comprende, almeno al momento. Di conseguenza per sviscerare tutti i contenuti attualmente disponibili ci vorranno almeno due partite, se non tre.
BELLO E RETRÒ
A livello estetico Space Wreck prende il meglio dello stile artistico e fantascientifico degli anni ’90. Ambienti sporchi, decadenti ma anche affascinanti, che prendono vita grazie a una grafica minimalista e volutamente ridotta negli effetti. Le animazioni sono abbastanza povere ma coerenti alle azioni effettuabili, e risultano ben inserite nel contesto di gioco. Anche il comparto sonoro è in linea con quanto proposto, offrendo una colonna sonora nel complesso abbastanza limitata ma comunque capace di non scadere in una ripetitività eccessiva.
Sul fronte bug la versione 1.2.21 da noi testata ha offerto un comparto tecnico solido, che tuttavia ha “scricchiolato” di fronte a qualche errore sparso. Uno dei primi che abbiamo notato è che il gioco non “memorizza” la modalità in finestra pur avendola selezionata. Si tratta comunque di fattori che rientrano pienamente nel contesto di un titolo in accesso anticipato, e perciò confidiamo in futuri aggiornamenti.
MOLTO PROMETTENTE
Space Wreck è un gioco di ruolo che punta alla rigiocabilità, offrendo un’esperienza di stampo classico altamente immersiva. L’impianto tecnico ed esteticano risultano sorprendentemente solidi per un titolo in accesso anticipato, soprattutto se si considera che dietro vi è il lavoro di appena due persone. Le statistiche e le abilità hanno un enorme impatto sul personaggio e sulla sua storia, e di fatto vanno a modellare concretamente il modo in cui ci si può approcciare alle varie situazioni. E’ naturale che in questa fase dello sviluppo siano presenti errori e sbavature, ma i ragazzi di Pahris Entertainment risultano molto attivi. E inoltre hanno mostrato già di avere una visione ben precisa di ciò che intendono offrire agli appassionati, specialmente in futuro. Si tratta quindi di un prodotto molto promettente, destinato agli appassionati di rpg di stampo classico. O in generale a chi cerca un’avventura fantascientifica di modesta durata ma comunque impegnativa.